Visto da Varese: Meno illuminazione notturna, ci restano la luna e le stelle

di EZIO MOTTERLE
Cieli grigi, luce ancora fioca in fondo al tunnel, ci mancava la prospettiva di dover ridurre anche l’illuminazione pubblica notturna per fronteggiare la crisi energetica. Vero che l’ora legale ha aggiunto un chiarore serale, destinato a crescere in vista della stagione estiva, vero che i tempi del coprifuoco da covid con le notti cupe ovattate di silenzi spettrali paiono ormai alle spalle, fatto sta che l’idea di limitare l’accensione dei lampioni per risparmiare corrente aggiunge nuova inquietudine e incertezza al vivere quotidiano. Sarà insomma più buio cominciando proprio nel tempo della massima luce? Si può sperare almeno nel caldo, senza esagerare però per non incorrere nei limiti imposti all’ottenimento del fresco condizionato. Giorni complicati che rafforzano la voglia di fuga nell’amarcord. Quando le notti non avevano bisogno di troppa luce artificiale perché ci pensavano la luna (meglio se piena, of course) e le stelle a garantire quella naturale, ritenuta sufficiente alla vita normale poco scintillante di allora. Già. E siccome non tutto il male viene per nuocere, mettiamola almeno così: notti meno illuminate vorrà dire se non altro meno inquinamento luminoso. Una battaglia, quella per il ritorno alla possibilità della piena visione del cielo, che proprio nel Varesotto è stata combattuta con forza negli ultimi anni, con diverse iniziative sul piano sia scientifico che politico. Quando nessuno avrebbe messo nel conto la possibilità di dover spegnere le troppe luci emesse al suolo, spesso già adeguate per limitarne consumi ed eccessi, non per una scelta di rispetto nei confronti del creato ma per il rischio di non avere più materia prima per garantire il funzionamento del servizio stesso. Ci si è mobilitati per assicurare anche con apposite normative il pieno rispetto della notte, il ritorno a una fruizione celeste vspesso ormai dimenticata. Argomento rimasto comunque dietro le quinte, a vantaggio di una luce urbana finalizzata, fra l’altro, a una gestione più sicura del territorio. Ma ora che s’è visto quanto preziosa sia questa luce terrestre si riuscirà forse a capire quanto sia bene utilizzarla con la massima parsimonia. Riscoprendo in fretta anche le luci naturali del cielo. Gratis per tutti.