Visto da Varese: Natale, la voglia di luce più forte dell’emergenza

di EZIO MOTTERLE
Sarà che l’emergenza energetica pare ormai in qualche modo fronteggiabile o che comunque si è imparato a conviverci, sarà che si cerca un antidoto pur temporaneo alle cupe incipienti atmosfere invernali, fatto sta che il rischio di un Natale al buio sembra ormai scongiurato. Niente città e paesi immersi nell’oscurità, insomma, niente rinunce a un pur minimo investimento in luminarie fra vicoli e balconi. La voglia di luce nel periodo più buio dell’anno, quello con le giornate più corte in assoluto e le notti più lunghe, è ormai sul punto di trionfare su qualunque pur persistente allarme economico-sociale. Si studiano piani di risparmio, ovviamente, per gli addobbi. Varese, ad esempio, concentrerà le atmosfere luminose nel centro cittadino, offrendo dall’8 dicembre nello scenario dei Giardini Estensi un grande e affascinante spettacolo fra architetture di luce (con lampade led di ultima generazione) e installazioni artistiche, evento magico di livello internazionale e grandissimo richiamo. Sarà proposta inoltre una sinergia italo-svizzera con Cernobbio, Lecco e Lugano destinata a favorire durante le feste il movimento turistico lungo la frontiera insubrica valorizzando i vari appuntamenti in calendario. Ma anche i rioni periferici non rinunceranno alla loro luce natalizia. Così un po’ ovunque, benchè non manchino iniziative in controtendenza con stop alle illuminazioni, così anche negli ambienti domestici, usando magari fili di lampadine alimentate ad energia solare, nessun peso insomma sulle bollette rese più calde dal freddo. Manca ancora un mese e mezzo a Natale, ma la ricerca di suggestioni tradizionali e per questo rassicuranti impegna già anche gli operatori commerciali, cui l’eccesso di buio potrebbe infliggere un altro duro colpo, non bastassero crisi e inflazione a frenare i consumi. Quel che pare evitato, almeno per ora, è il rischio di una rinuncia generalizzata a rischiarare per quanto possibile con un risparmio energetico luoghi pubblici e privati, nell’attesa di un giro di boa verso la fine dell’emergenza con il ritorno, quello almeno sicuramente prevedibile, della bella stagione. Mai come quest’anno, in definitiva, Natale è atteso per la sua funzione di sospirata festa della luce che ritorna. Da valorizzare con grande partecipazione fra case, strade e piazze, ma da riaccendere – con il massimo di intensità – anche dentro i cuori. Che oltretutto, si sa, non emettono bollette.