Saronno, 50 mila euro per i progetti scolastici a sostegno di studenti con esigenze educative particolari

SARONNO – “L’inclusione è senza dubbio una delle linee-guida prioritarie per la nostra Amministrazione, che intende sostenere le scuole nelle attività educative complessive che mettono in campo, soprattutto quando a beneficiare degli interventi sono gli studenti con particolari esigenze educative”. Così l’assessore alla Pubblica Istruzione Gabriele Musarò ha spiegato l’approvazione, da parte della Giunta Airoldi, dello stanziamento di 50mila euro a favore delle scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio (che contano un totale di 2633 alunni). A ciascuna scuola è stato accordato un contributo in base alla tipologia dei progetti sostenuti e al numero degli studenti coinvolti: per il 50% il finanziamento verrà erogato alla presentazione del progetto e per il 50% verrà erogato a seguito della presentazione della relazione di attuazione dello stesso.
(foto archivio)
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Commenti
Ipocrisia? Vergognarsi nel sostenere progetti educativi, a beneficio di soggetti fragili e svantaggiati? Il signor Anonimo ha sbagliato nel copia e incolla del battuage denigratorio dell’operato degli amministratori locali.
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Caro Andrea Preti,
sono l’Anonimo che lei pensa abbia sbagliato.
E’ lei che si sbaglia e che dovrebbe imparare a leggere, fuori e dentro le righe.
O forse è un tantino di parte?
Sostenere progetti educativi, che siano a favore di qualsiasi tipo di soggetto, fragile o meno, è motivo di orgoglio per qualsiasi istituzione e qualsiasi soggetto privato lo faccia.
Fare propaganda di un sostegno di 50 mila euro per sostenere progetti a favore dell’inclusione quando questa, e la precedente Amministrazione, non hanno fatto assolutamente nulla di concreto per sostenere il percorso di crescita, e non di inclusione ideologica, di soggetti fragili è motivo di IPOCRISIA e VERGOGNA. Ma tanto c’è il “dopo di noi”.
E glielo dico da genitore di soggetto fragile che, come tanti che conosco, dalle istituzioni del territorio ha ricevuto negli anni solo mancate risposte e inadempimenti ai più semplici fondamenti e leggi, non di inclusione di cui i politici si riempiono la bocca, ma di civiltà e vita dignitosa.
Per sua semplice curiosità, o sua doverosa necessità di informazione, provi a chiedere a tutte le persone che conosce e che hanno in casa un soggetto fragile, possibilmente bambino o ragazzo in età scolare, quanto questa amministrazione, insieme agli istituti scolastici, randa agevole la vita di queste famiglie.
Provi a chiedere a quanti genitori le scuole hanno chiesto (o tacitamente imposto) una frequenza ridotta dei soggetti con disabilità.
Provi a chiedere quanti genitori e quante volte si sono sentiti dire “oggi o domani o in tal giorno, l’insegnante o l’educatore non c’è a scuola quindi suo/a figlio/a è scoperto, io glielo devo dire, poi veda lei cosa fare”.
Provi a chiedere quante ore di educatore l’amministrazione ha fornito per ogni bambino con disabilità del territorio.
Provi a chiedere ai dirigenti scolastici, che non sono esenti da responsabilità, cosa l’amministrazione risponde alle richieste di educatori e come l’amministrazione ci tenga a garantire continuità a bambini che hanno un costante bisogno di figure di riferimento.
Si informi e provi a rispondere con dati oggettivi alla mano.
Ma forse è sfortunato e non ne conosce.
O forse non ne ha interesse.
Un pò, in fondo, dovrebbe vergognarsi anche lei.
Quanta ipocrisia.
L’amministrazione, farebbe meglio a fornire educatori per un quantitativo di ore sufficienti affinché i bambini con disabilitá possano frequentare la scuola come gli altri, invece che costringere i genitori a tenerli a casa per inadeguatezza della copertura.
L inclusione inizia da qui.
Vergognatevi
Molto bene ?