Saronno, da via Genova la riflessione di Merlotti sulle altezze (anche in vista del nuovo Pgt)
SARONNO – “Quando chi scrive indossava la maglietta da “assessore” si trovò a “gestire” (parolona) la vicenda del piano attuativo del quale, in questi giorni, si vedono i primi risultati, con la demolizione dei fabbricati siti in Via Genova e di quelli interni. Giudicavo l’intervento ed il relativo progetto (ad oggi non ho cambiato idea) molto interessanti, ma sicuramente fuori contesto, in un certo senso “prepotenti” rispetto al tessuto urbano circostante, anche (ma non solo) in ragione della questione dell’ombreggiamento portato agli edifici confinanti”.
“C’era poi il tema dell’altezza del nuovo edificio, in confronto ai fabbricati esistenti: tema divisivo, che divide appunto chi vuole una città in evoluzione e trasformazione e chi, magari riconoscendo comunque esigenze di rinnovamento, preferirebbe manufatti più “gentili” e consoni ai vicini più anziani.
Non mi convinceva, nella documentazione iniziale di progetto, soggetta all’istruttoria dell’ufficio tecnico, la verifica dell’altezza massima consentita; come dicevano e dicono ancora le norme di piano, “L’altezza massima non può superare l’altezza degli edifici posti nelle vicinanze”. Assunto abbastanza indefinito e sicuramente interpretabile, come molte delle norme del nostro paese, ampiamente interpretabili (forse per garantire un po’ di lavoro a chi, a vario titolo, le maneggia).
Nello specifico, si prendeva, come “metro di paragone” (metro, è proprio il caso di scriverlo) l’edificio posto in via Carcano 13, alto metri 28,20. Peccato che questo edificio si trovasse e si trovi ancora nella cosiddetta zona denominata “Tessuto di prima espansione storica” (in parole povere la prima espansione dell’originario borgo medievale, espansione rilevata dalle carte I.G.M. del 1888), mentre l’area oggetto di intervento risulta appartenente, ovviamente, al “Nucleo di Antica Formazione”. Quindi PES contro NAF…
Chiesi un parere legale, che interpretò la norma ridisegnando il perimetro della verifica all’interno del “Nucleo di Antica Formazione”: l’edificio più alto di piazza Volontari del Sangue misura metri 28,00. Ecco così ottenuta la riduzione dell’altezza del nuovo edificio di 0,20 metri, ossia 20 centimetri, vale a dire una stecca del doppio metro da falegname o carpentiere, se volete una spanna di “normotipo”.
Sulla vicenda mi fermo qui.
Sarà il caso (pensiero personale) che il prossimo Pgt chiarisca il punto in questione, definendo con precisione che cosa si deve intendere per “edifici posti nelle vicinanze”. Se si vogliono ammettere anche gli edifici prospicienti, essi devono essere solo gli edifici direttamente fronteggianti, in modo più restrittivo sarebbe il caso di limitare la verifica all’isolato di pertinenza (anche questo da definire a prova di interpretazione).
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Commenti
In via Guaragna angolo via Parini stanno costruendo un mostro da 7 piani dove c’era una palazzina di 3 o 4 piani. Le case a fianco sono seppellite e di conseguenza il loro valore ora è azzerato.
Meditate gente meditate…..
Guarda caso un assessore preparato che ha abbandonato il Sindaco di Saronno. Forse troppo preparato e non abbastanza yes man? Assessorato rimasto vacante (difficile trovare candidati) per cui il sindaco si preso le deleghe… ennesimo atto di presunzione autoreferenziale.
A me l interpretazione della frase “L’altezza massima non può superare l’altezza degli edifici posti nelle vicinanze” è univoca ed è quella di merlotti “edifici prospicienti/fronteggianti. “ Lo scempio ci fu a suo tempo in corso Italia dove hanno costruito alti palazzoni in un nucleo di stampo antico. Simboli di un boom economico mordi e fuggi adesso sono cattedrali senz anima
Un regolamento è tale se è chiaro, non presenta vulnerabilità alle furbesche interpretazioni.
Anche i concetti di altezza del nuovo (e stile del nuovo) rispetto a quello che c’è di storicamente intorno, dovrebbero essere un punto fermo. Non si vive di paroloni: smart city, green city ecc. (che tra l’altro detesto) ma di saggia gestione del territorio. E certi innesti costruttivi, in certi contesti preesistenti fanno drammaticamente schifo. Un minimo di buon senso toccherebbe anche a chi li idealizza e propone volendoli costruire.
Ma voi ve lo vedreste un bel palazzone da 25 piani sul Canal Grande?
Si ricordi lo scempio di via Alliata
Opinione ampiamente interpretabile