Origgio, le maestose sculture di Luciano Minguzzi in villa Borletti

ORIGGIO – Domenica 29 settembre verrà aperta al pubblico, nella villa Borletti di Origgio, la mostra Luciano delle Porte, dedicata a Luciano Minguzzi, uno degli scultori più importanti del secolo scorso.
Lo stesso Minguzzi avrebbe voluto essere ricordato con l’appellativo Luciano delle Porte, perché nella sua lunga vita artistica aveva realizzato ben quattro portali di altrettante chiese: la quinta porta del Duomo di Milano, la porta del bene e del male per San Pietro in Vaticano, la porta per la chiesa Stella Maris a Porto Cervo, la porta della chiesa di San Fermo Maggiore a Verona. Negli spazi di Villa Borletti sono esposte 44 opere, di cui 32 sculture e 12 disegni.
Due le sculture di maggior impatto visivo e contenuto artistico. All’esterno della villa, al suo ingresso, l’imponente opera “Uomini del Lager”, in ferro e bronzo, in cui Minguzzi ha voluto rappresentare la più grande tragedia della Seconda guerra mondiale: composta da quattro moduli verticali, i due centrali rappresentano uomini e donne deportati, mentre i due laterali sono le porte piombate dei vagoni della morte.
All’interno della villa, al primo piano, è possibile ammirare tutti i legni del portone di San Pietro, 11 pannelli lignei scolpiti a mano dall’artista. Vedere tutte insieme le grandi formelle di San Pietro è un evento decisamente poco frequente: i pannelli della parte alta della porta, sono talmente grandi che richiedono uno spazio adeguato per essere ammirati in tutta la loro forza e la loro possenza.
Nelle altre sale, sculture che testimoniano l’evoluzione stilistica dell’arte di Minguzzi, dal bronzo del Saltimbanco del 1937 al collage Astronomia, del 2002.
Tutte le opere in mostra appartengono alla sua produzione figurativa, che si concretizza, dopo la frequenza dell’accademia di Belle Arti di Bologna, negli anni ’30 del Novecento e si evolve anche grazie al confronto, in circoli o locali storici, con altri protagonisti dell’arte
di quel secolo: Arturo Martini, che è stato suo riferimento iniziale e che aveva di lui grande stima, Medardo Rosso, Marino Marini, Alberto Giacometti, Giacomo Manzù, con cui ha avuto rapporti di amicizia, fino ai grandi della pittura, da Cassinari a Guttuso. La mostra, che si concluderà il 1° dicembre 2024, sarà aperta il sabato e la domenica ad accesso libero, ma sarà necessario prenotarsi preventivamente al link.
Le visite saranno guidate e partiranno alle 9.30, alle 10.30, alle 16, alle 17, alle 18. Per informazioni e visite di gruppi in giorni diversi dal sabato e dalla domenica scrivere a borletti.origgio@gmail.com o chiamare il numero 333 6919848.
Nel mese di novembre, Monsignor Daniel Estivill, Membro del Capitolo di San Pietro, terrà un incontro dedicato alla Porta del Bene e del Male di San Pietro.
(foto archivio)