Tu@Saronno: “Le nostre strade per i ciclisti, da Van Aert una foto impietosa”

SARONNO – “Ha fatto il giro del mondo il tweet del ciclista belga Vout Van Aert, uno dei più forti al mondo, impegnato nella Sanremo di sabato scorso, in cui è arrivato terzo. Il campione della JumboVisma, migliore squadra di ciclismo al mondo, che da qualche anno fa sede a Saronno prima della corsa, ha scritto: «Felice di aver completato di nuovo il giro peggiore dell’anno ancora tutto intero». Il giro peggiore, purtroppo, sono le nostre strade, quelle che da Saronno portano verso il varesotto e il comasco, verso l’Insubria, percorse ogni giorno, ogni fine settimana, da migliaia (ma purtroppo sempre meno) ciclisti. Chissà se Van Aert si è reso conto, come dice la mappa del suo giro, di essere passato proprio davanti alla sede del Comune di Saronno…” Inizia così un comunicato della lista civica Tu@Saronno.
Proseguono dalla civica:
Quello che sicuramente il campione belga non sa è che, se avesse suonato, avrebbe trovato un’amministrazione che oggi è dichiaratamente schierata a favore dell’uso della bici, il cui inventivo passa innanzitutto da quello che lui ha giustamente sottolineato: il miglioramento della sicurezza stradale. Un risultato che si può ottenere solo intervenendo su tre fattori: infrastrutturale, strategico, culturale. Per quanto riguarda le infrastrutture, la riflessione è banale, ma serve che i comuni le costruiscano; che costruiscano piste ciclabili separate o, quando non è possibile (come purtroppo capita nelle sempre caotiche e storiche città italiane), percorsi riservati ai ciclisti e alle categorie più fragili. E servono collegamenti intercomunali che garantiscano spostamenti semplici, in sicurezza, entro almeno 4/5 chilometri.
Via Roma 2 – in fase di completamento – non è certo un percorso per i professionisti come Van Aert, ma va sicuramente nella direzione di rendere più sicura la strada per chi usa la bici (e non solo). Serve però un investimento unitario e coeso da parte di tutti i comuni e proprio per questo il comune di Saronno ha aperto un tavolo di discussione con il circondario per coordinare al meglio gli interventi.
C’è poi il punto di vista strategico che è ancora più importante, e che va coordinato in maniera efficace a livello regionale e nazionale. Al riguardo ci sono progetti molto interessanti, come Fili di Ferrovie Nord, che toccheranno Saronno molto da vicino, ma ciò che serve è una “Visione”, e qui la palla passa a Regione Lombardia e al governo della nazione, che in questo momento sono governati entrambi dalla destra…
Primo provvedimento del nuovo governo? Tagliare gli oltre 90 milioni di euro stanziati da quello precedente per la mobilità ciclabile. Prima grande pensata – per il momento rimasta tale – del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini? Targa e frecce alle bici. Insomma, distanze siderali da quello che serve fare, e che altrove fanno. Il fattore culturale, da ultimo, emerge anche da questo approccio politico, che ha incredibilmente relegato – e questo accade solo in Italia! – la questione “mobilità ciclabile” ad una contrapposizione ideologica destra/sinistra, dimostrando così l’ignoranza con la quale ci si approccia alla questione (con, per fortuna, virtuose eccezioni come Ferrara).
Eppure non è difficile capire che le biciclette sono un modo per liberare le nostre strade dal traffico e migliorare la vita di tutti, che i ciclisti sono una categoria debole che va protetta e non punita, eliminata o peggio investita (sui social si legge anche questo), e Ancor meno difficile è capire che chi guida un mezzo che pesa 1600 kg rischia di fare molto male a chi percorre la stessa strada, ma senza carrozzeria!
Quello che ci dice Van Aert non è che le nostre strade sono pericolose perché asfaltate male e piene di buche, ma perché manca completamente la percezione concreta di quanto un’auto possa far male a un ciclista. È un tema complesso, che l’Italia non può più permettersi di rimandare. Van Aert l’ha sottolineato bene, facendo fare al nostro Paese e al nostro territorio una pessima figura a livello mondiale.
22032023
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Commenti
Cari i miei talebani delle bici. Scommettiamo che se targhiamo le bici e le assicuriamo obbligatoriamente spariscono di incanto tutine e caschetti?
La facciamo la prova?
Fenomeni!!!
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Wow che propostona! In nessun paese del mondo le bici sono targate. Dai, aspettiamo la sua candidatura così, nel pieno stile Carita77, potrò scrivere: “Dimettiti”.
Tua sarono amministra la città da tre anni e l’ha amministrata dal 2010 al 2015. Quindi le responsabilità sono anche sue. Cavalcare le dichiarazioni di un campione di ciclismo x fare bella figura è abbastanza penoso.
Sono due livelli diversi di visione uno quello di un campione che percorre migliaia di km sulle strade e ben conosce i rischi derivanti l’altra di una pseuda politica che vuol difendere il proprio operato mischiando più temi per dirsi quanto è brava infatti parla del progetto FILI su Saronno ma non dice che fnm ha preferito intervenire sulla stazione di Busto Arsizio e non su quella di Saronno , ma poi questo consigliere comunale è la stessa che avrebbe rinunciato al parco nell ‘ex’Isotta pur di vedere realizzato l’intervento edilizio , diciamocelo chiaramente se questi sono quelli che dovrebbero fare le scelte politiche per migliorare la nostra città siamo proprio a posto
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Templare, guarda che il progetto FILI non è tramontato. Dai, una bella vacanza in terra santa e torni con le idee più chiare. Se poi vuoi cercare sul dizionario il significato di “iperbole” magari ti dai anche qualche risposta sul resto.
Parlate solo di biciclette…
Parliamo di via Roma: per aver rifatto 200 metri di posta ciclabile già esistente ed ora per aver imbellettato 100 metri di ciclopedonale tinteggiata capziosamente come fosse una ciclabile sarebbe tutto più sicuro?
Vi do una brutta notizia: gli incidenti ai ciclisti sono avvenuti solo alla rotonda… che non avete toccato.
Oltre a ciò il tratto appena eseguito in via Roma indica davvero come la pensate veramente sulle piste ciclabile: sono inutili. Infatti state facendo un lavoro di centinaia di migliaia di euro che andrà nel nulla: non si collegherà ad alcuna pista ciclabile o ciclopedonale semplicemente perché le trovate inutili. Sono solamente un argomento politico di una politica fatta di retorica ripetizione.
E non parliamo del sottopasso ciclopedonale: le bici potranno scendere in tutta sicurezza… e finire addosso ai pedoni o ai disabili visto che l’utenza è mista.
È solo un argomento campanilistico, nulla di più, e ve la prendete se qualcuno ve lo fa notare.
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Lei non va in bici. E nemmeno conosce il quartiere, il percorso di cui parla, il tema. Con il nuovo tratto di via Roma anche le utenze deboli (legga famiglie, ciclisti lenti, anziani, ecc.) potranno serenamente andare dal centro di Saronno fino a Solaro e al parco delle Groane. Serve risolvere il passaggio davanti all’Eni, ma c’è una questione di proprietà da risolvere. Arriverà, funzionerà. Dubito che anche allora lo capirà.
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E se uno abita al confine con Rovello, come ci arriva in centro sano e salvo? Sulla ciclabile della via volta? O da saronno sud pedalando a filo cordolo della via Varese? O da Uboldo percorrendo il sottopasso? Avete uno strano modo di occuparvi di mobilità dolce. Direi un po’ troppo ossessivamente centrata su via Roma.
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Ma che senso ha mettere l’idea di una ciclopista per Rovello contro quella di Via Roma? Servono ciclopiste con tutti i comuni limitrofi, sicure. Senza star troppo a sentire le obiezioni.
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A me invece pare che questo sia uno strano modo di discutere, si fa una cosa e si tirano in ballo le mille altre cose da fare in città che non sono certo nate in questi due anni e mezzo! Ora si sta intervenendo sulla via Roma e il collegamento con Solaro, e si sta dando un senso compiuto a quell’intervento, ovvio che ci sono altre cose da fare, ma se lei conosce chi ha i superpoteri o la bacchetta magica lo voto subito, così sistema tutte le ciclabili con i paesi confinanti.
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Avete lo stesso tempi che hanno avuto gli altri, parecchi quattrini in più e siete a metà mandato. Occupatevi delle cose più importanti e vedrete che sarete più apprezzati.
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Se ci fossero più mezzi pubblici forse useremo di meno l’auto personale , tolta la ferrovia i bus fanno pietà.
Cito per l‘ennesima volta le condizioni PIETOSE della sede stradale del tratto di Via Roma che va dal distributore agip fino alle porte del centro….pericolossissima! Aggiungo il tratto di via Larga dall‘asilo sino al semaforo del centro sociale, tutta l‘area di via Maestri del lavoro…basterebbero pochi ma efficaci interventi Mirati
Giusto, “la questione “mobilità ciclabile” non deve essere una contrapposizione ideologica destra/sinistra”, perciò non scadete, per primi, nella polemica e soffermatevi sui fatti e le proposte.
Ricordo che in via Varese avete fatto un cordolo centrale e le bici sono costrette a viaggiare attaccate alle auto in movimento, oltre alle auto parcheggiate.
Segnalo che tra voi e Gerenzano non siete riusciti a fare 5 MT di ciclabile alla rotonda del Lidl, e da anni uno deve scendere da un marciapiede alto 20cm.
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La situazione non è ottimale, ma l’incidentalità si è notevolmente ridotta. Appena possibile, verrò fatta anche una ciclabile a doppio senso lato ovest.
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Vivi in un altra citta ? A riconferma, Ciclista investito ieri dopo la rotonda Tigros verso Ceriano. Incidenti di pedoni e ciclisti diminuiti ? No, anzi diminuiti gli incidenti con automobili coinvolte, ma non quelli con pedoni e bici. Quindi in proporzione gli incidenti che vedono pedoni e ciclisti coinvolti sono proporzionalmente aumentati e in numero identico da vent’anni a questa parte
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Esatto, per non parlare dei costi esorbitanti spesi per realizzare due pezzi insufficienti di ciclabile malcollegati. Per fortuna hanno tagliato i fondi regionali, farvi sprecare così i soldi pubblici è vergognoso!
Mai visto un ciclista sportivo su una pista ciclabile….
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E mi sa che non hai neanche letto il testo
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I ciclisti da strada non le usano ovviamente perché non sono adatte alle bicilette da strada, ma comunque da noi ci sono le ciclo-pedonali, quindi non corsie ciclabili, ma percorsi misti biciclette-pedoni, che vanno bene per me che uso la bici per andare al parco o in centro, non certo per chi si allena in strada e forse si stupirà, ma anche le biciclette possono usare le strade! Basta rispettare tutti.
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Infatti in Svizzera fanno le corsie ciclabili. Un ciclista sportivo su una pista ciclabile sporca, a pezzi, con pedoni perché spesso fa da marciapiede è un pericolo per sé e gli altri, con cordoli di sicurezza inutili se non a mettere in difficoltà il ciclista in entrata e in uscita dalla pista.
Purtroppo la macchina ce l.’abbiamo nel sangue, è questo il problema, non ” abdicheremo” mai alla bici fino a quando i produttori di auto non passeranno a produrre bici.
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Un conto è avere la macchina nel sangue, un conto è comportarsi da persone irrispettose degli altri e delle regole. Si può essere ciclisti, automobilisti o pedoni, ma il rispetto degli altri e delle regole è essenziale e dovuto da tutti.