Lettera alla città: “Perchè è mancato a Saronno un momento per fare memoria della tragedia del Covid?”

SARONNO – “Penso sarebbe stato utile e prezioso un momento condiviso con tutti i saronnesi, le associazioni, le istituzioni, i volontari per ricordare quel periodo così difficile, i sacrifici, le fatiche, la perdita di affetti ma anche l’impegno, la generosità e la capacità di lasciarsi tutto alle spalle. Da saronnese e da persona che ha avuto in famiglia diverse vittime da Covid sono rimasta amareggiata dal vedere come Saronno si sia limitata ad un post su Facebook e alla presenza del sindaco Augusto Airoldi in una momento di preghiera organizzato dall’Asst Valle Olona”.
E’ il passaggio focale del messaggio scritto da una saronnese in merito alla giornata in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus che si è celebrata ieri a livello nazionale.
“Non voglio puntare il dito e non voglio addossare colpe ma solo sottolineare come, da persona che ha perso tantissimo nella pandemia, io sia rimasta amareggiata per come la ricorrenza sia stata trattata. Ho deciso di dirlo pubblicamente nella speranza che non accada più. C’è la sensazione che si sia dimenticato già tutto e ci sia attenuti al minimo sindacale delle bandiere a mezz’asta. Non lo trovo giusto. Saronno è stata solidale, Saronno si è sacrificata (ha perso reparti dell’ospedale che non ci sono più) eppure a pochi anni rinuncia già a fare memoria. Ricordo interi discorsi del sindaco sulle conseguenze del Covid e sull’impatto sulla città. E ora tutto si risolve in un post su Facebook con i camion con le bare di Bergamo? Come se a Saronno non ci fossero state vittime, solidarietà e famiglie segnate dalla tragedia? Abbiamo avuto un hub vaccinale punto di riferimento del territorio, abbiamo investito soldi e risorse umane non è doveroso ricordare di cosa è capace la nostra comunità?”
E conclude con un ulteriore motivazione per fare memoria: “Nelle settimane dell’ansia e del dolore con i familiari malati il personale dell’ospedale di Saronno è stato un sostegno prezioso, attento e sempre presente. Una vera ancora. Io, come credo tutti coloro che hanno avuto un lutto come il mio, avrei apprezzato un momento per dire ancora una volta “grazie”. Purtroppo non ho saputo, ne sulla stampa ne sui siti del comune della celebrazione in ospedale, eppure avrei tanto voluto esserci”.
(foto: un momento della festa del Trasporto durante la pandemia)
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Commenti
Semplice. Siamo tutti impegnati a occuparci dei parenti affetti dagli effetti collaterali del vaccino che la classe politica e medica vedono ma tacciono
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Spettacolare vedere quanto mega scienziati espongono il loro pensiero, ammirevole pii che abbiano lasciato la professione medica per diventare impiegati, operaio,meccanico, tassista…
Saronno e’ una città fantasma.
Cara signora, il sindaco ha smesso di utilizzare il Covid come scusa per ogni cosa: adesso “non ce n’è coviddi”
Se si intende fare memoria (che è, sempre, buona cosa), lo si faccia anche rispetto alle profonde iniquità individuali e sociali che sono scaturite dall’inadeguatezza di chi si trovava a coprire ruoli istituzionali, in quei frangenti: inerzia operativa, chiusure improvvisate, privazioni umilianti, discriminazioni… Senza che, tutto ciò, abbia lasciato un valore aggiunto duraturo in termini organizzativi, lavorativi, familiari (salvo puerili tentativi).
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Condivido in toto!! Tra l’altro dire che l’ospedale di Saronno stia chiudendo per il covid e non per la pessima gestione è mistificare la realtà
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Pessima gestione o volontà di chiudere/ridurre?
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Bella domanda in effetti non so rispondere, l’unica certezza che ho è che la colpa non è del coviddi
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La terra è piatta è nel vaccino c’è il 5g … ma per favore
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Si bravo, la sanità è uno schifo grazie al covid
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Evidentemente, per lei, è “andato tutto bene”…
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Ma lei chi è? Ha un nome e un cognome?
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Sì, l’anonimo compiacente….