Commissioni, il centrodestra compatto: “No a forzature del regolamento, vicepresidenti al lavoro”

SARONNO – Sono le commissioni consiliari il nuovo terreno di scontro tra maggioranza ed opposizione. A rendere pubblico il nodo è una nota congiunta del centrodestra saronnese firmata da Raffaele Fagioli (Lega), Gianpietro Guaglianone (FdI) e Agostino De Marco (Fi) che rimarcano l’impegno dei propri delegati e stigmatizzano il tentativo della maggioranza di forzare il regolamento.
Al centro della vicenda i posti di presidenti lasciati vuoti da Obiettivo Saronno. Dopo le dimissioni di Lorenzo Puzziferri, Cristiana Dho e Luca Amadio le minoranze spiegano che, in base alla norma, la guida delle commissioni spetti ai vicepresidenti visto che non è normato in nessun modo le dimissioni del presidente ne tantomeno la rielezione. Un’occasione quella dei vicepresidenti di utilizzare questi spazi di confronto e di lavoro e rilanciare temi “su cui l’amministrazione non ha brillato” e in cui “commissioni e vicepresidenti potrebbero diventare uno stimolo”
Ecco la nota congiunta
I vicepresidenti delle commissioni miste M6 Commercio e attività produttive, M9 Istruzione e Politiche giovanili, M10 Sport e Benessere sono chiamati a sostituire i dimissionari presidenti, secondo quanto previsto dal regolamento delle commissioni.
I vicepresidenti, nominati in quota centrodestra quali rappresentanti della minoranza in consiglio, assolveranno alle responsabilità connesse al loro ruolo nell’interesse della città e del consiglio comunale.
I settori interessati, ovvero commercio, sport e giovani, sono settori nei quali l’amministrazione non ha brillato fino ad oggi; i vicepresidenti vogliono essere da stimolo per gli assessori competenti.
Si evidenzia l’ennesimo scivolone dell’amministrazione che ha istituito e approvato le regole delle commissioni che oggi pensa di reinterpretare a proprio uso e consumo dopo l’abbandono dei rappresentanti di Obiettivo Saronno. Chiedere ai vicepresidenti di convocare le commissioni per l’elezione dei nuovi presidenti di maggioranza è una forzatura: il regolamento istitutivo non preveda né la casistica delle dimissioni e tanto meno la rielezione di un presidente.
In bocca al lupo a Riccardo Guzzetti, Pasqualino Cao e Marina Ceriani per questa stimolante avventura.
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Commenti
Il buon senso mi dice che se manca il presidente perché assente giustificato subentra il vice, ma se si dimette non cambiano le regole: si nomina un’altro presidente.
Comunque ci sono sicuramente persone più esperte di me e anche di voi… credo
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Esatto. Se nel regolamento non è previsto il caso delle dimissioni cosa si fa? La decidiamo a birra e salsiccia?
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Si elegge un nuovo presidente, che c’è di così strano?
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