Morte Stefano Rategni, dopo due mesi è ancora un mistero a Saronno
SARONNO – Il mistero della tragica morte di Stefano Rategni rimane irrisolto a due meso dall’incidente. Rategni, 59 anni, è stato trovato senza vita nella notte tra il 5 e il 6 settembre in via Frua a Saronno, nei pressi dell’Istituto Sant’Agnese. Non ci sono testimoni dell’accaduto e la zona non è coperta dalle telecamere di sorveglianza cittadine. Quella notte, Rategni stava tornando a casa a piedi sotto una pioggia battente dopo essersi fermato in un bar per chiacchierare. Intorno alle 23,20 alcuni passanti e un automobilista hanno notato il suo corpo riverso sull’asfalto e hanno chiamato i soccorsi, ma per lui non c’era più nulla da fare.
Le indagini dei carabinieri sono partite subito, ma finora non hanno portato a risultati certi. Alcuni testimoni che erano di passaggio in auto sono stati ascoltati, ma nessuno ha riportato dettagli utili. L’ipotesi principale è che Rategni sia stato investito, forse dopo essere caduto a terra mentre attraversava la strada per avvicinarsi alla sua abitazione. Non è escluso che il conducente del veicolo possa non essersi accorto dell’incidente o, eventualmente, essersi allontanato intenzionalmente.
Rategni, dipendente dell’Università Cattolica di Milano, è stato ricordato con affetto durante il funerale il 16 settembre nella chiesa di San Pietro e Paolo a Saronno, dove amici, colleghi e conoscenti si sono riuniti per l’ultimo saluto. Rategni lascia due figli, Daniele e Matteo, mentre la moglie, Miriam, nota in città per il suo impegno nel volontariato parrocchiale, era scomparsa anni prima.
(foto archivio: la scena del sinistro)
06112024