Mozione secretata, ObSar scrive al Prefetto con osservazioni di forma e merito: “Chiediamo di poter discuterne in forma pubblica”

SARONNO – Una lunga nota, sette pagine, per ricostruire quanto accaduto nell’ultimo consiglio comunale e chiedere al Prefetto Salvatore Pasquariello di intervenire affinchè la mozione presentata su quanto accaduto nella vicenda dell’incarico retribuito alla moglie di un assessore nella commissione giudicatrice di un concorso comunale si discuta in forma pubblica.
L’ha presentata stamattina la lista civica Obiettivo Saronno che parte da un excursus dell’accaduto ossia la decisione, nell’ultima assemblea cittadina, del presidente del consiglio comunale Pierluigi Gilli di secretare la discussione della mozione, su input della consigliera Francesca Rufini in base all’articolo 43 del regolamento comunale. Una scelta che aveva portato Luca Amadio capogruppo dei presentatari a ritirare la mozione mentre il presidente invitava il pubblico a lasciava la sala.
QUI LA CRONACA DI QUANTO ACCADUTO IN CONSIGLIO COMUNALE
Regolamento alla mano sono diverse le obiezioni che la lista civica fa dell’andamento della seduta dalla tempistica dell’intervento del consigliere Rufini, al parere del segretario comunale arrivato in seduta ma non al momento della presentazione della stessa mozione o alla definizione dell’ordine del giorno. “Il presidente del consiglio comunale di Saronno Pierluigi Gilli – si legge nel testo – ha deciso in maniera autonoma e autoritaria, senza che il regolamento del consiglio comunale della città di Saronno lo preveda, non lasciando la possibilità di replica ad alcuno“.
Ci sono anche notazioni su merito: “La mozione – si legge – non tratta argomenti che comportano apprezzamento delle qualità o del comportamento delle persone, bensì espone fatti circostanziati e tangibili. Inoltre, la mozione presentata dalla lista civica Obiettivo Saronno fonda la proposta di deliberazione, sulla quale il consiglio comunale è invitato a pronunciarsi,”sulla preoccupazione per la poca attenzione che il Sindaco, in qualità di organo responsabile dell’amministrazione e legale rappresentante del Comune di Saronno, ha riservato ai principi di qualità, efficienza, efficacia, economicità e trasparenza, al fine di assicurare la rispondenza dell’azione amministrativa al pubblico interesse”. Nulla a che vedere, quindi, con quanto riporta l’art. 43 comma 1 del regolamento del consiglio comunale della città di Saronno“.
Da tutte queste motivazioni la civica chiede al Prefetto “di esprimersi in merito, con la richiesta di poter discutere la mozione in forma pubblica, affinché siano tutelati i diritti di trasparenza e di condivisione nei confronti della cittadinanza che rappresentiamo“.
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Commenti
E staccare la spina? Giusto per coerenza?
ma questi sono ossessionati, non se ne può più
Siamo sempre lì. “Noi” rappresentiamo i cittadini
“Gli altri” ugualmente e anzi anche più votati di OS non rappresentano nessuno. Delirio di autoreferenzialità
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Povero Prefetto
la civica chiede autorizzazione al Prefetto visibilità per continuare nel tentativo di sfiduciare il sindaco usando il consiglio comunale come platea … mah.. dove siamo arrivati ?
adesso vediamo chi ha ragione
Signora maestra… Asilo Mariuccia