Visto da Varese: Industria metalmeccanica ai vertici dell’economia provinciale

di EZIO MOTTERLE
L’industria metalmeccanica resta il cuore pulsante dell’economia varesina. Con 43mila addetti, oltre tremila imprese capillarmente distribuite sul territorio e quasi 6 miliardi annui di export (il 59% del totale), la provincia di Varese con questo settore occupa saldamente l’ottavo posto a livello nazionale, realizzando produzioni di eccellenza che vanno dai velivoli alle macchine utensili, principali destinazioni in ordine decrescente Germania, Francia, Regno Unito, Polonia e Stati Uniti. Un dato da record insomma, verificato da vicino in questi giorni dai vertici di Finmeccanica, in visita sul territorio nell’ambito del tour “ImpresaDay”. Siamo dinanzi ad aziende che fatturano complessivamente 13 miliardi e che nel secondo trimestre 2018 hanno registrato una sostanziale stabilità. Secondo gli ultimi dati dell’Unione industriali sotto il profilo produttivo la maggior parte delle imprese (78,4%) segnala infatti livelli in linea col trimestre precedente. Le previsioni restano in questa direzione: il 73% delle aziende si attende infatti con la ripresa autunnale un mantenimento dei valori attuali, il 21,5% si aspetta invece un aumento ella produzione e soltanto il 5,5% un peggioramento, anche se restano comunque in generale forti incognite legate da un lato alla politica economica del governo, dall’altro alle conseguenze dei dazi doganali che pesano sul fondamentale mercato statunitense. Il settore metalmeccanico, che si è insediato storicamente nella provincia di Varese come comparto di supporto del tessile, oggi propone, nel fittissimo tessuto caratterizzato da piccole e medie imprese, distribuite soprattutto nell’area centro sud del territorio, una vasta gamma di produzioni che vanno dalla minuteria metallica alle macchine utensili, dagli elettrodomestici alle apparecchiature elettriche, dagli strumenti di precisione all’elettromeccanica, dall’industria aeronautica (il grande boom del prestigioso settore aerospaziale ha garantito eccellenti risultati di crescita alle esportazioni con un +10,6% annuo) fino alla lavorazione dei metalli ed in particolare al loro stampaggio a caldo, da cui nascono strumenti per i mercati di tutto il mondo. Per il treno economico del Varesotto una locomotiva decisamente irrinunciabile.