Un piatto per ricordare Vittorio Fusari: l’iniziativa di Scibui a sostegno dei presidi Slow Food

Anche Scibui, osteria moderna in via Sampietro 109 a Saronno, ricorda Vittorio Fusari, chef che ha portato la Franciacorta e l’Italia ai massimi livelli nel mondo dell’enogastronomia internazionale. Fino al 3 aprile 2022 il menù dell’Osteria moderna saronnese si arricchisce di un piatto molto speciale, un primo che unisce la tradizione gastronomica lombarda a una grande ricerca di materie prime di assoluta qualità. Un approccio che ha contraddistinto tutta la carriera di Fusari e che caratterizza da sempre il credo di una delle eccellenze della ristorazione saronnese.
Anche Scibui è tra le quaranta insegne d’eccellenza che omaggiano Vittorio Fusari
Ha fatto grande il nome della Franciacorta nel mondo e ora è il suo territorio a celebrarlo. A due anni dalla morte del celebre chef Vittorio Fusari, una mostra fotografica alla Galleria del Castello Oldofredi ripercorre il suo percorso di chef e i suoi piatti, divenuti simbolo di un intero territorio. La mostra racconta la crescita di un cuoco stellato “per caso”: dalle origini come capostazione con la passione del buon cibo e il buon vino, dallo studio profondo della cucina italiana alla nascita del suo leggendario manzo all’olio, vera istituzione e portata simbolo al Al Pont de Fer.
A ricordo dell’impegno di Vittorio Fusari per una cucina fatta di professionalità, esperienza e profonda conoscenza del territorio e della tradizione, quaranta insegne aderenti all’alleanza dei cuochi di Slow Food lo omaggeranno, dedicandogli un piatto.
Il primo piatto “fusariano” made in Scibui
La scelta di Scibui è andata verso un primo che incarna parecchi tratti distintivi della tradizione lombarda, riletti attraverso la lente degli insegnamenti di Fusari. I suoi gnocchetti di patate sono un tripudio di eccellenze locali, a partire dai tuberi di Fino Mornasco, uniti alla farina di mais della Valtellina. Le chicche di patate sono accompagnate da una fonduta allo Storico Ribelle, briciole di pancetta del salumificio Bustese e cipollotto.
Sarà un’occasione davvero speciale per apprezzare un presidio Slow Food intimamente connesso alle montagne lombarde. Lo Storico Ribelle è infatti un formaggio con una spiccata aromaticità e persistenza, figlia degli alpeggi posti tra i 1400 e i 2000 metri in cui pascolano le mandrie. L’intera preparazione di questo bitto avviene rispetto di antiche tradizioni che tutelano l’ambiente e la biodiversità alpina, preservando tradizioni millenarie come l’utilizzo dei calècc come punto d’appoggio per la caseificazione.
Conforme al suo credo di una cucina di assoluta qualità che valorizzi non solo i sapori, ma anche i territori in cui le materie prime vengono prodotte, Scibui donerà 2 euro per ogni piatto ordinato. Il ricavato andrà devoluto al progetto dei presidi Slow Food, che permettono a realtà come lo Storico Ribelle di essere preservate e valorizzate.
L’appuntamento è quindi allo Scibui, per assaggiare un piatto che omaggia la storia della ristorazione lombarda, la tradizione gastronomica regionale e assicura un futuro alle piccole e grandi eccellenze del saper mangiare italiano.