Tra i binari, Mazzucotelli: “Quel pasticciaccio brutto dei biglietti elettronici“

Come ormai gli utenti del servizio ferroviario regionale hanno provato sulla propria pelle, dal 15 maggio 2023 la ditta Trenord S.r.l. ha cambiato, di propria iniziativa, le modalità di emissione dei biglietti di corsa singola.
In luogo dei precedenti tagliandi cartacei a convalida magnetica, è stata introdotta la tessera Chip on Paper che può essere utilizzata più volte caricando successivamente diversi biglietti.
Fin qui sarebbe tutto bene, se solo il tempismo e le modalità non l’avessero resa una forzatura per il momento inopportuna.
Infatti, questa novità costituisce l’attuazione, parziale e sovrapposta, di due riforme:
- La riforma delle tecnologie di bigliettazione che Regione Lombardia ha previsto con Delibera di Giunta IX / 2672 del 14 dicembre 2011 (non è un errore di battitura, stiamo proprio parlando di oltre 11 anni fa) che a seguito di varie proroghe (l’ultima e vigente per ora, in attesa della prossima, DGR XI / 6593 del 30 giugno 2022) prevedeva scadenza 30 giugno 2023 per l’attivazione completa del nuovo sistema nei bacini di mobilità, ossia su tutti i mezzi trasporto pubblico eccetto il treno, e 31 dicembre 2023 per l’attivazione sul servizio ferroviario, compresa la completa interoperabilità a livello regionale;
- La modifica del Regolamento Tariffario (Regolamento Regionale 4 / 2014) avvenuta per iniziativa di Claudia Maria Terzi con Delibera di Giunta XI / 6714 del 25 luglio 2022, che prevede di ridurre la validità dei biglietti non ancora convalidati a una sola giornata, al fine di prevenire fenomeni di riutilizzo virtualmente infinito del titolo di viaggio non convalidato; l’attuazione era prevista entro dicembre 2022 ma è stata rinviata a dopo le Elezioni Regionali di febbraio 2023.
Il dato più importante è che, dopo uno stallo di quasi dieci anni, la ditta decide di anticipare di sei mesi la riforma della tecnologia di bigliettazione e di utilizzarla come ombrello mediatico per coprire la riduzione della validità dei biglietti (operazione che dovrebbe fruttare alla ditta 6 400 000€ per il solo anno 2023).
In aggiunta, i biglietti sono stati di nuovo resi rigorosamente monodirezionali come quindici anni fa.
Questa situazione, assieme a un atteggiamento mediatico propagandistico, ma non esaustivo e totalmente privo di elementi di assistenza pratica all’utenza, ha portato ad alcune complicazioni:
- In biglietteria non sempre è chiesta la data in cui si vuole viaggiare e il biglietto è emesso “per oggi” senza quindi possibilità di cambiarlo (il cambio è ammesso tre volte prima delle 23.59 del giorno di validità) e dovendolo acquistare poi nuovamente oppure incorrendo in sanzioni;
- Poiché la sostituzione delle obliteratrici con quelle nuove, solamente elettroniche, è graduale, e sono ancora presenti alcune magnetico-elettroniche, compatibili con il nuovo sistema nella parte elettronica finora utilizzata solo per gli abbonamenti, nessuno ha spiegato all’utenza che la Chip on Paper non si attiva infilandola nella fessura ma appoggiandola sulla pancia dell’obliteratrice (dove è scritto “attiva qui il tuo abbonamento” anche se non è più solamente per gli abbonamenti); questo ha portato ad assistere a scene in cui il malcapitato inserisce la Chip on Paper a ripetizione vedendosela sempre rifiutata; nel caso in cui non si comprendesse da soli come si convalida correttamente, e si salisse sul treno senza aver convalidato, ci si esporrebbe ovviamente a nuovi pagamenti (con maggiorazione) oppure a sanzioni;
- Non è più possibile acquistare i carnet 10 viaggi origine-destinazione, se non dall’app ufficiale della ditta; infatti non c’è stato ancora modo di inserirli nel nuovo sistema (scadenza 31 dicembre 2023…); questo comporta che le persone che acquistavano i carnet e non utilizzano l’app pagheranno 10 viaggi interi invece che 9 viaggi per 10 fruiti; peraltro, il regolamento che la ditta si è fatta approvare appositamente dalla Giunta Regionale (XII / 382 del 29 maggio 2023) è difforme dalla realtà, lasciando all’utenza il gusto della cattiva sorpresa sul posto;
- Anche i cambi classe sono diventati a data fissa e non è più possibile metterli da parte in anticipo; questi non sono in vendita sull’app della ditta e pertanto non possono essere acquistati “al volo” all’occorrenza ma solamente recandosi in biglietteria; questo comporta che molto più spesso si acquisterà la prima classe intera invece che la semplice differenza;
- In alcuni casi, se la fermata di salita ha subito la sostituzione completa delle obliteratrici, non è più possibile convalidare regolarmente un biglietto in formato magnetico emesso prima del 15 maggio, questo è un disagio perché vuol dire dover andare alla cerca del capotreno in servizio, anche qualora quest’ultimo fosse impegnato in altre attività che non gli consentono di rendersi visibile all’utenza, risultando intanto esposti a sanzioni.
La bigliettazione elettronica interoperabile, se attivata in modo completo e coerente e nel rispetto della pianificazione regionale (14 dicembre duemilaeundici), sarebbe una novità bellissima – nella sua forma completa dovrebbe addirittura consentire il calcolo automatico della tariffa più vantaggiosa a scalare da credito prepagato, come avviene nelle comunità tariffarie civilizzate – tuttavia l’applicazione incompleta e pretestuosa che ne è stata fatta dalla ditta è risultata ipervincolata, ossia riduce la disponibilità dei titoli di viaggio invece che incrementarla, senza risolvere ma anzi ereditando le incompatibilità tecniche del sistema precedente, espone maggiormente a sanzioni oppure ad acquisti ripetuti i viaggiatori in buona fede, scarica sull’utenza pagante le difficoltà che la ditta manifesta da anni nel controllo dei titoli di viaggio e nella riscossione delle sanzioni amministrative, non cambiando nulla nei confronti di chi proprio non acquistava il biglietto, che tuttora non lo acquista, ma riscuotendo invece più denaro da chi sbaglia in buona fede, magari utenza fragile, di fronte a un regolamento sempre più nebuloso e inutilmente complesso, oltre che contenente errori.
Ecco per concludere alcuni suggerimenti pratici per affrontare questo orribile periodo di transizione alla nuova tecnologia a cui la classe dirigente lombarda ci ha costretto, che sta durando da troppo tempo e che purtroppo durerà ancora, di proroga in proroga:
- Acquistare online i biglietti necessari pochi minuti prima di viaggiare; se si prevede di utilizzare i servizi interregionali operati da Trenitalia all’interno del sistema tariffario lombardo (ad esempio Milano-Pavia), meglio utilizzare canali di vendita online Trenitalia, maggiormente interoperabili rispetto a quelli propri della ditta lombarda e che valgono anche sui treni operati da quest’ultima (ma non il contrario);
- Qualora questo per qualunque motivo non fosse possibile, ridurre al massimo l’anticipo dell’acquisto rispetto al viaggio e precisare sempre esplicitamente la data in cui si vuole viaggiare; convalidare la Chip on Paper sulle validatrici di tipo “nuovo” oppure anche su quelle preesistenti ma appoggiando la tessera sulla pancia e non sul display, e senza infilarla nella fessura;
- Acquistare necessariamente i carnet online (non validi sui servizi interregionali Trenitalia, non essendovi compatibilità bidirezionale tra i sistemi di vendita e verifica delle due aziende);
- Non utilizzare i treni di prima classe; si rammenta a questo proposito che i Malpensa Express da/per Cadorna la mattina presto e la sera dopo le 21.30 ammettono anche viaggiatori di seconda classe senza necessità di integrazioni e che il risparmio di percorrenza tra Saronno e Milano sui treni di prima classe è solamente di un minuto, differenza legata alla non effettuazione della fermata di Milano Domodossola.
Quousque tandem abutere patientia nostra…
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Commenti
Tutti questi sistemi di controllo sul controllo del controllo sono solo una complicazione della complicazione. Si fa prima a fare viaggiare le persone senza biglietto. Si paga solo per i posti prenotati. Chi paga però? Lo stato che già butta via soldi come non ci fosse un domani
Dal biglietto che non scade mai al biglietto per il trasporto locale utilizzabile solo in giornata e pure elettronico.Basterebbe controllare i vecchi biglietti cartacei e ci siamo capiti.
Questo è il frutto di un’assuefazione generale ai modi di fare imposti anche da questi grandi enti che vuoi non vuoi movimentano la società.
Le battaglie che qualcuno vuole portare avanti contro questi enti sono solo a fine politico e non battaglie politiche al fine di cambiare qualcosa.
Saranno 20 o 30 anni che viaggiamo avanti e indietro e se continuiamo a viaggiare alle stesse condizioni, ad un certo punto saremo anche dei cogli….oppure cerchiamo di fare quello che possiamo e cioè una beata minch.. ?
Assessore ai trasporti di regione Lombardia dice che ci sono difficoltà, essendo controllata anche da regione Fontana dice che tutto va bene … In Lombardia trasporti pubblici come sanità pubblica … evviva regione Lombardia
Una piccola domanda : per poter viaggiare in treno basta un semplice diploma o ci si deve laureare?