Saronno, lo sfogo di una pensionata: “Niente posti dai medici di famiglie, disagi per le ricette”

SARONNO – “Ho deciso di rendere nota la mia difficoltà perchè spero che qualcuno mi aiuti ma anche per far capire agli altri anziani che non solo soli e che la situazione è difficile per tanti”.
Sono le parole di una pensionata saronnese che da qualche mese fa i conti con la difficoltà di trovarsi senza medico di famiglia. “La dottoressa che mi seguiva ha cessato l’attività e così mi sono recata all’ufficio di scelta e revoca del medico. Non ci sono posti e così per le ricette per le medicine di cui ho bisogno devo recarmi alla guardia medica. Un’iter complesso per me e per chi mi deve accompagnare. Mia nuora fa il possibile ma è davvero difficile anche perchè sono medicine che mi servono con continuità”.
La situazione è destinata a peggiorare: i medici di famiglia saronnesi sono già quasi tutti massimalisti e si trovano a fare i conti con continue richieste di nuovi pazienti di poter essere seguiti. Come in altri paesi le criticità crescono quando un medico va in pensione e raramente viene sostituito da un nuovo arrivo. Buon notizie invece per i pazienti dell’ex sindaco Luciano Porro che andrà in pensione il 2 febbraio. Tutti i suoi 1700 assistiti sono già stati assegnati ad una sostituta.
“Mi rendo conto che il problema sia generalizzato ma è davvero impegnativo gestire la situazione – continua la saronnese – per me è complesso continuare ad andare in guardia medica ed anche farmi accompagnare al nuovo ufficio di scelta e revoca all’ospedale nella speranza che ci sia un posto”.
(foto archivio)
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Commenti
Questo è il modello di sanità lombarda proposto da Fontana & Co e che i lombardi hanno rivotato. Di cosa ci lamentiamo?
Siamo in tanti e non ci sono medici di base. Vero che il problema riguarda anche altre regioni, ma qui è particolarmente acuito dalla notevole urbanizzazione e pressione demografica. Ovviamente chi di dovere glissa da anni e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. E i cittadini continuano imperterriti a votare le stesse persone, inutile poi lamentarsi che non cambia nulla, ahimé a farne le spese sono sempre chi ha reali necessità.
Ho fatto la media che ogni 49 mesi mi arriva la lettera della Asl che il medico ha smesso l’attività per tre volte dal medico precedente sono stato scaricato a un altro medico che ovviamente non conoscevo l’ultima volta invece dopo aver inutilmente provato una procedura su un sito incomprensibile mi sono arreso e sono andato in una farmacia dove mi hanno assegnato un medico che ovviamente non conosco.
Che tristezza, a pensare che tra qualche anno anche quelli della mia età saranno anziani e che le cose andranno sempre peggio non mi fa ben sperare.
Mancano i medici di base, ma la cosa scandalosa è come viene gestita (o meglio non gestita) l’assegnazione del nuovo medico di base da parte di Regione Lombardia. Ti dicono di usare il sito di scelta/revoca del medico della asst, ma di fatto non esistono delle liste
Liste che dovrebbero privilegiare chi ha patologie importanti, poi in base all”eta e infine in base al tempo di attesa.
Adesso in pratica devi andare in farmacia, di tanto in tanto, e se sei fortunato che il giorno prima si è liberato un posto, ecco che hai due nuovi il medico di base.
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Per il governo l’importante è il caso Ferragni, e poi c’è da capirli … dovevamo prima fermare gli sbarchi e cambiare la legge fornero, vedrà che ora che hanno fatto di concentreranno su questi temi secondari
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Con tumore risonanza urgente prima disponibilità luglio, puo controllare chiunque dal fascicolo sanitario,
altrimenti a pagamento subito … evviva regione Lombardia