Maxi grandinata mette ko i mezzi di Croce Rossa Saronno: 6 parabrezza sfondati e una dozzina di carrozzerie rovinate

SARONNO – Sei mezzi inutilizzabili per seri danni al parabrezza e 13 con carrozzeria segnata. E’ il bilancio tracciato dal comitato saronnese di Croce Rossa dei danni provocati dalla grandinata di martedì 27 luglio. I mezzi della Cri sono in sosta lungo via Cesati negli stalli recentemente messi a disposizione dall’Amministrazione comunale e negli spazi dell’associazione.
I maxi chicchi di grandine caduti martedì sera hanno sfondato i parabrezza e segnato le carrozzerie di diversi mezzi: “Ci siamo ritrovati con 6 parabrezza da sostituire con urgenza e ben 13 tra vetture, ambulanze e furgoni da portare in carrozzeria”. Una situazione con costi, problemi pratici ma soprattutto “con i forti disagi durante i nostri numerosi servizi diurni” per i quali l’indisponibilità di mezzi è stato un problema. Al momento sono stati contattati carrozzieri ed esperti per la sostituzioni dei parabrezza.
Per chi fosse interessato a dare un aiuto economico o con manodopera o pezzi di ricambio può chiamare in sede al 0296704434 chiedendo del responsabile dei mezzi. E’ possibile inviare una mail a autoparco@crisaronno.it
(foto archivio)
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Commenti
Basterebbe che il comune invece di dedicargli 10 stalli in strada, creando anche un danno economico al comune e ai cittadini privandoli di 10 parcheggi, li facesse parcheggiare nel silos sotto il comune o nel parcheggio coperto di via milano…EASY…
ma mi pare che si dorma in comune.
E perchè non erano ricoverati in modo corretto con un tetto a proteggere entrambi i beni?Va bene che sono Contributi del cittadino e di benefattori però non ci vuole un genio a prevedere una tettoia in grazia di Dio per preservare ALMENO quei beni atti a salvarci o renderci più agevole la vita. Potessi farlo io aprirei un’indagine per incuria dei beni e la temporanea e sospensione del servizio in quanto andranno riparate. Un servizio zoppo, un sacco di denari buttati e la grossa probabilità che questo servizio azzoppatto risulti insufficiente a coprire il bisogno del territorio già in crisi di suo.
Sarà colpa di Airoldi