Visto da Varese: In provincia 22mila giovani non studiano e non lavorano

di EZIO MOTTERLE
Sono in calo, ma restano ancora ben 22mila in provincia di Varese i giovani fra 15 e 29 anni che non risultano né occupati, né inseriti in un percorso regolare di istruzione o formazione, i cosiddetti “Neet” (Not in education, employment or training). Un numero che preoccupa, pur nel quadro di un aumento dei lavoratori arrivati a quota 387mila, anche se con forte incidenza di nuovi contratti a tempo determinato. Il territorio non si può permettere, dal punto di vista economico e soprattutto sociale, la dispersione di risorse umane preziose come quelle rappresentate dai questi ragazzi e ragazze con un futuro ancora molto incerto. Lo ricordano i vertici della Camera di commercio varesina, obiettivo far emergere una concreta sovrapposizione tra competenze e aspettative dei giovani e fabbisogno di manodopera delle imprese. Si tratta insomma di realizzare iniziative che possano limitare alla radice il rischio stesso di cadere nella condizione di Neet, ridotta peraltro di 5mila unità dopo il picco allarmante del 2016: da qui, più in generale, anche i progetti per favorire l’orientamento al lavoro e alle professioni, prossima tappa prevista per mercoledì 5 dicembre, quando nella sede di piazza Monte Grappa si svolgerà “Camera orienta”, momento di analisi e discussione rivolto agli studenti della scuola secondaria superiore e ai loro docenti che si occupano di orientamento, con l’intervento anche di esperti di mercato del lavoro. Intanto l’ente camerale evidenzia come la discesa del tasso di disoccupazione generale che risulta diminuito complessivamente dal 9% del 2016 al 6,5% del 2017, riguardi in parte anche le giovani generazioni, per le quali l’indicatore scende dal 32,1% al 29,3%, tendenza che dovrebbe essere confermata alla fine di quest’anno. Non per tutti comunque le opportunità di lavoro sono le stesse: ad esempio, l’incidenza della disoccupazione femminile (7,8%) è più alta di quella maschile (5,4%). Anche il titolo di studio condiziona la possibilità di trovare un’occupazione, ovviamente volendolo: livelli di istruzione più elevati offrono infatti maggiori opportunità di impiego. Altro elemento di urgente riflessione per l’esercito invisibile dei Neet.