Osa: “Modifiche allo stadio? Si decida con un tavolo con le società. Non con appelli sulla stampa”
SARONNO – “Abbiamo letto con molta attenzione l’appello da parte di un gruppo di genitori del Rubgy Saronno, inviato all’Amministrazione saronnese, riguardante la richiesta di un impianto per il rugby allestito a spese della collettività. È una richiesta legittima che comprendiamo benissimo, perché nei 70 anni di storia della nostra società a Saronno abbiamo ben chiara l’importanza degli impianti sportivi in cui è possibile allenarsi e gareggiare”
Inizia così la nota di Osa che interviene in merito alla lettera di 100 genitori dei piccoli atleti della società cittadina di rugby.
“La OSA Saronno Libertas ha ottenuto, nei quasi tre quarti di secolo in cui è stata punto di riferimento per l’atletica in città e nel circondario, facendo fare sport a migliaia di ragazzi, risultati considerevoli in termini di squadra e personali. Se oggi siamo società campione nazionale della categoria Bronzo (qualificati per l’Argento), siamo campioni e detentori del record italiano nella 4×100 Promesse e regaliamo alla Nazionale Italiana ben cinque atleti a livello giovanile è anche grazie all’eccellenza dei nostri impianti, ovvero la pista e i due campi dello stadio Colombo – Gianetti e la palestra Dozio, una delle poche strutture indoor della Lombardia, recentemente omologata per gare nazionali e internazionali.
È sempre grazie a questi impianti – e alla competenza e all’impegno dei nostri allenatori – che siamo dal 2022 Centro Regionale per le Prove Multiple della Lombardia, ovvero punto di riferimento per tutti i multiplisti lombardi che competeranno ai più alti livelli nel decathlon e nell’eptathlon.
La disponibilità degli impianti saronnesi, dei quali abbiamo come da accordi pluridecennali con il Comune di Saronno l’uso esclusivo in certi orari, la gestione e la manutenzione, è una delle basi fondanti della qualità del nostro operato, quello di una società che a oggi, dai Centri di Avviamento allo Sport ai Master, conta oltre 500 atleti tesserati.
Ovviamente, pur considerandoli da sempre “la nostra casa”, né il Colombo – Gianetti né la Dozio sono di nostra proprietà, ma anche se lo fossero è nell’ottica dei valori fondanti dello sport che da decenni condividiamo tali strutture con altre società, affrontando e mitigando le problematiche che inevitabilmente emergono dalla coesistenza con chi pratica calcio, pallavolo, corsa, tchoukball e tanti altri sport che nobilitano la nostra città. Non abbiamo quindi avuto alcun problema – né li avremo – a condividere, negli ultimi mesi, l’impianto con i giovani atleti del Rubgy Saronno: comprendiamo la loro necessità di spazi e offriamo la nostra disponibilità per trovare le migliori soluzione possibile.
Oltre a questo, ci teniamo a chiarire – dato che la questione è diventata pubblica attraverso l’appello apparso sulla stampa – che modifiche significative agli impianti da noi oggi utilizzati potrebbero compromettere non solo l’allenamento dei nostri atleti, ma soprattutto la possibilità di utilizzare il Colombo – Gianetti per le gare di livello nazionale che la nostra società ha già organizzato in passato e che vorrebbe continuare a organizzare, forte dei propri atleti, della propria serietà riconosciuta a livello nazionale, dei propri risultati. Questi appuntamenti, sono lo specchio di quanto di buono si sta facendo a Saronno, per l’atletica e i suoi impianti, in tutta Italia.
Ci aspettiamo quindi che la discussione di eventuali modifiche strutturali al Colombo – Gianetti ci veda convocati a un tavolo con tutti i soggetti coinvolti certi che, come sempre, tali importanti questioni verranno gestite attraverso il confronto tra le società e l’Amministrazione, e non con gli appelli a mezzo stampa.
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Commenti
Buongiorno.
Mi preme solo precisare che prima di iniziare a progettare altri eventuali interventi allo stadio, saranno convocate tutte le asd utilizzatrici; chiarisco inoltre che è la stessa procedura che si è attivata per quanto concerne i 2.5 milioni di euro che si stanno investendo sugli impianti sportivi in città.
Gabriele Musarò
Discorso chiaro:
disponibilità, ma non penalizzate i nostri atleti.
Infatti, quando pioveva sulla pista intorno partiva la lamentala( non penalizzate i nostri atleti).
Vista la indiscussa bravura a livello agonistico, forse meno stile nella comunicazione.
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Chi cerca trova. Di certo non è stata la OSA a portare nel pubblico una cosa che come sempre va gestita con le altre società e l’amministrazione. Lo stile è quella roba lì, non inevitabili puntualizzazioni a improvvide azioni altrui.
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Pioveva all’interno della struttura indoor…..
Se si hanno 70 anni di esperienza, che necessità di un articolo con queste puntualizzazioni?
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E pensa che in 70 anni nessuno si è sognato di dettare condizioni all’assessore a mezzo stampa, condizioni che peraltro riguardano altre società. Visto che gli ultimi arrivati del rugby invece l’hanno fatto, forse è servito ricordarglielo.
Discorso esaustivo e chiaro. Speriamo si trovi un accordo che non penalizzi nessuno, ma che tenga conto della valenza di tutte le associazioni sportive che gravitano nell’impianto sportivo.