Saronno in Salute, Renoldi: “Comitato scientifico, dotazioni e formazione: ecco i prossimi passi”
SARONNO – Sono giorni di intenso lavoro per la fondazione “Saronno in salute” riconosciuta da Regione Lombardia e voluta dall’imprenditore Gianfranco Librandi, con il presidente del consiglio comunale Pierluigi Gilli e Annalisa Renoldi. Proprio quest’ultima fa il punto della situazione sui primi passi effettuati per portare avanti l’attività della fondazione nata per fornire, con un principio di sussidiarietà, un sostegno all’ospedale di piazzale Borrella.
“Il punto di partenza – spiega Annalisa Renoldi – è la grande vicinanza della città e entusiasmo dei primari che abbiamo sentito lo scorso 22 maggio durante la serata di presentazione delle attività del primo anno di fondazione. Interesse non solo per le nuove dotazioni ma anche per il progetto, innovativo e per molti versi paradigmatico, che vede la città adoperarsi e impegnarsi per il suo ospedale”.
Del resto la collaborazione con l’ospedale è attualmente molto stretta per definire l’acquisto di alcune dotazioni di ultima generazione che serviranno a migliorare le performance del presidio ma anche a fornire una diagnostica e un’attività ospedaliera meno invasiva. Oltre al laser appena acquistato arriveranno: onde d’urto, portatile per scopia, telecamera 4k, letto operatorio oftalmico, ecografo, moc e spirometro. Proseguo anche il coinvolgimento di Regione Lombardia che ha riconosciuto la fondazione e che è pronta a collaborare con il team.
“A breve anche la nomina di un comitato scientifico – continua Renoldi – che si occupi attivamente dei progetti della fondazione che in questo secondo anno di attività vuole portare anche progetti e servizi”. Sul fronte della formazione si sta valutando il finanziamento della frequenza di una scuola di specializzazione di uno o più medici saronnesi, corsi di formazione e borse di studio per data manager, corsi di formazione siumb per certificazione competenze e corsi di coaching per motivare il personale sanitario.
In primo piano anche un progetto per le persone più fragili: “L’obiettivo è quello di implementare e sostenere alcuni progetti in essere ossia telemedicina e telemonitoraggio a domicilio per il paziente polipatologico fragile, l’affido internistico con presa in carico del paziente dimesso da pronto soccorso o da reparto di degenza, per l’oncoreumatologia visite congiunte con oncologo e reumatologo, azione di prevenzione e monitoraggio del diabete, progetto per brevi degenze in reparto posto sopra il pronto soccorso, degenza di semintensiva internistica con ventilatori e telemetrie con centraline, farmacista che interviene in corsia nella deprescrizione dei farmaci antimicrobial stewardship prevenzione antibiotico resistenza e non ultimo il potenziamento del reparto di oncologia.
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