Vanzulli: “Dov’è il rispetto per le istituzioni se l’assessore fa spallucce invece di rispondere alle domande?”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere comunale Lega Pier Angela Vanzulli in merito alla seduta in consiglio comunale in cui è stato approvato il bilancio di previsione.
Le opinioni possono essere diverse, ma l’educazione e la trasparenza dovrebbero essere valori condivisi da chiunque. Provate a mettervi un attimo nei panni di un consigliere comunale: voi siete in consiglio comunale, siete un consigliere, vostro diritto e dovere è di porre domande.
Le porgete all’assessore competente, nello specifico quello al bilancio, e come risposta che fa? Vi fa le spallucce.
(Tra l’altro questo assessore è uno delle tre persone che nella registrazione di Radio Orizzonti di un Consiglio passato partecipava ad una conversazione fuori onda ascoltata, registrata e trasmessa nella quale i consiglieri comunali di minoranza venivano epitetati in modo non certo lodevole. Andate ad ascoltare).
Voi come vi sentireste? L’assessore al bilancio (Mimmo D’Amato ndr) fa spallucce ad un consigliere. Ma il semplice rispetto istituzionale dov’è finito? Inoltre, sempre questo signore ha aggiunto che non c’erano risposte perché mancavano le domande e che quindi non avrebbe risposto. Pure!
Se trattassero Voi cosi, come reagireste?
Aggiungo che stavo chiedendo perché sui documenti del Piano finanziario per la determinazione delle tariffe Tari per il 2022, non ci fossero le cifre. Nello schema è stato sempre documentato quanti fossero i costi sia fissi che variabili. In questo Schema di Piano Finanziario c’è il nulla, mancano le cifre, c’è solo il totale generale. Poi, contrariamente a quanto detto durante la presentazione, i costi fissi per 2.902.579,22 euro sono stati calcolati per il 57,8% con la suddivisione per il 50% sulle utenze domestiche e per il 50% su quelle non domestiche, ma la parte interessante riguarda la suddivisione della restante percentuale di costi variabili che equivale a 2.118.035,78 euro, di cui il 42,2% è stato suddiviso per il 36,38% sulle utenze non domestiche e per il restante 63,62% é caricato sulle utenze domestiche ovvero sulle famiglie. Dalla approvazione delle nuove regole di calcolo delle tariffe Arera, gli aumenti sono stati anestetizzati da questa Amministrazione, utilizzando 400 mila euro del Fondo Covid che è stato trasferito dallo Stato durante la pandemia. Questa cifra è stata utilizzata a copertura degli aumenti. Adesso si utilizzeranno 170 mila euro, che arrivano sempre da tale Fondo, sempre con la stessa finalità ovvero calmierare l’aumento dei costi.
A questo punto ho chiesto all’assessore quale fosse la loro idea per il futuro visto che se non ci saranno trasferimenti dallo Stato i cittadini saronnesi dovranno subire l’intero aumento delle tariffe Tari ed ecco le famose e reiterate “ spallucce” e lo sminuire la mia domanda con questo comportamento. Non si può vivere nella speranza che lo Stato intervenga in futuro.
In buona sostanza non hanno la minima idea di cosa faranno, l’assessore neppure si degna di rispondere nonostante sia suo dovere farlo, e i cittadini pagheranno!
Concludo con una nota che fa capire quanto l’opposizione consiliare è tenuta in conto da questo Assessore. La Commissione Bilancio che necessita di tempo per le domande, di confronti e di approfondimenti, anche ora si svolge attraverso il collegamento esterno, non di persona. E poi si inneggia alla trasparenza, su 5 domande rispondono ad una in Consiglio, vi lascio immaginare in collegamento. Dopo questo articolo scriveranno negando tutto, però le registrazioni e gli atti parlano per loro.
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Commenti
Le amministrative, quelle dove vi hanno mandato a casa, sono passate da olte 1 anno. Fatevene una ragione!
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anche lei e i suoi,fatevene una ragione nell’essere alla guida della città, e ciò non sembra dato che si fa continuo richiamo alle passate amministrazioni per giustificare i propri fallimenti.
Ma al netto di ciò, le spallucce e lo scherno vanno ben al di là delle questioni di merito, ma rientrano nel tono inammissibile in certe sedi.
In particolar modo se taluni esponenti si pongono sempre con la puzza sotto il naso a voler elargire lezioni non richieste di stile e comportamento. -
Tipica mentalità radical chic/piddina: abbiamo vinto, ora comandiamo noi, silenzio. No critiche, no appunti, no domande. Il fatto che da quasi due anni governino la città e già buona parte dei cittadini si sia pentita non li scalfisce minimamente.
Piccola nota: anche se ci sono state le elezioni due anni fa, non significa che non si terranno più amministrative a Saronno.
Ha un curriculum di tutto rispetto , non basta?
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NO.
Non basta.
Se non è in grado di sostenere il ruolo, torni a fare il funzionario o il pensionato.
Mi sembra abbia fatto un lavoro buono sistemando conti in disordine, le simpatie personali non dovrebbero interferire col
suo operato
Perchè loro prima cosa facevano, vogliono insegnare quando sono loro gli alunni.
Delle persone. Problemi di lettura?
Rispetto di chi?
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Dei cittadini forse? Un assessore al bilancio che non risponde e non precisa puntualmente come intendono usare i soldi dei saronnesi, per me può fare i bagagli e tornare da dove è venuto. E doveva essere quello bravo chiamato perché competente…. .
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Concentri le critiche, poi sembra che siano più di una
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Buongiorno dottore. Non so lei come sia abituato, ma il rispetto è innanzitutto dovuto a ogni essere umano con cui si interagisce. Oltretutto l’assessore non sta parlando al bar con gli amici: sta presenziando a un’occasione ufficiale, come membro della Giunta Comunale e, in quanto tale, pubblico ufficiale. Deve tenere un contegno degno del suo ruolo!
Sono certo che il sindaco Airoldi vorrà avere la bontà di intervenire, richiamando al rispetto del suo ruolo istituzionale l’assessore, visto che questi è già stato protagonista di un episodio discutibile. Altrimenti che venga sollevato dall’incarico in quanto non adatto al ruolo. -
Innanzitutto della persona: l’educazione è dovuta a qualsiasi essere umano. Segue poi il rispetto del ruolo che l’interlocutore ha: se un consigliere comunale pone domande, si risponde in modo cortese, anche senza entrare nel merito qualora la richiesta sia percepita come scomoda o provocatoria (si fa politica ed è comunque giusto che ognuno faccia il suo “gioco”). Infine è necessario e doveroso rispettare pa carica che si riveste: l’assessore non è al bar con gli amici, riveste un ruolo di amministratore locale, è un pubblico ufficiale dello stato italiano. Deve comportarsi di conseguenza. Se a Saronno ci fosse un sindaco serio, richiamerebbe all’ordine questo indisciplinato assessore, già protagonista di episodi non consoni. Dimissioni subito