Monti (Lega): “Ceriano e la stupidità politica2”
CERIANO LAGHETTO – “Ceriano e la stupidità politica/parte 2”. Inizia così il commento del sindaco di Lazzate, e noto esponente brianzolo della Lega, Andrea Monti, riguardo alla recenti elezioni amministrative a Ceriano Laghetto, nel quale si è imposto Max Occa, esponente del centro sinistra, su Lega-Fratelli d’Italia che proponevano come candidato il sindaco emerito Dante Cattaneo.
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Commenti
Anonimo ha detto: A Ceriano è Solaro due faide personali hanno fatto sì che il centrodestra perdesse, rifletta Monti conosce bene i fatti.
Rispondi Anonimo ha detto: risponderò attingendo dal frasario leghista e, nella fattispecie, dantesco (di Dante Cattaneo, sia ben chiaro):
ROSICONI!
Rispondi Anonimo ha detto: Finalmente a Ceriano hanno capito che la differenza la fanno le persone e non i simboli politici……….per questo Max ha vinto e Dante ha perso ………. l’arroganza non paga neppure tra gli amici……..
Rispondi Anonimo ha detto: La terza lista non è entrata in consiglio. Politicamente non sposta nulla e ora chiede poltrone?
Diciamo che sento le unghie stridere sui vetri per difendere l’amato Dante.
anonimo ha detto: da che pulpito viene la predica. perchè non si fa un esame di coscenza, forse capirà perchè tanti hanno trombato dante
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Anonimo ha detto: La lista in discussione non ha preso seggi… il peso quindi è insignificante. Sinceramente dovrebbe spiegare ad oggi cosa hanno in comune FI, Lega e FI se non l’acaparramento delle poltrone come qualsiasi coalizione a largo spettro e poche idee confuse pure sui fondamentali della gestione. A meno che si pensi di essere protagonisti di un reality, cosa che ormai mi pare il pensiero dell’80% della politica. Ceriano è stato uno dei pochi paesi in Italia dove ci si è schiodati dal 50% dei votanti… su questo mediterei visto il risultato.
Rispondi Anonimo ha detto: A Roma direbbero ” quanto te rode”. Cmq neppure il centrodestra do solaro lo voleva
Rispondi Anonimo ha detto: Tante parole …. la maggioranza dei votanti non voleva Cattaneo sindaco, si chissà democrazia
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