Saronno da bocciare: auditorium Aldo Moro con temperature oltre il tollerabile. Per l’ennesima volta
SARONNO – Il problema è noto. Si ripresenta ogni estate. Si chiede ai cittadini che partecipano ad incontri all’auditorium Aldo Moro (istituzionali ma anche organizzati da privati affittando la sala) di sopportare una temperatura ben oltre l’accettabile, di sudare e di patire il caldo per qualche ora e poi… si scordano le proteste e la “pessima fiducia”. L’anno successivo tornano i commenti: “Ma è uno scandalo! Ma come si fa? Nel 2024?” e niente cambia.
Una città come Saronno, anche senza i sogni di essere sconfinata ed attrezzata, semplicemente nel suo voler essere una città che propone eventi e momenti di confronto, può davvero permettersi di affittare uno spazio senza aria condizionata, senza possibilità di aprire le finestre e senza ventilatori? Uno spazio in cui dopo pochi minuti la temperatura diventa inaccettabile?
E’ una questione di rispetto del pubblico (e del suo benessere) e di chi ha qualcosa da condividere con la comunità e paga per uno spazio che è davvero inadeguato. Tanto inadeguato.
E non si dica che d’estate non ci sono momenti all’auditorium: ieri sera c’è stata la presentazione dell’ex Isotta Fraschini, l’anno scorso un consiglio comunale infuocato (proprio dal tema temperatura) preceduto da alcuni incontri sul tematiche green. L’auditorium Aldo Moro è spazio pubblico più grande per incontri della città e dovrebbe porter essere utilizzabile tutto l’anno non solo quando la temperatura non sale troppo.
I problemi dell’auditorium sono noti a tutti. Basti citare il sindaco Augusto Airoldi in una serata con i residente del Santuario, nella primavera 2023, aveva detto che per essere utilizzata come sala consiliare (a seguito della trasformazione della Sala Vanelli in un cantiere per alcuni interventi di manutenzione) la sala aveva bisogno di alcuni interventi per renderla fruibile. Ecco la verità è questa: quando la colonnina di mercurio supera i 20 gradi l’auditorium Aldo Moro non è utilizzabile. Ma non essendoci alternative pubbliche si fa necessità virtù e si condanna il pubblico ad una sauna.
E lo sanno i saronnesi che ieri sera sono arrivati attrezzati con ventagli e ventilatori portatili. Gli organizzatori sono arrivati persino con le bottiglie d’acqua. Il materiale distribuito più che essere letto è stato sventagliato. Non si tratta di chiedere un po’ di resilienza. Di resistere poche ore. E’ una questione di rispetto e di condizioni minime di accoglienza.
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Commenti
Questo non e’ un articolo oggettivo per nulla, come spesso accade in questa testata manca la versione dell’amministrazione, il Sindaco addirittura relegato a parlare nei commenti, la sua versione non e’ neanche stata sentita prima di sentenziare che SARONNO E’ BOCCIATA per una calda serata d’estate.
Aspettiamo che la signora Giudici si candidi alle elezioni per darle le nostre valutazioni.
Non ho capito, cosa doveva fare la Signora Giudici starsene zitta per fare un piacere al sindaco? Non ha forse detto quello che tutti pensano? Ha fatto benissimo a sollevare il problema e poi piuttosto di buttare soldi in modo sconsiderato come l istallazione luminosa che è una ciofeca l Airoldi de noartri poteva sistemare la sala. Cosi ora abbiamo piazza della ciocchina e piazza della ciofeca e il caldo torrido all’ Aldo Moro
Ma dove è finita la Saronno solidale che nei secoli ha saputo attivare iniziative a favore dei deboli, degli ultimi, dei soli, degli anziani? Dove sono finiti i cattolici? Dove è finito il centrosinistra? Oggi un sindaco, cattolico, difende una scelta a favore dei nostri figli disabili, ci mette la faccia, e cosa succede? Lo accusano di demagogia e alterazione della realtà, lo accusano di aver speso 30.000 euro per un monumento contro la guerra (come se un impianto di condizionatori all’Aldo Moro costasse 30.000 invece che 300.000 euro), una giornalista lo attacca arrampicandosi sui vetri e non c’è una difesa basata su quei valori.
Se raduni 200 persone per parlare di palazzoni, ti mettono il tappeto rosso, se fai un accordo con gli arabi che non rispettano i diritti di nessuno perché ti portano milioni di dollari, ti applaudono! Dov’è finita la Saronno dei Gianetti, dei Caronni, dei Bastanzetti, dei Vanelli? Possibile che non abbiano più eredi valoriali? Per quale Saronno hanno dato la vita?
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300000€??? 😆😆😆
Ho capito che fa caldo, tanto caldo e si sragiona, ma così è troppo!
Ma come si può sparare il titolo “Saronno da bocciare” perché ha fatto caldo una seta di metà luglio? Ma che informazione è questa? E quando deve fare caldo, a gennaio?
Ma non vi rendete conto del danno di immagine e quindi economico che scusate a Saronno? Ai suoi imprenditori? Ai commercianti? Ai proprietari di casa? Non vi ha mai detto nessuno che la PUBBLICITÀ NEGATIVA È LA MORTE DEL COMMERCIO?
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I problemi vanno detti, non nascosti
Da cittadina saronnese che constata sempre più spesso l’arroganza di questa amministrazione, vorrei ringraziare la dott Giudici per le sue considerazioni che condivido in pieno. Faccio notare che le motivazioni a giustifica del Sindaco, punto sul vivo, sono intrise di demagogia e alterazione della realtà: sappiamo tutti che il teatro non è minimamente paragonabile, se non altro per i costi, all’aldo Moro. Questa è la realtà. Che sia una sala inadatta è evidente, che non faccia piacere che lo si dica è altrettanto evidente.
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Scusi signora, io invece dico che il Sindaco ha fatto bene a rivendicare una scelta di valore a favore di questi nostri figli più fragili, incurante di poter essere accusato da quelli come lei. Perché non avrebbe dovuto farlo? Una Amministrazione si giudica dalle scelte che fa è questa è sicuramente una scelta meritoria! Dove sta la demagogia quando si sceglie chi ha più bisogno? Dove sta l’alterazione della realtà? Anche se il teatro non ci fosse stato io avrei difeso quella scelta che fa onore al nostro sindaco e alla sua amministrazione.
Signora Giudici perché continua a fingere di non capire non ci fa una bella figura!
Che l’amministrazione Airoldi sia quella che ha recuperato più risorse di tutti, mi pare sia facile da capire, ma il Sindaco ha giustamente detto che le risorse non sono infinite e quindi servono delle scelte. È così difficile da capire?
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A me pare facile capire che dopo il COVID, vista la situazione italiana, l’Europa ha dato tanti soldi all’Italia. Questo è il PNRR.
I soldi “recuperati” dall’amministrazione Airoldi derivano dal PNRR: non sono un premio da sfoggiare, ma una responsabilità da utilizzare bene.
L’Europa ci da i soldi per ripartire, l’amministrazione Airoldi ci spiega che Saronno ripartirà con la nuova piazza uguale alla precedente ma con i lampioni intelligenti, con il parco dell’ex seminario senza il muro, con gli stabili sportivi con le luci di emergenza.
Il piano funzionerà? Non mi convince molto, ma si vedrà. -
Scegliamo bene allora: auditorium abitabile e non opere d’arte luminose
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Se sei capace di dotare l’auditorium della Moro di adeguato impianto di condizionatori con 30 mila euro candidati sindaco che io ti voto!
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Situazione surreale con gente sull’orlo del collasso, da anni questo auditorium è una fornace e nessuno ha mai fatto niente per risolvere, questa Amministrazione si inserisce bene nel trend dell’inefficienza, senza contare che si poteva fare all’aperto
Una piccola platea presente per il progetto ex Isotta, che va in brodo di giuggiole ogni volta che sente “green” “sostenibile” ecc, che poi anela i condizionatori accesi a palla?… Siete incredibili!!!
Gentile direttrice,
nessuna Amministrazione pubblica dispone di risorse infinite.
Con quelle disponibili, la mia amministrazione ha fatto una scelta di priorità sociale che rivendico con orgoglio: dotare l’intero Centro Diurno Disabili di un adeguato impianto di climatizzazione.
Anche lì le temperature estive erano insopportabili, e i nostri ragazzi più fragili ci passano molte ore al giorno, tutti i giorni! Avevamo preso un impegno con loro, le loro famiglie e con gli operatori e lo abbiamo mantenuto: è una questione di rispetto di tutti loro e della loro salute, prima ancora che del loro benessere. Ne ha dato notizia ieri l’Assessore Pozzoli sui suoi canali social e le congratulazioni dei cittadini non mancano.
Non sorprende che la direttrice de IlSaronno non condivida le scelte di questa Amministrazione, peraltro non ne ha alcun obbligo; noi continueremo sulla strada intrapresa.
Sorprende, invece che affermi cose non rispondenti al vero, falsando così l’informazione e l’immagine della città che trasmette ai suoi lettori. “L’auditorium Aldo Moro è spazio pubblico più grande per incontri della città e dovrebbe poter essere utilizzabile tutto l’anno non solo quando la temperatura non sale troppo”, scrive nel suo pezzo. È noto invece che l’auditorium Aldo Moro non sia l’unico spazio che un privato possa affittare per incontri ed eventi, anche di carattere pubblico, tantomeno il più grande. A non molti metri di distanza c’è la sala del nostro teatro, sulla quale abbiamo investito e stiamo investendo risorse, che ora offre un comfort sicuramente diverso e che con le proposte culturali che propone da un paio di stagioni, contribuisce significativamente alla Saronno attrattiva e sconfinata alla quale lavoriamo.
La libertà di stampa è diritto costituzionale: teniamocelo ben stretto. Le considerazioni di chi si occupa di informazione, giornalista o meno, sono sicuramente utili al dibattito, soprattutto quando sono basate su dati di fatto.
Un cordiale Saluto.
Augusto Airoldi
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4 anni e non avete messo un condizionatore, anzi, continuate a mandare a cuocere la gente in un ambiente insalubre incuranti delle condizioni estreme, levatevi di mezzo e abbiate la dignità di scusarvi
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Fatto avanti se cuoi che se ne vanno, ma mettici la faccia non nasconderti dietro l’anonimato garantito dalla Giudici
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Scusi Sindaco perchè non lo racconta ai lamentosi partecipanti che plaudivano ogni volta che sentivano green e sostenibile, ma poi vorrebbero mega climatizzatori accesi?
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Nessuna amministrazione dispone di risorse infinite ma avete preferito spendere quasi 50k€ per le installazioni NoWar e Uccelli.
Quindi le risorse ci sono o no?
700000€ e nella nuova piazza (solo nella piazza) il sindaco potrà dire “allarme allarme” in caso di emergenza senza doversi sgolare gridando o senza utilizzare megafoni.
Non è che si può pensare di mettere 20000€ per un impianto di climatizzazione. Poi è anche inquinante. Ma dal prossimo anno si potranno organizzare queste riunioni al parco dell’ex seminario, rinnovato con spese per qualche altra centinaia di migliaia di euro.
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Quante volte sia il sindaco che l’assessore Pozzoli hanno spiegato che i soldi per piazza Libertà, per il parco del Seminario, per gli impianti sportivi e anche per palazzo Visconti vengono da bandi che sono stati vinti e non possono essere usati per finalità diverse?
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Sì, tra tutte le piazze di Saronno la più ammalorata non era piazza Libertà, suvvia.
Nel bando non c’è scritto “rifai la piazza principale”: sono scelte.
Come buttare 30000 euro per una installazione luminosa o le varie installazioni (sempre luminose , curiosissimo) viste in questi anni. Poi ci si racconta che le risorse non sono infinite…Ma dai, su, basta
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Ho detto tante volte all’ Amministrazione che forse era più prioritario sistemare l’ Auditorium, invece che la Sala Nevera. Forse si poteva fare entrambi.
Li vedo quelli dell’amministrazione: abbiamo questo budget a disposizione, investiamo i soldi nel mettere l’impianto di climatizzazione al Centro Disabili, e quindi temperature accettabili ogni giorno per gli ospiti, lavoratrici e lavoratori del centro, oppure climatizziamo l’Auditorium dell’Aldo Moro per rendere qualche serata in estate piacevole?
Va là che io boccerei qualcun altro semmai!
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Li vedo quelli dell’amministrazione che spendono senza battere ciglio 50k€ per le due installazioni/sculture/statue…
E poi non hanno budget…
O forse c’è l’hanno?
Saronno promossa perchè prima pensa a risolvere i problemi dei più fragili, come mettere il condizionamento atteso da anni al Centro Diurno Disabili.
Questo è sinomimo di attenzione e di voler difendere i diritti di chi ha di meno nella vita.
In una serata come quella di ieri di fragilità ne ho vista poca, gentile Direttrice.
Sig.ra Giudici da questo articolo non si capisce se quanto scritto corrisponde al suo personale pensiero e se queste considerazioni siano le sue o di altri….e poi altri chi?
Come non ci sono alternative? A 50 metri c’è un teatro con 500 posti che offre tutto il confortevole necessario
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Bravo, a 2000 euro alla volta 😉
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Esatto. Quindi l’aldo moro è l’opzione più ragionevole ma va resa vivibile. Bisogna darle priorità rispetto ad altre spese che l’amministrazione sostiene. Una bella valutazione costì benefici? Almeno è nella lista delle cose da sistemare?
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Chiudete l’Aldo moro nei mesi estivi, mau più una serata così, situazione sanitaria igienica al limite
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Situazione da paese africano, indegna
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Già, tutta l’estate è indegna: fa caldo! E l’inverno è indegno: fa freddo! Che novità strabiliante! Poveri cocchi al caldo e al freddo! Ce l’avete la maglia della salute?
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