Visto da Varese: Crisi energetica, si cerca di guardare oltre il buio

di EZIO MOTTERLE
Al buio crescente che incombe per natura di questi tempi con l’autunno alle porte si aggiunge quello indotto dalla pesante crisi energetica. Fra tre mesi sarà Natale ma l’ultima cosa cui si pensa stavolta sono le luminarie: c’è il rischio che debbano restare spente, nei centri urbani come sui balconi di casa. In questo clima di grave incertezza si cerca di guardare avanti, oltre la luce ottenuta con le forme tradizionali di energia. Non c’è soltanto in discussione l’atmosfera natalizia o una sorta di razionamento che renderà più oscure le lunghe notti della stagione fredda, ben di più preoccupa la gestione del bilancio familiare e quella delle centinaia di imprese che vedono altro buio sul futuro. In questo clima il Varesotto si appresta a ospitare da martedì la settimana europea dello sviluppo sostenibile, cinque giorni di analisi e confronti in incontri programmati tra Varese e Busto Arsizio con lo scopo di proporre attività, progetti ed eventi che puntano a garantire prospettive di sostenibilità per le generazioni presenti e future.
Il via ufficiale all’evento, che avrà come filo conduttore i diciassette obiettivi definiti dall’Agenda 2030 dell’Onu, sarà dopodomani a Villa Ponti di Varese: si parlerà di accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni, con un momento di approfondimento sulle comunità energetiche, modalità per consentire a imprese, associazioni e comunità locali di condividere energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. In discussione strumenti utili alle imprese e agli enti locali, possibili tecnologie da utilizzare per favorire la transizione sostenibile del territorio, ma anche disposizioni normative e sistema di incentivi nel quadro dei benefici economici, ambientali e sociali generati dalle comunità energetiche. Un gran consulto insomma sulla nuova energia del futuro, con un occhio preoccupato sul presente, in attesa che si definiscano gli aiuti governativi a famiglie ed imprese per fronteggiare una situazione allarmante per tutti. Con quel buio – reso ancora più cupo dalle altre emergenze – che incombe come un incubo sui prossimi mesi, facendo rimpiangere quello dovuto alle ragioni astronomiche di sempre. Superabile pigiando senza angosce un interruttore.