Gli ETF su Ethereum hanno potenzialità enormi: quali nuove altcoin possono beneficiarne?
Si può prevedere l’andamento di ETH a seguito del lancio degli ETF su Ethereum? Tenendo conto della curva di Bitcoin, il potenziale è senza dubbio esplosivo.
Negli ultimi tempi gli analisti di settore si sono impegnati nel cercare di stabilire preventivamente l’andamento di ETH a seguito del lancio di ETF su Ethereum e, per poter fare una previsione del genere, è importante prendere in considerazione l’andamento di asset simili, ovvero ETF su Bitcoin. Questi ultimi sono stati lanciati sul mercato l’11 gennaio, momento in cui BTC ha raggiunto un picco di quasi 49.000$ nella stessa giornata. Nelle due settimane successive la criptovaluta ha avuto un calo a seguito della vendita di miliardi di dollari in GBTC, con i trader alla ricerca di alternative a commissioni più basse.
Affinché BTC recuperasse il prezzo di lancio e iniziasse la sua salita verso i 70.000$, però, è stato necessario attendere un mese intero. Il punto più basso raggiunto dopo il lancio degli ETF su Bitcoin è stato di 38.521,89$ il 23 gennaio. Dopo 12 giorni dal lancio, c’è stato un crollo del 21,33%. Entro il 12 febbraio però Bitcoin si era ripreso, chiudendo a 49.958,22$.
Queste informazioni sono di cruciale importanza se si vuole avere un’idea di come potrebbe essere l’andamento futuro di ETH dopo il lancio degli ETF. Questi sono arrivati il 23 luglio, con un picco massimo nella stessa giornata di 3.539,53$. Gli investitori si aspettavano deflussi dal Grayscale Ethereum Trust, con ulteriori pressioni dovute alla vendita di centinaia di milioni in ETH.
L’altcoin ha toccato il minimo di 2.122,55$ il 5 agosto, durante il culmine della flessione. Iniziando poi la ripresa e toccando 2.600$. I segnali indicano un andamento simile a quello di ETF su Bitcoin e, non appena le vendite forzate da Grayscale si placheranno, si potrà vedere una traiettoria analoga.
Sono passati poco più di 21 giorni dal lancio di ETF su ETH, lo stesso periodo che BTC ha impiegato per iniziare la sua ripresa dopo il lancio. Ethereum è sceso del 40% rispetto al prezzo di lancio fino al minimo più recente. Attualmente ha recuperato circa il 33%, cosa che fa pensare a ulteriore spazio per una ripresa significativa.
Recentemente gli ETF hanno registrato afflussi costanti, nonostante il calo del mercato. Se Ethereum supererà la pressione di vendita, le cose potrebbero divenire molto più interessanti. Bisogna ricordare che dopo il ritorno di BTC al suo prezzo di lancio in un mese, il prezzo è poi salito a 75.830$, con un aumento del 54,75%.
Se Ethereum tornasse nella fascia dei 3.500$ in un lasso di tempo simile, questo potrebbe spingere l’asset a massimi storici, raggiungendo potenzialmente 5.400$. Una caduta del 40% è comunque difficile da recuperare, tuttavia non bisogna dimenticare che battute d’arresto di questo tipo preparano il terreno per delle grandi riprese. Al netto della situazione attuale, Ethereum resta ancora una scelta solida e il suo andamento potrebbe influenzare positivamente anche molti token ERC-20 non ancora rilasciati sui principali exchange. Tra questi gli occhi dei trader sono naturalmente puntati sul progetto più promettente: Pepe Unchained (PEPU).
PEPU è il token ERC-20 su cui puntare?
Se ETH dovesse seguire l’andamento di BTC dopo il lancio degli ETF, allora la ripresa potrebbe significare un pump per molti altri token ERC-20. Quello più interessante in questo contesto è PEPU, la meme coin del progetto Pepe Unchained che è attualmente in fase di prevendita. Avendo raccolto 8,5 milioni di dollari in finanziamenti ha dimostrato un grande supporto da parte della community, con oltre 10.000 follower sulla pagina ufficiale X.
Pepe Unchained vuole creare una propria blockchain Layer-2 su Ethereum, cosa che ha attirato immediatamente gli investitori. Da questa semplice premessa, infatti, derivano dei vantaggi da non sottovalutare. Non solo transazioni più veloci, derivanti da una rete meno congestionata, ma anche costi gas più bassi. Per i primi investitori, PEPU può essere una vera e propria miniera d’oro dal momento che il prezzo d’acquisto del token, nella fase di prevendita, è particolarmente basso.
A ciò si aggiungono poi le ricompense di staking doppie, con APY calcolato intorno al 231%. Bloccare i propri token, quindi, significa ottenerne di aggiuntivi e impedire il deprezzamento della meme coin quando questa arriverà sui principali CEX e DEX.
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