Teatro Pasta, Miglino: “Incomprensibile l’assenza di una risposta all’appello degli abbonati”

SARONNO – “Conosco la passione per il teatro dei due abbonati e sottoscrittori della lettera protocollata in data 19 luglio e l’abnegazione che il presidente Masciadri ha espresso durante il suo mandato. Capisco, conoscendo il regolamento attuale, le difficoltà legate all’impossibilità nel rinnovo della delega all’attuale presidente ma condivido l’appello di Enrico Cantù, main sponsor del Teatro Giuditta Pasta prima e l’accurato appello che si legge nel testo, dopo.”.
Inizia così la nota del coordinatore di Forza Italia ed ex assessore Maria Assunta Miglino in merito all’appello degli spettatori del teatro Pasta protocollato nel mese di luglio.
Miglino pone l’accento sulla mancanza di risposta dall’Amministrazione: “Ritengo inoltre che legittimo sia l’appello e incomprensibile l’assenza di una risposta. Il Sindaco è il sindaco di tutti i saronnesi e del territorio saronnese che converge sul nostro teatro e anche di tutti coloro che non l’hanno votato ma che ciononostante amano il teatro e ne hanno apprezzato la gestione anche in questi difficili anni di pandemia. Auspico, allora, che si possa avere una risposta in tempi brevi e soprattutto che, cercando una soluzione tecnica, possa essere accolta l’istanza motivata, come si legge, e promossa con tanto ardore. Mi auguro, infine, che le leggi della politica si possano superare in nome del buon senso e del bene comune”.
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Commenti
No sig.ra Miglino, così proprio no. Chi sono i due abbonati ? Neppure si firmano. Potrebbero perfino essere due amici di Masciadri. Rspondere a due anonimi non esiste. Si qualifichino queste persone
Assenza di risposte da parte del Sindaco e dell’Assessore Succi. Si dimostrano estranei alle vicende del Teatro che è sicuramente un centro vivo e culturale della città. Invece di valorizzarlo, lo stanno ostacolando.
Un comunicato stampa per perorare la richiesta di due (2) abbonati.
Vicenda forse VAGAMENTE strumentalizzata. Forse, eh.
Penso che un’Amministrazione abbia il diritto di scegliere e un main sponsor di non influenzare la scelta, se siamo ancora in deomocrazia.
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Qui si diceva di rispondere a una lettera. Certo che l’amministrazione tutto può fare , potrebbe anche semplicemente ascoltare e rispondere però!
Abbiamo capito che è un problema strettamente politico. Non interessa a nessuno se il teatro funzioni e se alla gente piaccia questa gestione. Non interessa neppure dare una risposta a una lettera protocollata. Che pena!
Con questo sindaco e questa amministrazione, sull’assenza di risposte, ormai ce ne siamo fatti tutti una ragione.
Si continua a fuorviare giudizi e aspettative di un pubblico attento ed affamato di eventi che solo il teatro può dare. L’errore che si commette è quello di politicizzare ogni aspetto di qualsiasi evento o argomento, pur di apparire. L’arte, il sapere, la cultura non devono essere etichettati e strumentalizzati, in particolare per fini politici durante una campagna elettorale infinita.