Adesivi e colle industriali: i settori che utilizzano i prodotti più innovativi

Il mercato degli adesivi industriali mette a disposizione una vasta selezione di tipologie di prodotto, destinate agli ambiti industriali più diversi. In effetti le potenziali applicazioni sono pressoché infinite: l’industria delle costruzioni, il packaging, l’automotive, le applicazioni medicali, i prodotti tecnologici, la legatoria, e così via. Gli adesivi si differenziano, in base all’uso a cui sono destinati, per la loro composizione e la loro formulazione, anche se in comune hanno alcune caratteristiche: per esempio la resistenza ai prodotti chimici e la stabilità agli agenti atmosferici.
Le tipologie di colle industriali
Le colle industriali possono essere inserite nella categoria degli adesivi (e in questo caso si tratta di colle di origine sintetica) o in quella delle colle propriamente dette (e in questo caso si tratta di colle di origine vegetale o animale). I collanti naturali stanno conoscendo, da qualche anno a questa parte, un forte ritorno in auge, dopo che erano stati sostituiti dai prodotti sintetici, in quanto il mercato odierno sembra prestare un livello di attenzione sempre più alto rispetto alla sostenibilità dei materiali di produzione. La classificazione degli adesivi industriali sintetici, invece, si fonda sul tipo di materiali a cui sono destinati, sulla base chimica di composizione, sul meccanismo di incollaggio e sul metodo di indurimento.
La colla poliuretanica
Una delle tipologie di adesivi industriali più comuni è da individuare nella colla poliuretanica, che viene usata in maniera frequente in ambito professionale. Si tratta di una sostanza ideale in modo particolare per le applicazioni che riguardano i materiali plastici, capace di garantire un serraggio ottimale e performance di alto livello. La colla poliuretanica offre numerosi vantaggi, per la sua resistenza all’umidità e la facilità di applicazione. Vi si ricorre tra l’altro nel comparto automotive, nelle industrie di materiali plastici e nel comparto dell’edilizia.
I nastri adesivi
Nel novero dei collanti non si possono non citare i nastri adesivi, ideali per il serraggio e il fissaggio di numerose tipologie di rivestimenti, di strutture e di superfici. Mentre la colla esiste in forma di pasta o con una consistenza liquida, i nastri adesivi sono imbevuti della sostanza collante in modo da risultare molto maneggevoli e poter essere gestiti con la massima praticità. In effetti la semplicità di utilizzo è la loro caratteristica primaria; per la loro applicazione non c’è bisogno di macchinari specifici. Della categoria dei nastri adesivi fanno parte anche i biadesivi, che non presentano una ma due superfici di fissaggio. In virtù di questa peculiarità, essi si adattano a molteplici scopi: vi si può ricorrere, per esempio, per fissare lastre e pannelli isolanti, come pure per bloccare le canaline o per montare i pavimenti in presenza di installazioni temporanee quali mostre e fiere. Il collante, a seconda delle specifiche tecniche, può essere a base di resina, acrilico o poliuretanico.
I collanti al metacrilato
Un’azienda come Emme Cinque, altamente specializzata nel settore, fornisce ai propri clienti una vasta gamma di soluzioni tra le proposte più recenti e all’avanguardia dal punto di vista tecnologico. Il collante al metacrilato, per esempio, è una colla industriale che viene impiegata in ambito aerospaziale e nel comparto automotivo; ha la capacità di asciugare in tempi molto rapidi, garantendo un serraggio molto più veloce rispetto, per esempio, a quello del silicone. I collanti al metacrilato, inoltre, hanno il pregio di poter essere impiegati su molteplici rivestimenti, come per esempio il vetro, la plastica e alcuni metalli. Non serve un trattamento particolare e, a seconda delle necessità di applicazione, è possibile dar vita a miscele personalizzate.
Guida alla scelta
Uno degli aspetti che più condizionano le specifiche di applicazione e le prestazioni di adesione è il tack iniziale. Si tratta, molto semplicemente, del parametro che viene chiamato in causa per la misurazione della capacità di unione iniziale tra la superficie e la colla: un aspetto che definisce, appunto, la qualità dell’etichettatura. Gli adesivi che hanno un alto tack iniziale sono in grado di aderire alla superficie in modo permanente e in tempi veloci. Se il tack iniziale è inferiore, tuttavia, non è detto che si tratti per forza di un difetto: è vero che l’adesione è meno resistente, ma ciò vuol dire che l’etichetta può essere rimossa, in caso di necessità, senza lasciare residui, ed eventualmente riposizionata altrove.
Le più comuni applicazioni
La cartotecnica e il settore degli imballaggi sono altri due ambiti in cui gli adesivi e le colle vengono utilizzati spesso. Si pensi, per esempio, all’incollaggio delle superfici realizzate in cartoncino e in carta per la produzione di shopper, di borse, di sacchi, di cartoni ondulati o di astucci. L’adesivo vinilico è quello più usato in tali circostanze; la cellulosa riesce a penetrare in profondità, mentre i tempi di asciugatura sono molto veloci in virtù del processo di essiccazione che fa evaporare l’acqua.