Viaggio negli USA, cinque cose da sapere prima di partire

Viaggio negli USA: almeno una volta nella vita è il caso di concedersene uno. Città come New York e Los Angeles sono metropoli uniche al mondo che meritano di essere ammirate. Da non dimenticare sono anche località come Miami, per non parlare di strade entrate nella storia come la Route 66. Attenzione, però: nel momento in cui si progetta un viaggio negli States, è bene considerare diversi aspetti. Scopriamone cinque nelle prossime righe di questo articolo.
L’autorizzazione ESTA
Dal 2009, i cittadini appartenenti ai Paesi aderenti al cosiddetto Visa Waiver Program – Programma di Viaggio in Esenzione dal Visto – devono procurarsi l’autorizzazione ESTA se vogliono trascorrere del tempo negli Stati Uniti. Quando si parla di ESTA USA è necessario ricordare la necessità di aderire ad alcuni requisiti. Prima di tutto, il soggiorno negli Stati Uniti non deve essere superiore ai 90 giorni. In secondo luogo, è obbligatorio essere in possesso di un biglietto di ritorno verso un Paese terzo diverso dagli USA. Nell’ambito dei requisiti per l’ESTA, è presente anche il fatto di non possedere visti di lavoro o di studio.
Come si ottiene la suddetta autorizzazione, dedicata a chi si reca oltreoceano per vacanza, viaggio di transito o soggiorno d’affari? Compilando un modulo ad hoc presente sul sito dell’US Department of Homeland Security. Il costo dell’ESTA è pari a 14 dollari.
Il fuso orario
Nel momento in cui si progetta una vacanza negli USA, è fondamentale mettersi nell’ottica del fatto che gli Stati Uniti sono un Paese immenso dal punto di vista dell’estensione. Alla luce di ciò, soprattutto se si hanno in programma spostamenti su lungo raggio, è molto importante prepararsi fisicamente al cambio di fuso orario.
L’importanza di una buona assicurazione
Partire per gli USA con la comprensibile idea di godersi il viaggio vuol dire, per forza di cose, stipulare una buona assicurazione prima di partire. Questa scelta è utile soprattutto per tutelare le proprie sostanze economiche in caso di problemi di salute. Come ben si sa, i costi dell’assistenza sanitaria negli Stati Uniti d’America sono tutto tranne che bassi.
Le compagnie assicurative offrono diversi pacchetti per chi va in vacanza negli USA. Come scegliere il migliore? Nell’ambito dei criteri da prendere in considerazione rientra senza dubbio il massimale per le spese mediche. Il consiglio è quello di orientarsi verso cifre il più possibile alte. L’optimum prevede somme superiori dai 500.000 euro. Per contro, deve essere bassa la franchigia, ossia le spese che risultano a carico del firmatario del contratto assicurativo. Non deve ovviamente mancare la copertura in caso di contagio da Covid-19.
Una parentesi fondamentale riguarda le donne che si recano negli USA durante la gravidanza. L’assicurazione copre le spese, ma con alcune eccezioni. Ricordiamo, per esempio, che non vengono prese in considerazione le complicazioni insorte durante il viaggio se si palesano dopo la 26esima settimana di gravidanza. Non sono altresì coperte le spese del parto, anche se prematuro ed entro la sopra citata settimana di gestazione.
La politica delle mance
Se in Italia lasciare mance è frequente solo in contesti di particolare lusso, negli USA è prassi. Ecco perché, quando predisponi il budget per il viaggio, devi considerare anche questa voce. Giusto per dare qualche numero in merito, ricordiamo che, nella maggior parte dei casi, al ristorante è richiesto il versamento di una mancia pari al 10/20% dell’ammontare complessivo del conto. Il motivo della popolarità di questa pratica è legato al fatto che, negli USA, il salario minimo è molto basso.
Bancomat? Non pervenuto
Quando si parla di pagamenti elettronici, gli USA sono un vero e proprio paradiso. Anche cifre ridotte, pari al costo di un caffè, possono essere versate utilizzando la carta di credito. Cosa dire del bancomat? Che non può essere utilizzato. L’unica circostanza in cui lo si può chiamare in causa sono i prelievi.