Omicidio Attanasio: 6 condanne all’ergastolo nel processo in Congo

LIMBIATE – SARONNO – Sono state condannate all’ergastolo le sei persone accusate dell’omicidio dell’ambasciatore d’Italia in Congo Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista Mustapha Milambo. A dare la notizia l’Ansa che rilancia una fonte al corrente della sentenza letta oggi in seduta pubblica al carcere militare di Gombe nella capitale congolese Kinshasa.
Alla sbarra c’erano cinque imputati mentre un sesto, il capobanda, è latitante. La pubblica accusa aveva chiesto la pena di morte anche se da 20 anni nella Rdc vige una moratoria di fatto che vede commutare le sentenze capitali in ergastolo. La difesa aveva chiesto invece un’assoluzione per non aver commesso il fatto o almeno per dubbi sulla responsabilità degli accusati. Questi, arrestati nel gennaio dell’anno scorso, dopo iniziali ammissioni si erano poi dichiarati innocenti sostenendo di essere stati spinti a confessare con la violenza, circostanza negata dall’accusa. L’Italia, quale parte civile e Paese fortemente contrario alle esecuzioni, aveva chiesto che venisse inflitta direttamente una giusta pena detentiva.
“Noi aspettiamo ancora la verità” il commento di Salvatore, padre dell’ambasciatore Luca Attanasio, commenta così all’Ansa la condanna. Salvatore Attanasio non crede all’idea di un tentativo di rapimento e spera che il processo che si aprirà in Italia il prossimo 25 maggio nei confronti di due funzionari del Pam possa far emergere la verità. “Penso che l’Italia debba pretendere la verità perché Luca era il suo ambasciatore. Rappresentava tutti noi. Non è solo un problema della famiglia – ha aggiunto – Questo non è un fatto di cronaca, ma un fatto politico e di Stato e lo Stato deve reagire. Il nostro obiettivo è la verità e per questo bisogna scavare più a fondo”.