“2000 battute” cento anni fa, una “foresta urbana” a Saronno
Domenica 6 maggio 1923 si inaugurò, a Saronno, il “Parco della Rimembranza”.
Era stato Dario Lupi, Sottosegretario al Ministero della Pubblica Istruzione, stretto collaboratore del Ministro Giovanni Gentile, a redigere un’apposita circolare alla fine del 1922 (nelle prime settimane del governo Mussolini, dopo la Marcia su Roma), poi convertita in Regio Decreto il 3 dicembre 1923: si incoraggiava, in ogni città e in ogni paese del Regno, la costruzione di parchi o viali alberati dove ogni albero, piantato e curato dagli alunni delle scuole, ricordasse un caduto della Prima Guerra Mondiale, con tanto di targa identificativa presso ciascuna pianta. Sorsero così questi parchi, spesso in posizioni altamente simboliche, vicini ai monumenti ai caduti, nelle piazze centrali, presso le chiese parrocchiali o nelle vicinanze delle scuole.
Alla base di questa iniziativa c’erano anche elementi simbolici e tradizionali: l’albero, tema allegorico antichissimo (l’albero della vita nel Giardino dell’Eden), l’albero come “asse del mondo” e simbolo dei rapporti tra terra e cielo, l’albero a foglie cedue come simbolo di resurrezione, grazie al ciclo di vita, morte e rigenerazione, il tema nordico del “bosco sacro” o “bosco degli eroi”.
“Sorgan presto tutti, e crescano, questi alberi sacri, e si espandano, sì che ogni morto glorioso riviva nella divina vita vegetale, donde sembra scendere sui viventi un mistico effluvio di bontà!” (Giovanni Lazzerini, pag. 32).
Il Comune di Saronno scelse un’area (di superficie pari a mq 2000 circa) che anticamente faceva parte del giardino di Palazzo Visconti, delimitata a sud da Via Tommaseo (di recente formazione), a est dal torrente Lura (prima della sua tombinatura e dell’apertura di Via Gianetti) e a nord, appunto, dalla scuola elementare “Umberto I” (oggi scuola media “Leonardo da Vinci”), edificata tra il 1899 e il 1900. Il parco saronnese contava 187 piante, “[…] recinte ciascuna di un graticcio di legno sul quale è scritto il nome di un caduto”.
Alla cerimonia inaugurale parteciparono le autorità cittadine, “[…] il vescovo, i mutilati, i combattenti e tutte le Associazioni patriottiche. […] Il Presidente dei mutilati milanesi, Alessandro Gorini, ha tenuto il discorso inaugurale”.
Pare che, negli anni successivi all’inaugurazione, difettassero cura e manutenzione del parco, pertanto l’amministrazione comunale, per decisione del podestà Tettamanzi, deliberò nel 1928 di creare il nuovo “Viale della Rimembranza”.
In luogo del parco, negli anni Sessanta del secolo scorso, dopo quarant’anni dall’inaugurazione, una volta eradicate le alberature, si procedette con l’edificazione del consultorio comunale e dell’asilo nido di Via Tommaseo: le istanze legate alla “riforestazione”, al cambiamento climatico, alla formazione di “foreste urbane” e alla necessità di un grande parco urbano erano di là da venire…
Il Decreto Legislativo n. 42 del 2004 (“Codice dei beni culturali e del paesaggio”) ha ribadito che i “parchi e viali della rimembranza” superstiti (come quello, ad esempio, nel comune di Misinto) sono da considerarsi, a tutti gli effetti, beni culturali e paesaggistici.
Alessandro Merlotti
Fonti:
- Notizie varie, in “Corriere della Sera”, a. 48, n. 109, 8 maggio 1923, pag. 6;
- Per la più grande Saronno, in “Cronaca Prealpina”, a. XLI, n. 12087, 22/23 gennaio 1928, p.3;
- Dario Lupi, Parchi e Viali della Rimembranza, Bemporad, Firenze, 1923 (si ringrazia la Biblioteca della Facoltà di Filosofia dell’Università di Roma “La Sapienza” per la concessione della copia digitale del testo con dedica dell’autore al Ministro Giovanni Gentile);
- https://dati.camera.it/ocd/deputato.rdf/dr10831_27;
- Michela Rosso, “Gli alberi del ricordo: il Parco della Rimembranza di Torino”, in L’architettura della memoria in Italia. Cimiteri, monumenti e città, 1750-1939, a cura di Maria Giuffrè, Fabio Mangone, Sergio Pace, Ornella Selvafolta, Skira, Milano, 2007, pagg. 375-383;
- Testimonianza orale di Angelo Volpi, 2023.
Per le immagini: - Collezione Privata Samuel Rimoldi (si ringrazia per la concessione e l’autorizzazione alla pubblicazione);
- Dario Lupi, Parchi e Viali della Rimembranza, Bemporad, Firenze, 1923;
- https://dati.camera.it/ocd/deputato.rdf/dr10831_27.

2000 battute (più o meno) fuori sacco
Storia locale e storie locali dal passato remoto agli anni più recenti, per provare a interpretare l’attualità rileggendo ciò che è accaduto. Storie e curiosità lette, trovate negli archivi o ascoltate negli ultimi trent’anni. Senza presunzione, cercando di imparare ogni giorno qualcosa in più.