Saronno, due asili nido scrivono al Prefetto: “Che fine hanno fatto fondi già stanziati per noi da Regione? Perchè il Comune non risponde?”
SARONNO – L’hanno chiesto con pec all’Amministrazione, hanno lanciato un appello sui giornali ma dal Comune non solo non sono arrivati ma neanche una risposta. E così le titolari degli asili nido Biricoccolo e Piccoli Lords hanno deciso di scrivere al Prefetto per chiedere all’Amministrazione i fondi che stanno attendendo da mesi ma soprattutto risposte, certezze ed attenzione che mancano da tempo.
La posizione dei due istituti è molto chiara e si può riassumere con un semplice “Noi chiediamo delle risposte e ciò che ci spetta”.
Ma quali sono i temi sul piatto?
“A luglio 2021 – spiegano le insegnanti – il comune di Saronno ha aperto le domande di accreditamento per il nuovo trienno alle strutture private. Le nostre strutture hanno deciso di accreditarsi nell’ottica di collaborazione col comune come in passato. L’accreditamento comporta regole più stringenti per le strutture portando anche un dispendio economico più alto per rispettarle; quindi una struttura accreditata ha un valore aggiunto, difatti sul sito del comune le strutture accreditate di triennio in triennio venivano modificate e pubblicate per dare informazioni ai cittadini, mettere in risalto la qualità, questo ad oggi dopo diversi solleciti non è ancora avvenuto.
A maggio 2022 le nostre strutture firmano con il comune di Saronno una convenzione per accogliere un numero crescente negli anni di bimbi che restano fuori dalla graduatoria comunale con rette calibrate da Isee e senza contributo alcuno da parte del comune, ma con la promessa della spartizione dei fondi 0-6 come aiuto per copertura spese. Ad oggi dopo diverse pec inviate stiamo ancora attendendo il saldo 2021 e i fondi 2022.
Nel frattempo facciamo presente che Regione Lombardia con il sistema integrato 0-6 nel quale ogni comune deve ampliare i servizi infanzia dal 27% al 33% specifica che le strutture private saranno un appoggio e che i fondi devono essere spartiti anche con loro, dando specifiche di percentuali da applicare”.
Il problema comporta ricadute anche sulle famiglie: “Le nostre strutture non possono permettersi di continuare questa collaborazione se non vi è il rispetto dei patti, chi si ritroverà a rimetterci se la giunta non capisce l’importanza del nostro ruolo sul territorio saranno in primis le famiglie che rischiano di trovarsi senza strutture dove iscrivere i bambini e le strutture stesse non ricevendo i supporti che spettano. La somma che ogni anno riceve il Comune di Saronno da parte della regione viene calcola in base al numero di posti dichiarati dalle strutture 0-6 pubbliche, private e paritarie. Quindi che fine hanno fatto i fondi 0-6 a copertura/aiuti delle spese delle nostre strutture? Per quale motivo la giunta in essere da così poca importanza al settore infanzia 0-6 ? La professionalità e l’educazione delle figure dirigenziali dov’è finita? Noi chiediamo delle risposte e ciò che ci spetta.”
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Commenti
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Anonima ha detto:
Forse Lei non ha le idee chiare circa la forte richiesta di asili nido a fronte della poca disponibilità di posti pubblici. Grazie a dio esistono imprenditrici che, nonostante tutto, si impegnano ad offrire alle famiglie questo importante servizio che non pesa sul welfare pubblico, è a carico degli utenti per una buona quota e garantisce alle mamme di rientrare al lavoro. Per avere asili nido sufficienti alla richiesta occorre costruirli e assumere personale. Ci pensa Lei? Oppure la finiamo di demonizzare il privato, che toglie parecchi problemi e oneri al sistema scolastico intero ( e aggiungo con livelli qualitivi migliori)
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Anonimo ha detto: Ma non si può andare con i forconi in Comune? È uno strazio su ogni cosa!
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