Ospedale di Saronno, Comitato: “Dopo 100 giorni che cosa ha ottenuto la mozione del consiglio comunale?”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota del Comitato “Il Saronnese per l’Ospedale e la Sanità Pubblica” in merito alla mozione approvata in consiglio comunale, a tema ospedale e rilancio, lo scorso maggio.
Sono passati 100 giorni dal Consiglio Comunale del 29 maggio scorso, quando la maggioranza al governo della città, sostenuta anche dalla consigliera di opposizione Marta Gilli, approvò una mozione sul tema ospedale che stravolgeva quella proposta da alcuni consiglieri comunali in rappresentanza del comitato “Il Saronnese per l’Ospedale e la Sanità Pubblica”, sceso in piazza con 1500 abitanti della zona il 15 aprile precedente.
Abbiamo criticato nel metodo ma anche nel merito quella mozione, insufficiente su vari fronti, in primis per la mancanza di una forte richiesta di sanità pubblica, ma soprattutto per il fatto che chi governa Saronno si affida, per il rilancio dell’ospedale e della sanità pubblica locale, al suo carnefice – la Regione Lombardia – rappresentata a questo giro dall’assessore Guido Bertolaso.
Oggi siamo comunque a chiedere conto che ne è degli impegni che la maggioranza dei consiglieri comunali di Saronno ha chiesto al sindaco Augusto Airoldi di portare avanti. Perciò, a che punto siamo a proposito di quanto (letteralmente riportato qui sotto) la mozione prevede?
a. azioni politiche e istituzionali nei confronti di Regione Lombardia, volte a salvaguardare il mantenimento e il rilancio dell’Ospedale di Saronno come struttura di primo livello: non ci risultano atti istituzionali nè prese di posizione rese pubbliche dall’amministrazione comunale di Saronno che vadano in questa direzione. Quindi anche dichiarazioni della direzione di Azienda Ospedaliera e Asst pubblicate oggi (mai vista tanta comunicazione agli utenti…) sulle prime nuove assunzioni non ci risultano essere il frutto di iniziative del sindaco e della maggioranza, ma del pungolo dei cittadini.
b. la promozione, nell’ambito dell’ASST Valle Olona, di un ruolo più incisivo delle comunità locali, con la richiesta di includere, nell’iter decisionale, una previa forma di consultazione dei Comuni: una richiesta ripresa dal Comitato, sulla quale non ci risultano azioni avviate, anzi registriamo un depotenziamento del gruppo dei 19 sindaci del bacino di utenza, nemmeno tutti presenti all’incontro con l’assessore Bertolaso il 9 maggio scorso per la presentazione del suo “piano”, mentre solo tre hanno presenziato in silenzio il 15 maggio al Consiglio Comunale Aperto che i cittadini avevano fatto convocare a Saronno per discutere del tema.
c. superata la fase emergenziale, la richiesta a Regione Lombardia di un successivo (a quello attuale di Bertolaso, NdR) piano con orizzonte temporale più ampio, che contenga investimenti di risorse volti all’ulteriore potenziamento dell’Ospedale di Saronno e alla riapertura dei reparti nel frattempo chiusi o sospesi, con particolare riferimento all’Ostetricia e alla Pediatria: come avemmo subito a contestare, qui bisogna intendersi sulla durata della fase di emergenza, in cui l’Ospedale versa ormai da lungo tempo e che solo la costante iniziativa di pressione e denuncia dei cittadini operata negli ultimi tre anni in particolare ha impedito di portare alla chiusura possibile dal luglio scorso. Secondo noi l’emergenza deve finire in questi mesi, temiamo però che l’amministrazione comunale la intenda fino al dicembre 2025, data di scadenza del “piano Bertolaso”, oggettivamente non sopportabile dai cittadini, ma anche dal personale ospedaliero, che continua il suo esodo da una struttura il cui futuro è ben lontano dall’essere stato delineato.
d. richiedere che Regione Lombardia garantisca un adeguato numero di personale stabilizzato che possa coprire gli organici dell’Ospedale, a oggi garantiti ai minimi livelli con personale precario o di cooperativa: la richiesta è stata fatta? Per favore, non rispondeteci che in tale direzione vanno gli stratosferici stanziamenti (ulteriori 300mila Euro) alle cooperative e ai medici gettonisti che stanno permettendo di tenere in piedi i turni per il funzionamento minimo di Pronto Soccorso e Anestesia e Rianimazione; oppure che questo si traduce nell’arrivo del primario di Ortopedia (con attività operatoria ridotta…all’osso) e l’imminente insediamento di quello di Anestesia e Rianimazione (avvicendamento già previsto), perché questa è gestione di un ordinario fatto di 13 unità di personale strutturato mancanti in Rianimazione, tanto per dire. Al punto che sarebbe da verificare se l’attuale assetto risponda ai requisiti delle “strutture di primo livello”.
Infine, l’impegno principale preso da questa mozione, almeno dal punto di vista della maggioranza, che ha aderito al “piano di rinnovo” di Regione Lombardia per l’Ospedale di Saronno (non si ha traccia, qui dentro, del destino di Casa della Comunità e dei Medici di Medicina Generale, che pure sono parte del problema) era il monitoraggio periodico dell’attuazione del piano di rilancio elaborato e presentato dal Direttore Generale, Dott. Porfido, su incarico dell’Assessore Regionale Bertolaso, con particolare riguardo alla pianificazione e ai tempi di attuazione del progetto. Le prime scadenze erano previste per luglio 2023 e nulla ne abbiamo finora saputo. Immaginiamo che – come dichiarato dal sindaco – a settembre ci sarà il primo step di verifica.
Pertanto ricordiamo ai nostri amministratori quelle che sono tutte le scadenze previste:
Luglio 2023:
1. Area internistica e cronicita’: ambulatorio di follow up
2. Area oncologica chirurgica: ambulatorio di Psiconcologia
Settembre 2023:
1. Area internistica e cronicita’:
a. Progetto Elettrofisiologia Saronno
b. Diabetici con Pad sintomatica (arteriopatia paziente diabetico)
c. Ambulatorio disturbi del sonno neurologia
d. Ecocolordoppler transcranici
e. Ambulatorio Parkinson
2. Area oncologica chirurgica: attività ambulatoriale di cardio oncologia
Siccome siamo abituati a roboanti annunci a mezzo stampa da parte degli amministratori locali o dei loro partiti di riferimento anche per eventi meno rilevanti, come il citato insediamento del nuovo primario di Ortopedia in un reparto molto depotenziato, non avendo ancora letto nulla in proposito sulla stampa locale non nutriamo eccessive aspettative nel rispetto di queste tempistiche da parte di Regione Lombardia, che sindaco e maggioranza potrebbero fin d’ora sollecitare affinché non si arrivi a fine mese con pietosi annunci di ritardi sin dai primi obiettivi del piano, che li vedrebbero corresponsabili.
Una cosa è certa, comunque: l’attenzione dei cittadini non si abbassa, la pressione sulle istituzioni continua. Per un vero rilancio dell’Ospedale di Saronno e per la sanità pubblica del nostro territorio, oggi più che mai a fortissimo rischio di chiusura o privatizzazione: l’assalto è già cominciato, con lo sbarco a Saronno del colosso Bianalisi, targato Montezemolo, e della fondazione privata “Saronno in Salute” del politico Librandi.
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Commenti
In tutto questo mi sfugge perché questo strano comitato non si rivolge in regione… mistero
dalle dichiarazioni che ho letto hanno ottenuto il contrario esatto di quello che strombazzate da 6 mesi:
1. l’ospedale non ha chiuso
2. sono in corso investimenti milionari
3. sono arrivati diversi nuovi primari
4. sono partite significative assunzioni di medici, infermieri, tecnici e amministrativi
Viva il nostro ospedale e tutte le associazioni che gratuitamente e senza continui inutili comunicati aiutano i nostri pazienti (Saronno point, CRI, LILT e molte altre)
Il comitato Attac Obbiettivo Saronno continua con i suoi blablablabla… Non certo grazie a loro, ma semmai per il lavoro dei Sindaci (in primis quello di Saronno) Le prime promesse sono state mantenute da Regione. Un nuovo Primario Ortopedia e… Ma si sa dal divano e digitando sono tutti maestri e saprebbero muovere le montagne e far sorgere 2 soli….
Il regno del nulla pur di darsi sempre e comunque visibilità: questa è Airoldi e la sua pessima amministrazione.