Succi: “Valutare una donna solo in quanto donna credo sia una forma nascosta di maschilismo”

SARONNO – “Solitamente evito di rispondere alle provocazioni, questa volta però accetto di buon grado quella del vice presidente Claudio Sala e lo ringrazio per l’occasione che mi offre, anche se leggere il silenzio come “livore ideologico” mi sembra un tantino eccessivo, visto che raramente esprimo pubblicamente le mie opinioni”.
Inizia così la nota del vicesindaco Laura Succi in risposta alla nota con cui il consigliere comunale leghista Claudio Sala sottolinea la mancanza del plauso alla premier Giorgia Meloni come prima donna presidente del consiglio.
“L’elezione di una donna alla Presidenza del Consiglio è sicuramente un fatto straordinario, almeno in Italia. Aggiungerei purtroppo straordinario: dovrebbe rappresentare la normalità, ne siamo lontani se il telegiornale Rai ancora si sente in dovere di raccontare com’era vestita Giorgia Meloni al momento del giuramento; non ricordo si sia fatto altrettanto per Draghi o per chi l’ha preceduto.
Penso che l’onorevole Meloni sia una donna intelligente e capace, l’ha dimostrato delineando una linea politica ben definita, identificando un obiettivo preciso e il percorso per raggiungerlo, ottenendo infine il risultato atteso. Ho provato anche un’umanissima simpatia nel leggere l’emozione sul suo volto e nei suoi gesti composti in questi momenti così intensi, anche per il suo essere donna, come ho apprezzato il carattere deciso dimostrato nell’assumere il ruolo di leader.
Tutto questo però non mi porta a dimenticare le profondissime differenze che mi separano dal suo progetto politico, manifestato nel programma, nella scelta dei Ministri e perfino nella definizione dei Ministeri. Temo una regressione nell’ambito dell’autodeterminazione delle donne, in relazione alle scelte relative alla maternità ad esempio, come in merito al tema dell’identità di genere, argomento delicatissimo e non eludibile, penso al campo dell’istruzione, dove a volte il merito dipende da tutt’altro che non la volontà individuale, ma da quanto si investe sulla formazione e sulle risorse. E potrei continuare
Valutare positivamente una donna solo in quanto donna credo sia una forma nascosta di maschilismo, per questo mi riprometto di guardare con attenzione alle scelte di questo governo, considerando Giorgia Meloni semplicemente come Presidente del Consiglio e mi auguro che le sue azioni e quelle dei Ministri da lei scelti non rappresentino un passo indietro proprio nel campo della parità dei generi e della tutela delle differenze.
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Commenti
Il prossimo tema sarà Valutare un uomo in quanto uomo?Per quanto riguarda il velo andiamolo a chiedere a una donna iraniana o afgana se può scegliere.Come funziona?
“Valutare una donna solo in quanto donna credo sia una forma nascosta di maschilismo”
Così dicendo contraddice quel pensiero femminista che vede nell’ essere donna una positività intrinseca a prescindere.
Sia coerente allora! Dica alla sigra Mustafa Nouran di togliersi il velo in quanti simbolo di oppressione maschile.
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E se il velo fosse UNA LIBERA SCELTA della consigliera Nourhan, come la mettiamo?
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La mettiamo che per una corrente di pensiero del femminismo il velo indossato da una donna musulmana non è una libera scelta a prescindere.
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Da quando un velo è oppressione se indossato senza costrizione?
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Abbiamo visto l’atleta iraniana, giusto per scelta.
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Bravoooo!!!!
Gentile Assessora ma investire tempo e “ragionamenti” per organizzare eventi “popolari” che coinvolgano e creino interesse a tanti saronnesi no?
Arriva il Natale e i bambini saronnesi dopo 2 anni di limitazioni e covid forse si aspettano gioia e divertimento… I ragionamenti profondi possono aspettare…
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Prima che assessora è una signora e come tale ha risposto a chi signore lo è un po’ meno
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Chieda supporto, si chiama ossessione
Brava Succi. Parole sensate ed equilibrate, antitetiche al livore (quello si) dello provocazioni leghiste
Succi e Sala sono pianeti in galassie diverse.
10 minuti di applausi dottoressa Succi
Una lectio magistralis da tenere a mente per ampliare le conoscenze leghiste. Ci si augura che sarà citata come Presidente del Consiglio e non come Presidentessa.
L’amaro nella bocca leghista persiste anche quando per partecipare al Governo si viene trainati per la prima volta da una donna.
Il Presidente Meloni é la prima a non voler appoggiare le quote rosa perché non accetta di incaricare le donne solo per sottostare a una regola fatta di percentuali e non per merito.
Brava vicesindaco. Sottoscrivo.