Ospedale medico interdetto per truffa e peculato, Asst: “Condanna l’accaduta. Al lavoro per riorganizzare l’attività”
SARONNO – “In riferimento ai fatti di cronaca relativi al presidio ospedaliero di Saronno, Asst Valle Olona resta a disposizione delle autorità per fare chiarezza su quanto accaduto, condannando fermamente le condotte lesive dell’immagine dell’istituzione e della tutela dei pazienti. Si sta già procedendo alla riorganizzazione delle attività del reparto al fine di evitare disagi all’utenza”.
E’ la nota diffusa dall’Asst Valle Olona dopo l’operazione della guardia di finanza di Varese che hanno dato esecuzione a un provvedimento di interdizione dall’esercizio della professione di medico, ginecologo nel presidio saronnese, per la durata di un anno e di sequestro emesso dal Tribunale di Busto Arsizio, per un valore pari a circa 70.000 euro, nei confronti del medico che opera all’ospedale di Saronno.
Le indagini della polizia economico finanziaria sono partite dall’esposto di un dirigente medico che aveva raccolto la segnalazione di una infermiera che aveva rilevato alcune anomalie procedurali sugli esami “pap test” eseguiti dall’ambulatorio istituzionale di ginecologia.Le indagini svolte dai finanzieri della compagnia di Saronno con il coordinamento della procura della Repubblica di Busto Arsizio, hanno permesso, dopo puntuali e scrupolosi riscontri tra i quali l’acquisizione delle le ricette compilate dal medico ed il confronto con le prenotazioni delle visite effettuate tramite il Cup dell’ospedale e con i documenti emessi a seguito di attività intramoenia, di denunciare il primario per i reati di truffa aggravata ai danni dello Stato e peculato. Il ginecologo dovrà rispondere anche del reato di peculato, perché ha utilizzato per le suddette visite materiali ed attrezzature acquistate dal nosocomio pubblico.
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