Chiese aperte a Saronno: Santi Pietro e Paolo, archivio storico e chiesa di San Francesco in un percorso storico

SARONNO – Le chiese di Saronno si apriranno al pubblico in un percorso di un’ora e mezza circa, dedicato alle chiese di Santi Pietro e Paolo, all’archivio storico e alla chiesa di San Francesco. L’appuntamento è per sabato 11 maggio, alle 10 e alle 15.30.
Le visite, condotte dall’associazione Cantastorie Saronno, prevedono un percorso che si snoda attraverso le due chiese principali del borgo: la chiesa prepositurale di San Pietro e Paolo e la chiesa di San Francesco. Le visite saranno organizzate in modo tale da consentire ai visitatori di poter visitare entrambe le chiese sia nel turno della mattina che del pomeriggio. Durante la visita alla chiesa prepositurale sarà possibile visitare la base dell’antico campanile, opera dell’architetto Galliori, e l’archivio storico prepositurale.
Davanti alla chiesa prepositurale (piazza Libertà) un quarto d’ora prima della visita. In base al numero di iscritti, verranno organizzati più gruppi. Non è obbligatoria la prenotazione, ma è possibile prenotare il proprio posto chiamando la segreteria della prepositurale al 3665080050 oppure cantastorie.saronno@gmail.com entro le 14 del giorno precedente alla visita. Sul loco è possibile versare un’offerta libera, che verrà destinata ai restauri.
La prima tappa del percorso sarà la chiesa dei Santi Pietro e Paolo. La prima citazione della antica chiesa di Maria in Saronno risale al 1169 in un documento di papa Alessandro III che menziona la chiesa saronnese tra quelle sottoposte alla pieve di Nerviano senza però svelare nulla sull’origine della chiesa. Alla fine del XIII secolo è datato l’insediamento della prima comunità dei francescani nella sede parrocchiale di San Pietro (oggi San Francesco) collocata fuori dall’abitato. La presenza di due enti religiosi diede origine ad una secolare controversia tra il clero secolare (curato) e quello regolare (i frati) perché il primo mantenne il diritto di celebrare le funzioni sull’altare maggiore di San Pietro, divenuta sede conventuale. Tale contrasto fu risolto d’autorità dal card. Carlo Borromeo, che decise, durante la visita pastorale del 1570, di trasferire il titolo di San Pietro alla chiesa di Santa Maria, a cui venne aggiunto poi anche il nome di San Paolo.
Il percorso si concluderà con la visita della chiesa di San Francesco. Le fonti storiche dicono che la chiesa di San Pietro, (oggi intitolata a San Francesco per ordine di San Carlo Borromeo nel 1570) era uno dei luoghi di culto più antichi del borgo di Saronno, già citata in
documenti del 1154 e del 1169. Le stesse fonti datano ad un tempo più tardo l’insediamento di una comunità francescana residente di fianco alla chiesa dal XIII secolo. Da ricordare inoltre la funzione svolta dal convento di Saronno di archivio per la conservazione delle carte relative alla Comunità saronnese come da ordinanza ducale dei tempi di Gian Galeazzo Visconti del 1355. Nella chiesa di San
Francesco sopravviveva l’altare maggiore dedicato a San Pietro che rimase, fino al 1570 di pertinenza del curato del borgo per la celebrazione della Santa Messa, suscitando, com’è facile immaginare, delle controversie con la Comunità francescana. Durante il XV secolo le fonti parlano di interventi significativi, da un punto di vista architettonico, che trasformarono l’antica chiesa in più armoniose forme rinascimentali. I lavori di abbellimento e decorazione continuarono, all’interno, anche nel XVII e XVIII secolo. Un eloquente segno della decorazione settecentesca permane nel teatrale trompe-l’oeil affrescato sulla parete della controfacciata. La vita di tutto il
complesso francescano di Saronno fu drasticamente interrotta dall’intervento napoleonico di soppressione di questo, come di altri, centri monastici imposto nel 1797.