Operazione anti ‘ndrangheta: dall’incendio di 6 auto del Comune l’avvio delle indagini
SARONNO – La maxi operazione contro ‘ndrangheta che oggi ha visto 11 misure cautelari tra Saronno, Cislago e Reggio Calabria è partita da una vicenda che ha suscitato molto clamore in città. Le indagini sono state avviate dopo che la notte del 13 settembre 2017 si era verificato un incendio doloso che aveva danneggiato, rendendole inutilizzabili, sei autovetture di servizio di proprietà dell’Amministrazione comunale di Saronno.
In sostanza, nella notte, avevano preso fuoco diverse vetture sul tetto del comune. Alcuni automobilisti avevano dato l’allarme ed erano accorsi i vigili del fuoco raggiunti dall’allora comandante della polizia locale, Giuseppe Sala, e da Alessandro Fagioli, all’epoca sindaco.
Le vetture erano interamente carbonizzate malgrado il tempestivo intervento dei vigili del fuoco, arrivati da Saronno con supporti da Lomazzo e Appiano. I pompieri hanno lavorato per oltre due ore prima di riuscire a spegnere tutti i sei incendi. A salvarsi solo l’auto del segretario comunale che i piromani hanno cosparso di benzina, ma non ha preso fuoco. Danni anche al tetto del comune a causa del calore sprigionato dalle fiamme.
Le attività investigative, immediatamente avviate dai Carabinieri, pur non riuscendo a individuarne i responsabili, hanno però permesso di far luce su un inquietante scenario afferente imposizioni messe in atto, anche con il ricorso a esplicite minacce e atti di forte violenza, da parte di soggetti con cointeressenze economiche e stabilmente inseriti nel tessuto imprenditoriale della zona compresa tra i territori dei Comuni di Saronno, Cislago e Gerenzano, alcuni di loro originari della provincia di Reggio Calabria, con legami ad esponenti di famiglie di ‘ndrangheta egemoni sul versante tirrenico dell’estrema provincia calabrese.
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Commenti
Senta sig.ra giornalista lei dovrebbe formalmente chiedere scusa al telos per tutte le cazzate insinuanti che avete pubblicato
Che non fosse d’affetto, OK ma il motivo d’odio perché? Intimidazioni verso l’amministrazione, verso qualcuno in particolare?
Dunque signora direttore questa è una notizia da tenere fissa in prima pagina, vedo che fate altro e pubblicate le solite stupidaggini…che caso,?come dice la lega in Lombardia la mafia Ndrangheta camorra non esistono e chissà come mai ci sono più banche che panettieri? Gradirei essere pubblicato sto dicendo quello che tutti pensano ma non hanno il coraggio di dire
Capirai che clamore..
Manco fossimo nella Svizzera tedesca.
Le infiltrazioni mafiose sono ovunque, ed oggi sono presenti soprattutto nelle piccole città dalla buona redditività.
E siamo arrivati al punto: questa è la vera emergenza sicurezza nella nostra zona, ve le ricordate le operazioni della GdF quanti ne hanno sbattuti dentro per evasione fiscale? Quanti milioni di euro hanno recuperato ( più di 60) ?
Chiedete scusa al telos
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Ohhh…. e i Telos bravi a postare ogni due per tre le loro minchiate ideologiche sui social non hanno avuto tempo dal 2017 di disconoscersi pubblicamente dal fatto?
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Mi volete pubblicare o no? Perché naturalmente il problema sicurezza sono due barboni e gli spacciatori e il Telos … la mafia Ndrangheta camorra non esistono, forse dovreste ricordare che negli anni passati la GdF ha scoperto evasioni per più di SESSANTAQUATTRO milioni di euro
Si ma le auto perché le hanno bruciate? Intimidazioni all’amministrazione? Non ho capito bene
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Non vedi tutto il cemento sulla città, non bisogna essere un fisico nucleare per chiedersi da dove arrivano tutti sti soldi.
Grazie Signora mi pubblichi per favore -
Ma vedi un po’ tu. Bruciare delle auto non mi pare un gesto d’affetto …
Diamo il merito alle forze dell’ordine.
Ma sicuri che non sia cosa recente? Sotto l’amministrazione precedente era tutto come una città Svizzera
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Beh sicuramente meglio che con quella attuale 🙂
Scherzi a parte, qui si parla di ‘ndrangheta, non di criminalità comune (che sta dilagando con l’attuale amministrazione)
E io pensavo fosse colpa di Airoldi
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???????