Giornata della Memoria, Anpi Limbiate celebra il ricordo dei deportati limbiatesi

LIMBIATE – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Anpi Limbiate circa la Giornata della Memoria del prossimo 27 gennaio.
27 gennaio, nel calendario è un giorno come altri 364. Solo con un valore in più: la memoria. Questa giornata è legata ad un evento che, quasi ottant’anni fa, poneva fine alla più grande tragedia che avesse mai colpito l’Umanità durante la quale il razzismo, la disumanità, la brutalità, il pregiudizio, l’odio per il diverso e per l’oppositore politico causarono milioni di morti.
Il Giorno della Memoria ricorda la fine degli orrori nazisti nei campi di concentramento con l’arrivo dei soldati russi dell’Armata Rossa davanti ai cancelli di Auschwitz, dove centinaia di migliaia di persone erano state sterminate: uomini, vecchi, disabili, bambini e donne…
L’Anpi di Limbiate sarà presente con due significative iniziative organizzate in collaborazione con le Scuole e con l’Amministrazione comunale. Giovedì 26 alle 10, inaugurazione della mostra “Sterminio in Europa” curata dall’Aned (Associazione nazionale ex deportati) presso l’Itc “Elsa Morante”, partecipano il Preside prof. Antonio Sproviero, il Sindaco di Limbiate Antonio Romeo e il Presidente dell’ANPI Rosario Traina.
Venerdì 27, il ricordo dei deportati limbiatesi, con la deposizione di fiori presso le Ppetre d’Inciampo dedicate a Elda Levi Gutemberger, deportata e assassinata nel lager di Bolzano e a Luigi Colombo deportato e morto nel lager di Gorzow Wielkopolski, in Polonia per essersi rifiutato di combattere al fianco dell’occupante tedesco. Successivamente ci sposteremo nel Cimitero di Limbiate centro per rendere omaggio ai Fratelli Parisio, Gigi e Romolo, deportati a Bolzano e nel cimitero di Pinzano per ricordare Carlo Mantica, deportato nel lager di Flossemburg in Germania.
L’obiettivo della memoria non è soltanto ricordare, ma educare al rispetto per il prossimo. La memoria deve perciò essere coltivata specie in chi non ha il ricordo di quegli eventi: i più giovani.
(foto d’archvio)