Visto da Varese: Quando elezione fa rima con ombrellone

di EZIO MOTTERLE
Sotto l’agognato ombrellone, ma col pensiero fisso alla politica. Col rischio che l’eccesso di consultazioni elettorali finisca per frenare, alla faccia del solleone, la corsa alle urne, i cittadini lombardi in particolare si apprestano a vivere mesi estivi carichi di stimoli per scelte decisive sul governo del territorio. Il gran confronto in atto sulla nuova legge elettorale nazionale ha finito intanto per mettere in secondo piano un appuntamento già in atto. Si tratta delle elezioni amministrative che qui nel Varesotto interessano 11 Comuni su 139, dove l’11 giugno si voterà per il sindaco e il consiglio comunale, con possibile ballottaggio il 25 giugno nei due sopra i 15mila abitanti, Tradate e Cassano Magnago. Gli altri nove Comuni al voto sono Bardello, Besozzo, Brissago Valtravaglia, Ferno, Galliate Lombardo, Gerenzano, Marchirolo, Sangiano, Sumirago. E fin qui ci siamo. Ma intanto si fa avanti l’ipotesi di elezioni anticipate nazionali tra settembre e ottobre, mentre la Lombardia andrà comunque al voto il 22 ottobre per il referendum sull’autonomia e mentre si profila anche l’ipotesi di una chiusura anticipata dell’attuale legislatura guidata dal governatore Maroni con elezioni regionali anticipate dunque probabilmente lo stesso giorno del referendum e magari anche delle politiche. “Election day” in autunno, insomma, con una campagna elettorale che per ovvie ragioni non avrà certo riguardo nei confronti del periodo vacanziero consegnato al relax. Due le possibilità, per chi sogna o sognava il sospirato stop alle tensioni quotidiane sui grandi problemi del Paese: tuffarsi nei media grazie al supplemento di tempo libero per partecipare in qualche modo al confronto serrato, oppure snobbare ogni traccia di dibattito politico finendo per decidere (semmai) all’ultimo istante. Con buona pace dei sondaggi che potrebbero avere impreviste difficoltà nel prevedere il comportamento di un corpo elettorale immaginabile, di questi tempi, ben più steso su un lettino in riva al mare che attratto dalle infinite diatribe per la scelta di candidature o alleanze. Tese a determinare un futuro carico di scadenze ormai alle porte che però – mai come d’estate – tutti vorrebbero immaginare il più lontano possibile.
04062017