Visto da Varese: Occupazione, c’è bisogno di macellai

di EZIO MOTTERLE
Mentre le moderne tecnologie generano forme di lavoro sempre più innovative, spingendo soprattutto i giovani verso impegni proiettati nell’imprevedibile futuro del terziario avanzato, si aprono spazi occupazionali per mestieri antichi, finiti dietro le quinte di un mercato celebrato come emergente ma in realtà capaci ancora di garantire un impiego reale. Vedere per credere l’iniziativa lanciata in questi giorni dall’Amministrazione provinciale di Varese per la formazione di nuovi “addetti alla macelleria”. Già, perchè mentre si inseguono futuristiche opportunità di lavoro iper-tecnologico proiettate spesso nell’universo virtuale, si riaffaccia l’esigenza di mestieri assai più pratici e tradizionali: mancano insomma macellai, da inserire nella catena produttiva sostenuta anche dal grande boom in atto nella ristorazione.Tra le figure specializzate – ricorda la Provincia – quella del macellaio è oggi una delle più ricercate sul mercato del lavoro: saper tagliare, “porzionare”, conoscere e lavorare i vari tagli di carne è un mestiere che un tempo si tramandava di padre in figlio, ma che adesso rischia di perdersi. Di qui l’esigenza di garantire un ricambio generazionale, creando nuovi professionisti nel settore della lavorazione e della vendita delle carni. Agenzia formativa e associazioni di categoria hanno così promosso un corso specifico: iscrizioni già aperte, titolo di studio richiesto diploma di scuola media superiore, attestato finale di valore europeo. L’obiettivo è quello di formare personale in grado di operare tra macellerie e reparti della grande distribuzione, imparando come tagliare, lavorare e preparare le carni. I corsisti acquisiranno anche la capacità di allestire il banco vendita e di presentare al cliente i prodotti, con suggerimenti sulle preparazioni possibili. Frequenza prevista 370 ore tra attività tecnico-pratiche, nel periodo gennaio-giugno, e stage in aziende del settore, più 50 ore di laboratorio con la supervisione di esperti macellai dell’associazione nazionale. Custodi di un vecchio mestiere tornato oggi a far rima con nuovo lavoro.
Lascia un commento
Commenti
Ma non le avevano abolite, le province?