Accoltellamento di Castiglione, convalidato il fermo dei carabinieri: la prima ricostruzione ma resta un mistero
CASTIGLIONE OLONA – Un militare sarebbe stato aggredito mentre l’altro sarebbe intervenuto per difenderlo. Questa la primissima ricostruzione di quanto avvenuto nella notte tra venerdì 5 e sabato 6 luglio in via Fratelli Rosselli una zona residenziale a Castiglione Olona con un’area verde dove si registrano spesso episodi di spaccio.
I due carabinieri, accusati di tentato omicidio per il ferimento di un cittadino extracomunitario, hanno visto ieri convalidato il fermo e sono attualmente detenuti in attesa della decisione sulle misure cautelari da parte del gip.
“Il mio assistito ha spiegato ha chiarito la dinamica dei fatti, in modo preciso – ha dichiarato l’avvocato Bruno Stefanetti, difensore del militare dell’Arma che sarebbe stato aggredito a Luinonotizie nell’articolo di Gabriele Lavagno – Ma non ha aggiunto dettagli su quanto accaduto, nemmeno sul motivo per cui i due carabinieri, fuori servizio nella notte tra venerdì e sabato scorsi, si trovassero nei pressi di un’area boschiva di Castiglione, vicino a via Rosselli, dove pare fosse in corso una attività di spaccio”
Dall’altra parte, il collega del primo carabiniere coinvolto non ha rilasciato dichiarazioni durante l’udienza in carcere, avendo già parlato con il pubblico ministero dopo il fermo. Il suo avvocato, Fabio Fiore, ha scelto di seguire la stessa linea del collega di non entrare nel merito delle accuse, preferendo attendere lo sviluppo delle indagini.
Per i due militari dell’Arma, di 28 e 32 anni, fermati con l’accusa di tentato omicidio è già arrivata la sospensione dal servizio.
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