Tradate, polizia locale: rifiutate le proposte delle organizzazioni sindacali
TRADATE – “Non sono il sindaco, gli assessori e nemmeno i dirigenti del comune di Tradate a decidere se applicare o meno le regole che governano il sistema delle relazioni sindacali. Il loro compito sarebbe quello di gestire al meglio le risorse che hanno a disposizione, al fine di garantire servizi efficienti ai cittadini. Purtroppo ciò non accade per la polizia locale”.”.
Inizia così la dura nota di Sergio Iommazzo (Fp Cgil Varese), Mirella Palermo (Cisl Fp dei Laghi) e Antonio Durante (Uil Fpl Varese) dal titolo i fatti hanno la testa dura.
“Le proposte fatte dalle organizzazioni sindacali, tutte rifiutate dalla Amministrazione Comunale, hanno avuto come linea di condotta quella di trovare una mediazione tra le esigenze dei lavoratori e gli obiettivi del Comune. Invece, dalla parte pubblica sono giunte solo proposte che porterebbero disagi alla città di Tradate continuando a mettere in subbuglio, per non dire fare a pezzi un servizio che a tutt’oggi è riuscito a funzionare bene nonostante le gravi carenze organizzative generate dai vertici solo grazie al personale della polizia locale”.
Perentoria la posizioni delle tre organizzazioni sindacali: “Non possiamo tollerare oltre che le norme contrattuali siano violate. Non possiamo osservare in silenzio l’esodo dei lavoratori senza che l’Ente riesca sostituirli. Non possiamo immaginare un sistema di relazioni sindacali solo teso a perseguire vuoti adempimenti formali. Non possiamo immaginare di dover ricorrere alle vie legale per questioni che andrebbero risolte con semplice capacità di ascolto e di confronto nel rispetto dei ruoli”.
E concludono: “Consideriamo un grave errore non confrontarsi nel merito delle criticità emerse, per cercare soluzioni che, nel rispetto delle norme contrattuali e di legge, consentano al personale della Polizia Locale di lavorare al meglio per offrire il miglior servizio possibile alla cittadinanza. Senza il consenso dei lavoratori e delle Organizzazioni Sindacali che li rappresentano, ogni scelta organizzativa diventa solo una vuota e velleitaria progettualità”.
09052023
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