Tanta gente e grande commozione al funerale di Emanuela Cairoli. I ricordi di parenti e amici
SARONNO – Grande commozione e tanta gente oggi pomeriggio nella chiesa prepositurale di San Pietro e Paolo in piazza Libertà per il funerale di Emanuela Carioli, 66enne saronnese molto conosciuta in città e mancata a causa di un improvviso malore.
Al termine del rito funebre la lettura che le hanno rivolto le sorelle – Luciana, Paola e Ivana; e dal fratello Luca – letta dagli amici Simona Papaluca e Francesco Banfi.
Patrizia Papaluca, moglie di Luca, ha ripercorso i 41 anni di conoscenza, dall’1983 quando lei, ragazzina quindicenne, dopo aver conosciuto Luca andava a conoscere la famiglia: i timori di avere a che fare con quattro sorelle… entra nel panificio Carioli del corso Italia… e non c’era nessuno. Sente però da lontano una che canta, anche bene, “New York New York” e che dopo un po’ va sul bancone, si accorge di Patrizia. ” 41 anni fatti da momenti stupendi, gite anche “assurde” come in 20 a Venezia dai 16 ai 70 anni con tanto di giro in gondola; poi è stato naturale chiedere a Emanuela di essere la madrina del primogenito Francesco” ha ricordato.
Il nipote Francesco ha ricordato la passione per i viaggi e la fotografia, promettendo che onorerà la macchina fotografica della zia sperando di fare qualche scatto di cui potrà essere orgogliosa.
Il nipote Paolo, tra altro, ha ricordato la passione condivisa per la cucina, eccedendo dalle regole per creare qualcosa di diverso e nuovo.
Le nipoti Letizia e Ginevra l‘hanno ricordata in alcuni momenti in famiglia, “parlando dei consigli per togliere le macchie con l’acqua frizzante, delle indicazioni per fare un buon parcheggio a S nelle vie strette di Milano, la crema al mascarpone con la giusta quantità di Amaretto DiSaronno da mettere… Abbiamo scherzato tanto con te e ancora lo stiamo facendo perché non ci sembra ancora vero”.
Presenti, tra altri, molti dipendenti comunali, tra i quali era conosciutissima anche per via delle sorelle e dell’attività prima di famiglia e poi della merceria; ed anche amministratori ed ex amministratori comunali come la ex vicesindaco Pier Angela Vanzulli, e gli ex assessori Maria Assunta Miglino, Lucia Castelli e Francesco Banfi).
Questa la lettera letta da Simona Papaluca e Francesco Banfi a nome di sorelle e fratello di Emanuela
Ciao Ema,
te ne sie andata come la mamma, hai chiuso gli occhi e non li hai più riaperti. Sei stata più di una sorella, l’amica con cui abbiamo giocato da piccoli e crescendo abbiamo condiviso momenti di lavoro, di svago, spensieratezza, scherzi e divertimento sino a venerdì scorso.
Resterai nei nostri cuori per le tue tante doti, ma soprattutto per la tua generosità, che donavi a tutti anche se a volte non corrisposta. Forte tua caratteristica era la sincerità, che ti portava ad esprimere le tue idee senza pensare al tuo tornaconto. La tua vita non è stata particolarmnete facile ma nonostante le tue cadute e fallimenti non ti sei mai arresa e avevi sempre un sorriso per tutti.
In tante cose eri esagerata e anche nella tua dipartita non hai voluto essere da meno con un finale da rockstar. Come una frase delle tue canzoni preferite: voglioamo ricordati com’eri, pensare che ancora vivi. Vogliamo pensare che ancora ci ascolti e che come allora sorridi.
07052024
Lascia un commento
Commenti
riposi in pace
ci mancherai
Martine