Saronno, Calderazzo lascia il Pd: “Appoggio esterno alla maggioranza, valutando le singole proposte”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere comunale Giuseppe Calderazzo che ha deciso di lasciare il Pd e di conseguenza anche il gruppo consiliare del partito democratico. Oggi è stata protocollata la comunicazione ufficiale della sua uscita dal gruppo consiglierare del Pd. Resterà in consiglio comunale come indipendente con un appoggio esterno alla maggioranza.
Ecco il testo integrale
Dopo 15 anni di militanza nel Partito Democratico e prima ancora nel PDS e nei DS, ho maturato la decisione di non rinnovare l’iscrizione al Partito e di uscire dal gruppo consiliare comunale del PD. Di conseguenza, con questa mia decisione ho rassegnato le mie dimissioni dalla segreteria cittadina del Circolo di Saronno e dal Direttivo, di cui sono stato finora membro di diritto in qualità di consigliere comunale.
Le ragioni di questa mia decisione sono politiche e riguardano l’incapacità dimostrata dall’attuale gruppo dirigente del Partito Democratico d’interrogarsi seriamente sulle cause della sconfitta elettorale del 25 settembre scorso e di adoperarsi per riconnettere il futuro del partito al quadro di valori e ideali che costituiscono le radici del PD e del centrosinistra.
Anziché organizzare, subito dopo il voto, un’Assemblea rifondativa che s’interrogasse su tutti gli errori commessi in questi anni (JobsAct, Italicum, Buona Scuola, Riforma Costituzionale), è stato avviato un percorso congressuale senza contenuti, perché incentrato unicamente sulla ricerca di una nuova leadership purchessia, anche se incapace di interpretare e rappresentare gli interessi dell’elettorato di riferimento.
A partire dai lavoratori e dal mondo del lavoro che in questi decenni ha registrato cambiamenti strutturali che ne hanno modificato condizioni, forme di relazioni, tutele e diritti, originando diffuse precarietà e fragilità sociali che oggi riguardano soprattutto le nuove generazioni.
In tutti questi anni di governo “responsabile” sostenuto e partecipato dal PD, nulla è stato fatto per rendere la Sanità Pubblica un bene accessibile a tutti in egual misura. Al contrario, sono stati effettuati tagli alla spesa pubblica sanitaria ed è stata favorita, di fatto, la privatizzazione della Sanità con la diffusione massiva ed incontrastata delle assicurazioni private.
Ed ancora, nulla è stato fatto per garantire a tutti e, soprattutto, a giovani disoccupati ed agli anziani in difficoltà, il diritto inalienabile ad una casa, una dimora stabile e sicura.
Infine, di fronte al “Qatargate”, lo scandalo che ha messo in luce il progressivo snaturamento delle Istituzioni sempre più condizionate dalle lobbies, anche la “questione morale”, che un tempo differenziava la sinistra dagli altri schieramenti politici, appare destinata a rimanere uno sbiadito ricordo, se non altro perché non si è registrata una sola voce che abbia veramente criticato in modo fermo e deciso l’operato di Antonio Panzeri, ex sindacalista di spicco della CGIL ed esponente della sinistra italiana.
Ho deciso di lasciare il PD, dopo tanti anni, anche perché è diventato il partito sostenitore delle liste bloccate, grazie ad una legge elettorale compiacente, sempre criticata ma mai modificata, perché di comodo.
Enrico Berlinguer, al quale mi sono sempre ispirato e che anche adesso sento vicino nella mia scelta, affermava:
“il Partito non è un ordine monastico, ma espressione di una realtà e strumento per la sua trasformazione; bisogna liberarsi rapidamente da una visione riduttiva della politica e della lotta politica orientata a misurare i risultati solo in termini di consenso elettorale o di peso espresso in numero di posti e posizioni di potere”.
Il consigliere comunale, a domanda diretta, precisa dunque che garantirà un sostegno esterno all’Amministrazione del sindaco Augusto Airoldi ossia: “Valuterò in scienza e coscienza ogni singola delibera e approvazione. Scelte che opererò, non avendo più vincoli di partito, nell’esclusivo interesse della città e dei suoi cittadini”.
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Commenti
Airoldi , sei circondato, arrenditi
Un colpetto sul bilancio e vanno a casa
È finita?
Elezioni a breve?
Saronno è paralizzata ormai, sig.ra Giudici informi la cittadinanza
Un uomo coerente e tutto d’un pezzo.
Bravo Calderazzo.
Giusto ricordare che il mandato elettorale è senza vincolo, l’eletto risponde unicamente ai suoi elettori.
Lex. Dura lex, sed lex.
E quindi? Dov’è il problema?
Il PD è diventato il Partito dei ricchi e dei burocrati, altroché Berlinguer , Calderazzo è solo coerente
Forza Calderazzo, una spintarella e van giù tutti
Non preoccupatevi, ci sarà Demarco a salvare l’amico Gilli
Non è possibile che la città rischi di perdere la sua amministrazione per delle schegge impazzite. Calderazzo riprenditi o abbi il coraggio di dimetterti per lasciare spazio a chi crede nel progetto di una nuova Saronno
Mandateli a casa.
Forza un atto di coraggio.
Per il bene di Saronno: “andate a casa “
E come dargli torto? La ” Questione morale” è un ricordo lontano, Enrico Berlinguer si rigirerà nella tomba vedendo come hanno ridotto la sua idea di politica al servizio dei lavoratori, degli ultimi, delle fasce più deboli.
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Berlinguer era di un altro partito.
Il PD è da tempo una pentola in ebollizione, è una conseguenza
Calderazzo…no dai…
Mai ne visto ne sentito. Forse è il caso che si dimetta.
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E invece rimane al suo posto
Se a sbattere la porta ci si mettono anche quelli del PD su cui pesa il ruolo guida della coalizione, la dice tutta sull’attrattività della Giunta
PD e Giunta, una scintilla mai scoccata
Noooo, crolla tutto adesso!
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E chi lo dice?
Ma che senso ha essere eletti con un partito e una maggioranza e poi appoggiarla a seconda? Vale tutto e il contrario di tutto?
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E quindi? Dov’è il problema?
Ma questo qui chi è?
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Un consigliere comunale
“Ho deciso di lasciare il PD, dopo tanti anni, anche perché è diventato il partito sostenitore delle liste bloccate” … se non ti dimetti dalla carica ottenuta dal PD stai negando con i fatti questa tua affermazione e dimostri che non ci si può fidare dei politici
Dopo due anni e un serie interminabile di fallimenti direi che si conclude l’esperienza del nostro brillante sindaco…e direi anche del PD saronnese. Se il PD nazionale non sta proprio in salute, il PD saronnese dopo questa esperienza è meglio che non si candidi neanche alle prossime elezioni perché è veramente invotabile neanche da un elettore di sinistra come me… Addio Airoldi spero vivamente che non ti farai più vedere nelle scene della polita saronnese!
Continuano a perdere pezzi: ora la maggioranza non esiste più Airoldi dovrebbe prenderne atto