Tradate, per la città i manifesti per l’anniversario della nascita della Padania libera
TRADATE – Manifesti per la Padania libera anche a Tradate. Si tratta dell’iniziativa lanciata dall’associazione culturale Gilberto Oneto, che festeggia l’anniversario dalla dichiarazione di indipendenza della Padania, del 15 settembre 1996.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell’associazione.
L’associazione, libera, apartitica e senza scopo di lucro con sede a Belgirate, operante tra Piemonte e Lombardia, è nata nel 2016 allo scopo di divulgare e promuovere il pensiero e le opere di Gilberto Oneto, architetto paesaggista, storico e saggista, amico e collaboratore di Gianfranco Miglio. Gilberto Oneto è stato ministro dell’identità nel primo “governo provvisorio della Padania” tra il 1996 e il 1997, considerato tra gli ideologi della Padania, “nazione senza stato” che voleva essere riconosciuta per le proprie peculiarità storiche, economico-sociali, culturali e politiche.
Oneto è autore di numerose opere di saggistica e sulla storia (misconosciuta e anzi scientemente rimossa) dei Popoli alpino-padani, ricordiamo, tra i più rappresentativi: Bandiere di libertà. Simboli e vessilli dei Popoli dell’Italia settentrionale, L’invenzione della Padania, 50 buone ragioni per l’Indipendenza, con l’ex Ministro del bilancio leghista Giancarlo Pagliarini, La Questione settentrionale. La Padania fra mito, storia e realtà, oltre a numerosi saggi e articoli di politica e da opinionista su diverse testate giornalistiche nazionali. Il nome Padania non è, però, un invenzione “leghista”. Già nel 1970 alle prime elezioni regionali nei collegi di Bergamo e Milano si presentava la lista Unione Autonomisti d’Italia, capeggiata dal medico bergamasco ex democristiano Ugo Gavazzeni, con un simbolo elettorale nel quale faceva bella mostra la carta geografica padana stilizzata e la scritta Libera Padania, ben prima del progetto
di una Lega del Po e di uno Stato regionale padano di Guido Fanti, primo presidente dell’Emilia-Romagna dell’allora Pci.
A seguito del fallimento del progetto di riforma federale dello Stato unitario e centralizzato, e forte di un successo elettorale considerevole, l’allora Lega Nord Italia Federale adottava già nel 1995 una politica dichiaratamente separatista e la promozione della secessione della Padania dall’Italia, politica che sfociava tra il 13 e il 15 settembre 1996 nella tre giorni di manifestazione per la proclamazione di indipendenza della Padania a Venezia, in Riva degli Schiavoni, e con una catena umana lungo tutto il corso del grande Fiume Po, dalle sorgenti del Monviso alla laguna veneziana, alla quale parteciparono diverse centinaia di migliaia di persone (secondo stime dell’epoca almeno 1 milione) di tutte le età e ceti sociali.
Evento simile che era accaduto nella storia recente europea solo nel 1989 con la catena umana delle Repubbliche baltiche che chiedevano l’indipendenza dall’allora Urss, ottenuta sei mesi dopo con il crollo dell’impero sovietico, e ben prima delle giornate indipendentiste catalane della Diada, celebrate proprio in questi giorni (11 settembre). Sono trascorsi ventotto anni da quell’evento che ha scosso la latente politica italiana. Oggi l’associazione Gilberto Oneto vuole festeggiare il 15 settembre 1996 e la Padania con dei
manifesti celebrativi che saranno affissi nei prossimi giorni in alcuni comuni del Varesotto, Varese, Morazzone, Samarate, Sesto Calende, Somma Lombardo e Tradate, cuore dei sentimenti di autonomia e autogoverno, al fine di ricordare quel grande evento libertario e di libertà, pacifico ma allo stesso tempo rivoluzionario, intrapreso con le armi del dialogo e del consenso popolare.
Nonostante la politica abbia mutato nel tempo i propri obbiettivi e abbia dimenticato da allora questi eventi – anche e soprattutto da chi ne è stato promotore e artefice! – l’associazione Gilberto Oneto vuole essere testimonianza e promotrice attuale dei valori di libertà, autonomia, federalismo e autogoverno che sono stati alla base di quel grande evento popolare che è stata la proclamazione d’indipendenza della Padania. «Noi, popoli della Padania, solennemente proclamiamo: la Padania è una Repubblica federale
indipendente e sovrana. Noi offriamo, gli uni agli altri, a scambievole pegno, le nostre vite, le nostre fortune e il nostro sacro onore».
(foto archivio)
15092024
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Commenti
Questo tipo di cose hanno rovinato il nord Italia adesso neanche un autista di autobus trovano al nord
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certo, il notd italia non l’hanno rovinato i vari dc pci psi pds pd pli dp e compagnia cantante, solo la lega.
Quando la lega/padania aveva un ideale serio e fondante supportato da storici intellettuali. Dopo miss Padania e adesso miss selfini il nulla.