Saronno, vizi di forma e di metodo Ob Sar scrive al Prefetto per “annullare l’istituzione della tassa di soggiorno”

SARONNO – “Richiesta di annullamento della deliberazione del consiglio comunale di 20 dicembre con oggetto “Istituzione dell’Imposta di soggiorno”: è l’oggetto della missiva inviata da Obiettivo Saronno, lista civica cittadina, al Prefetto di Varese.
In sostanza i consiglieri viola che hanno firmato la segnalazione ritengono “la deliberazione non applicabile per i vizi di forma e metodo con la quale è stata presentata, discussa e deliberata” e chiedono al Prefetto “di esprimersi in merito, affinché venga tutelata la regolarità amministrativa e la conformità dei procedimenti, nell’interesse e nel diritto della cittadinanza che rappresentiamo”.
I consiglieri partono con una ricostruzione del dibattito: “Martedì 20 dicembre si è tenuto il consiglio comunale con al quarto punto dell’ordine del giorno la proposta di deliberazione dell’istituzione dell’imposta di soggiorno. Obiettivo Saronno ha sin da subito fatto presente di essere in totale disaccordo con la volontà dell’amministrazione Airoldi di introdurre un tributo comunale di scopo per finanziare, a detta dell’assessore al Bilancio Mimmo D’Amato, tutte le attività che fanno da attrazione alla città, senza però spiegare come, quando e soprattutto con quali risorse umane, in virtù del sottodimensionamento degli uffici comunali, che a malapena riescono a fare fronte alla quotidianità. Inoltre l’amministrazione Airoldi ha deciso di presentare in consiglio comunale una deliberazione di così rilevante importanza senza avere avuto l’accortezza di consultare le associazioni di categoria, a meno che per relazionarsi con le stesse è sufficiente, come comunicato dall’assessore al bilancio durante il consiglio comunale, inviare una mail a poche ore dal consiglio comunale stesso”.
L’introduzione del resto prevede diverse incombenze per i gestori: “Di sicuro chi è del settore avrebbe spiegato all’amministrazione che introdurre l’imposta di soggiorno significa per i gestori fare fronte ad una serie di incombenze che risultano complicate e fastidiose nell’operatività quotidiana, fra cui verificare le generalità del cliente e se lo stesso non abbia diritto all’esenzione, calcolare l’importo effettivo dell’imposta di soggiorno per ogni cliente, chiedere e ricevere il pagamento dell’imposta, fare e rilasciare una copia della ricevuta di pagamento dell’imposta al cliente, nel caso di rifiuto fare quanto specificato dal regolamento comunale sull’imposta di soggiorno, fornire al Comune le generalità di chi soggiorna, versare al Comune le somme riscosse, conservare le ricevute dei pagamenti dell’imposta di soggiorno e la documentazione per l’eventuale esenzione. Inoltre, in caso vi siano errori da parte del gestore in merito al pagamento dell’imposta, è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria per le strutture ricettive fino a 500,00 euro, senza dimenticare che se l’imposta di soggiorno dovesse essere corrisposta tramite dispositivo elettronico, lo stesso gestore dovrebbe anche pagare le spese di commissione”.
Secondo Obiettivo Saronno però da parte dell’Amministrazione non ci sarebbe stata sufficiente cura nella stesura del provvedimento: “Proprio per questo motivo ci saremmo attesi dall’amministrazione, che il sindaco Airoldi ha definito più volte solidale, maggiore attenzione e preparazione nel proporre un’ulteriore tassa alla collettività. La conferma della superficialità con la quale è stata affrontata la tematica da parte dell’amministrazione, si è palesata nell’aver proposto tale delibera inserendo, fra le premesse come parte integrante e sostanziale, la deliberazione di giunta regionale numero XI/145 del 21 maggio 2018, che riconosceva tutti i Comuni della Lombardia come Comuni turistici o Città d’arte, permettendo agli stessi la facoltà di applicare l’imposta di soggiorno, quando la stessa è cessata il 1 gennaio 2021, a fronte della deliberazione di Giunta Regionale Lombardia n. XI/3764 del 3 novembre 2020, che aveva aggiornato l’elenco dei Comuni turistici e delle Città d’arte”.
L’errore non sarebbe stato sanato in modo corretto secondo i 4 consiglieti viola: “Quando, durante il Consiglio Comunale, è stato fatto presente, da parte di Obiettivo Saronno, la grave svista, richiedendo di considerare inammissibile la delibera, il Presidente del Consiglio si è limitato ad applicare “l’istituto della rettifica”, non previsto dal regolamento del Consiglio Comunale di Saronno, senza, peraltro, mettere a conoscenza del nuovo testo i consiglieri comunali, tramite apposita lettura”.
Da queste considerazioni la decisione di intervenire: “Obiettivo Saronno considera ingiustificabili i vizi di forma e di metodo con i quali è stata presentata, discussa e deliberata la deliberazione all’ordine del giorno e ha ritenuto imprescindibile rivolgersi al Prefetto con la convinzione che i consiglieri comunale non siano stati messi in condizione di esprimere un voto consapevole sul deliberato e sulle motivazioni ad esso annesse, mancando di una corretta informazione che ha limitato gli stessi Consiglieri Comunali nelle prerogative consiliari. Il tutto con la finalità che venga sempre ed in ogni caso tutelata la regolarità amministrativa e la conformità dei procedimenti, nell’interesse e nel diritto della cittadinanza che abbiamo il dovere di rappresentare in totale trasparenza e condivisione”.
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Commenti
Che servizi aggiuntivi da Saronno per richiedere una tassa di soggiorno?
Saronno più che città da l’idea di essere un passetto di campagna gestito da una casta di aristocratici caduti in disgrazia.
Viaggio da anni per lavoro, pago più o meno ovunque la tassa di soggiorno. Operazione che richiede pochi secondi, mai visto una persona lamentarsi della tassa o rifiutarsi di pagarla. Tra l’altro a Saronno la clientela credo sia in buon parte business perciò la questione mi pare irrisolria.
Negli ultimi decenni in tutti gli hotel che ho frequentato mi è stata applicata la tassa di soggiorno. Di importo normalmente irrisorio se paragonato al costo di camere e/o servizi, impegnando il dipendente della struttura, di fronte a me, per pochi istanti. E con un aggravio burocratico di alcuni secondi per gli alberghi, derivante dal versamento mensile al Comune dell’importo. Molte delle critiche viola non hanno senso. E se il Comune ha solo scritto ad operatori/associazioni di categoria prima di portare la delibera in Consiglio comunale, che doveva fare, chiedere loro il permesso? Direi che invece è opportuno organizzare un tavolo tecnico, una riunione con gli operatori, per stabilire importi e modalità di versamento al Comune.
Il Prefetto non può annullare provvedimenti, la competenza è solo del TAR. Questi consiglieri non conoscono nemmeno le basi minime del loro mestiere. Un bel tacer non fu mai scritto
Ma con tutti i problemi che ci sonno, facciamo “via” la polvere dalle ali degli angeli….
Gli unici consiglieri che non esprimono un voto consapevole sono proprio questi di Obiettivo Saronno.
Obiettivo Saronno: siete davvero ridicoli!!
Vi comportate come quei bambini che, se non ottengono quello che vogliono, picchiano i piedi e fanno i capricci!
Non sarebbe ora di crescere e agire come una vera forza di opposizione, propositiva e costruttiva nel suo agire?
Ma questi lo sanno che la finanziaria del governo Meloni autorizza i capoluoghi ad aumentare la tassa di soggiorno da 5 a 10 euro al giorno?
Vi do un consiglio, trasferitevi a casa del prefetto almeno evitate di scrivergli in continuazione