Epilogo commissione Rodari, tutto quello che c’è da sapere: critiche, accuse e le 4 relazioni

SARONNO – Ieri sera, dopo le variazioni di bilancio anticipate per permettere all’assessore Mimmo D’Amato, a casa con il covid, di assentarsi prima dalla seduta, è andato in scena l’epilogo della commissione d’inchiesta votata all’unanimità (con l’astensione del presidente Pierluigi Gilli) dal consiglio comunale.
Una lunghissima serata che avrebbe dovuto dire ai saronnesi come mai sono stati persi i 4 milioni del finanziamento ministeriale ottenuto per la riqualificazione della Rodari dall’ex Amministrazione Fagioli. Una vicenda che avrebbe potuto costare al quartiere Prealpi la realizzazione della nuova scuola se non fosse arrivato il bando regionale poi vinto. Il condizionale è d’obbligo perchè, malgrado 4 relazioni e una decina di interventi, di chiaro c’è ben poco.
Alcune criticità sono stati indicate più o meno da tutti: ritardo di 4 mesi dell’Amministrazione Fagioli sull’affidamento della progettazione, ritardo dell’Amministrazione Airoldi nel chiedere la proroga (anzi il fatto che sia stata presentata quando i tempi erano già scaduti), il ritardo nel leggere la comunicazione dal ministero che annunciava il diniego della proroga tanto che il progetto è stato approvato dopo l’arrivo della pec ministeriale in comune.
Non c’è stata però unità d’intenti e vedute: basti dire che sono state 4 le relazioni depositate. La prima ad essere presentata quella dei commissari di maggioranza (Francesca Rufini, Simone Galli e Mattia Cattaneo) dove, riassumendo, le responsabilità sarebbero dei tempi stretti, delle lungaggini dell’Amministrazione Fagioli e dell’omissione di controllo dell’allora assessore ai Lavori Pubblici Novella Ciceroni. A questo considerazioni si aggiungono quelle di Pierluigi Gilli che estende la colpa del ministero di non aver capito il momento il momento difficoltà attraversato da molti comuni per la pandemia e mette il carico sull’ex assessore Ciceroni rea, a suo parere, di non aver assolto al suo compito di assessore e di voler rendere una responsabilità collegiale della Giunta quella che invece le spetterebbe in virtù del suo ruolo.
La relazione di minoranza, firmata da Raffaele Fagioli e Gianpietro Guaglianone, punta sui ritardi dell’Amministrazione Airoldi nel chiedere la proroga e nello scoprire la pec che la negava. Si pone anche l’accento sulla scelta del sindaco Augusto Airoldi e dell’assessore di realizzare un nuovo progetto (vedi la definizione del precedente scuola di cartone) incuranti di un controllo del rispetto di tempi e scadenze.
Non c’è nessuna relazione di Obiettivo Saronno che con Cristiana Dho apre il vaso di pandora sui retroscena dell’epilogo delle commissione con le assenze dei consiglieri di maggioranza (si parla della volontà della coalizione di chiudere la commissione prima del tempo, dopo aver ottenuto i sette milioni di nuovo finanziamento in modo da bloccare la pubblicazione degli atti) al ritiro della prima relazione depositata, alle irregolarità nelle convocazioni della commissione in alcuni casi stringenti tanto da dover essere annullate delle sedute mentre in altre occasioni il rispetto del regolamento è stato più elastico.
Un tema su cui torna anche Rufini che affonda anche sul video dell’ex assessore Ciceroni in cui parla di possibili azioni legali come anche Mattia Cattaneo. Duro Guaglianone che chiede al sindaco un atto di responsabilità e dimissioni. A sorpresa Alessandro Fagioli, pur ricordando come la parte della vicenda avvenuta nella propria Amministrazione sia coincisa con l’inizio del covid (e quindi con operatività ridotta all’osso del municipio e un clima di totale incertezza) ammette la propria responsabilità per i 4 mesi di ritardo invitando il suo successore a prendersi le sue per i restanti 14 e per la proroga invitata in ritardo.
Airoldi malgrado la lunga serata e il tema caldo usa l’arma dell’ironia rifiutandosi si affrontare il tema, ma usando i 7 milioni del secondo bando per rimarcare la propria posizione. In sostanza blandisce i consiglieri presenti e pubblico alle prese con una seduta iniziata alle 19 ed in corso ancora all’una di notte rimarcando ironicamente “l’incapacità della propria amministrazione che porterà ad avere una delle migliori scuole di Lombardia grazie al finanziamento appena vinto”. Conclude con una dose di sarcasmo anche sull’assunzione di responsabilità di Fagioli.
Se Agostino De Marco (Fi) di fatto sostiene la ricostruzione di Gilli, Francesco Licata (Pd) pone l’accetto su una vicenda che ha visto i bimbi del quartiere rischiare di non avere il plesso scolastico e che ora, anche alla luce del nuovo bando vinto “andrebbe chiusa in un cassetto, anche se le responsabilità sono evidenti e i cittadini le hanno comprese da tempo”
Tra le relazioni, apprezzata per comprensibilità e realismo, quella della consigliere indipendente Marta Gilli (presente in virtù della scelta di Fi di nominarla propria delegata). Gilli riassume la vicenda parlando di tempistiche stringenti e di due amministrazioni (Airoldi e Fagioli) che avrebbero dovuto agire senza indugi a fronte dell’importanza riconosciuta ad entrambi al progetto. Non solo l’indipendente punta il dito sulla mancanza di vigilanza da parte dell’Amministrazione Airoldi e di come la volontà, ammessa più volte dal primo cittadino, di non voler realizzare la scuola di cartone del progetto Fagioli, di fatto, abbia ammesso la volontà di realizzare un progetto brandizzato Airoldi con un allungamento di tempi.
Insomma appare evidente come malgrado mesi di lavoro, i ringraziamenti di facciata, né la commissione né il consiglio comunale siano riusciti a spiegare ai saronnesi errori e limiti del procendimento.
Del resto che la vicenda fosse sfuggita di mano e decisamente confusa è stato evidente dall’inizio della seduta con diverse questioni su cui l’assemblea “ha dovuto mettere una pezza”. Nel testo della delibera era richiesta all’assemblea cittadina una votazione ed invece ad inizio dibattito il presidente Gilli ha ammesso di aver deciso ieri, su input del segretario, di far limitare il consiglio comunale ad una presa d’atto. C’è stato poi il misterioso inciso sull’ex sindaco Alessandro Fagioli stralciato su richiesta dell’interessato e con l’approvazione del presidente del consiglio comunale (davvero generoso coi commenti personali sugli interventi dei consiglieri d’opposizione) e di Galli e Rufini. Da sottolineare anche la richiesta, con un emendamento del presidente della commissione Raffaele Fagioli di modificare la parte della relazione di maggioranza “in cui si giudicava il suo operato”. Richiesta giudicata irricevibile da Gilli con il sostegno del segretario, che ha visto Raffaele depositare una propria replica.
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Commenti
Ho spento la radio per la distanza di questo Consiglio dai cittadini preoccupati di primeggiare in dispute miserabili
Praticamente hanno sbagliato un po’ tutti ma si gioca allo scarica barile
Credo che ora sia importante concentrarsi sul nuovo fondo e realizzare la scuola. E basta con odio, polemiche e ripicche. Ai cittadini interessa solo questo.
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… sì, così “quel che è stato è stato, scordiamoci il passato” vero?? Ma penso che sarà difficile scordare il passato!
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Quanti cittadini sanno di questa vicenda o di tutto ciò che avviene in consiglio comunale?
Credo siano pochi e non credo per la poca trasparenza ma per la fatica di ogni giorno e la mancanza di un futuro.
A mio avviso se volevi più chiarezza e delineare meglio l’accaduto, serviva una commissione di verifica esterna. Uno studio fatto da un team esperto su bandi e pubblica amministrazione.
Al netto di tutto, e del fatto che già il progetto parte in ritardo di 4 mesi con l’amministrazione Fagioli, a mio avviso l’assessorato competente resta il soggetto che doveva seguire il corso della richiesta di questi fondi.
Se hai un minimo di rispetto per le istituzioni dovresti ritirarti dalla politica
In questa vicenda il solo Sindaco Airoldi ha avuto il coraggio di guardare al concreto e sostenere ciò che interessa al cittadino attento e paziente. Il bando vinto per la costruzione della nuova Rodari è l’unica pezza che copre le “discrepanze” causate da ogni soggetto politico coinvolto (valutazione, tempistica, controllo, efficienza operativa). Il resto sono invettive, mugugni e grida che non sono gradite all’elettore, la cui valutazione politica dovrebbe basarsi su evidenti realizzazioni.
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Infatti Saronno è cresciuta molto in realizzazione di supermercato.
Stessi vizi di forma… Ma se lo dice la maggioranza allora bisogna annullare la seduta,, se lo dice l’opposizione sono dettagli risibili.
Gilli, come commenta questo stravolgere le regole e i regolamenti a piacimento? Non è la prima volta, giusto?
E la Pietri, prima manda relazione dettagliata a Gilli e poi dichiara che non entra nel merito delle commissioni? Due pesi e due misure?
Gilli e Rufini, se il Sindaco si loda per i 7 milioni del nuovo bando va tutto bene, se OS fa riferimento a come è partito il bando allora è propaganda?
Davvero pensate che i cittadini non si accorgano di tutto questo?
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I cittadini sono già stanchi da tempo e lo dimostrano ogni volta che non partecipano alle elezioni.