Visto da Varese: Malpensa in volo verso una bella estate

di Ezio Motterle
Alle soglie dell’estate Malpensa si prepara ad un nuovo boom. Il netto aumento di passeggeri che ha chiuso lo scorso anno (+4,5%) e aperto il 2017 (+14,2% nei primi cinque mesi) lascia ben sperare nello sviluppo dello scalo varesino, dimostratosi finora impermeabile, di fatto, a qualunque fattore di crisi. Lo scenario dell’offerta, cresciuta anche dopo lo spostamento da Linate di alcuni voli su Parigi e Amsterdam, si arricchisce di nuove mete, dalle spagnole Santiago e Granada, a quelle sulle aree di Mosca e della Croazia, fino a località in Francia e Tunisia, e a quattro nuove importanti destinazioni cinesi, Nanchino, Jinan, Tientsin e Shenyang, cuore di un mercato in forte e costante ascesa (+12%) proprio in riferimento all’area milanese. Tra i mesi di giugno e settembre l’aumento dei viaggiatori dovrebbe superare il 10%, e di questo passo, benchè sia stato accantonato il progetto di una terza pista, lo scalo della brughiera – piazzatosi tra l’altro al primo posto fra quelli italiani nell’ultima classifica che tiene conto di puntualità, qualità dei servizi e valutazione degli utenti – si avvia a un forte incremento del numero di passeggeri passando dagli attuali 19 milioni e 400mila ai 32 milioni e 500 mila annui previsti nel 2030. Senza contare la crescita del settore merci, con lo sviluppo dell’area cargo in grado fra l’altro di assicurare un buon numero di nuovi posti di lavoro. Il potenziamento dei collegamenti stradali (Pedemontana verso Orio al Serio) e ferroviari (navetta dalla Svizzera via Varese-Gallarate) completa un quadro di rilancio su cui ormai tutti puntano, in prima linea il territorio stesso della “provincia con le ali”, alla ricerca di effetti indotti positivi, anche come compensazione per i disagi storicamente collegati alla convivenza con il mega-aeroporto. Che a quasi vent’anni dal decollo (era l’ottobre 1998) si è ormai inserito con le dimensioni di una grande città proprio nel cuore dell’area produttiva altamente strategica compresa tra Basso Varesotto e Alto Milanese. Diventandone un insostituibile motore economico.
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