Gambero della Louisiana nel torrente Lura: dopo le tartarughe documentata altra specie aliena
SARONNO – CADORAGO – Quello della presenza del Gambero della Louisiana è un problema che riguarda diversi corsi d’acqua italiana ed anche il torrente Lura.
A documentare la presenza del crostaceo d’acqua dolce la foto condivisa sui social nelle ultime ore di un “avvistamento” a Cadorago. Anche se non si tratta della prima segnalazione, ne è stata segnalata la presenza a Bregnano, ha suscitato grande curiosità.
Come spiega il sito www.specieinvasive.it, il gambero rosso della Louisiana è un piccolo crostaceo d’acqua dolce, dalla lunghezza massima di 15-20 centimetri. Il carapace ha una caratteristica colorazione rossa, arancione o bruno-rossastra. E’ una specie è molto prolifica: le femmine producono fino a 600 uova per volta. E’ capace di adattarsi a condizioni climatiche estreme, in quanto è caratterizzata da notevole flessibilità ecologica e comportamentale.
La presenza in Italia è in crescita e ci sono molte segnalazioni anche nel Ticino e corsi d’acqua e laghi lombardi. La sua presenza nel torrente che corre tra Comasco e Saronnese non sarà senza conseguenze. I danni maggiori causati da questa specie sono ravvisabili nella destabilizzazione degli argini provocata dalle sue attività di scavo. Questa specie ha un comportamento molto aggressivo e per questo può competere con successo per lo sfruttamento delle risorse con gli altri gamberi di fiume nativi (soprattutto per cibo e rifugi). Può causare altri stravolgimenti legati alla diffusione di malattie e parassiti ed esercita una pressione predatoria significativa su anfibi e altri invertebrati, mettendone a rischio la sopravvivenza. Non solo può contribuire alla riduzione della presenza di vegetazione nelle zone umide. In sostanza più rovinare e danneggiare habitat ed equilibri ricreati nel torrente.
Anche per questo è una specie molto difficile da gestire. “L’eradicazione – prosegue www.specieinvasive.it – è quasi impossibile da effettuare, se non in situazioni particolari. Anche in questo caso la migliore strategia di gestione risulta dunque essere la prevenzione”.
Non è la prima specie aliena trovata quest’anno nel torrente Lura: quest’estate tre tartarughe hanno “vissuto” qualche giorno nella pozza sotto il ponte di via Tommaseo.
(foto condivisa su Facebook)
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Commenti
Mangiamoceli
Gamberi della Lurisiana
Inevitabile. Sono anni che è diffuso dappertutto. Già una decina d’anni fa li vedevo a gerenzano nel fontanile di san giacomo
Ad aiutare nel contenimento arriveranno gli ardeidi, soprattutto gli aironi cenerini, che una volta scoperta la presenza del gambero se ne ciberanno molto volentieri. Era inevitabile che arrivasse essendo diffuso ovunque nelle acque intorno. Spesso qualcuno lo tiene negli acquari, poi si stufa e lo butta nel fiume.
Buonissimo anche da mangiare (magari non quelli del lura) io li prendo sui laghi e ci faccio le fettuccine.