Airoldi: “L’eredità delle famiglie Gianetti e Biffi raccontano l’amore antico per i beni comuni”

SARONNO – “Un grande giurista italiano, Stefano Rodotà, ha raccontato i Beni Comuni come quelli che non coincidono né con la proprietà privata, né con quella dello Stato, ma esprimono dei diritti inalienabili dei cittadini”.
Inizia così la nota condivisa dal sindaco Augusto Airoldi condivisa sulla sua pagina Facebook.
“E aggiungeva che sono quelli finalizzati al raggiungimento di obiettivi sociali e al soddisfacimento di diritti fondamentali. Tutti ne possono godere e nessuno può escludere gli altri dalla possibilità di goderne. Potremmo dire che sono Beni Comuni quelli che consentono il raggiungimento del bene comune.
Un parco, che contribuisce alla tutela dell’ambiente e al mantenimento della salute delle persone, ci rientra a pieno titolo. Un terreno inquinato, ovviamente, no. La nostra giurisprudenza ancora non conosce la categoria dei Beni Comuni, per ora entrata solamente nei regolamenti di alcuni Comuni. Ma la Costituzione repubblicana ne riconosce, implicitamente, il valore a partire dai primi 12 articoli, quelli dei principi fondamentali. Quello della nostra città per i Beni Comuni, nelle forme riconosciute dalle norme vigenti, è un amore antico: basti ricordare l’eredità lasciata dalle famiglie Gianetti e Biffi, di cui tutti noi, non solo saronnesi, ancora godiamo.
Sviluppare Beni Comuni che consentano il raggiungimento del bene comune è un obiettivo coerente con il modello sociale del nostro programma elettorale: quello di una città Attrattiva, Sostenibile, Amica, Dinamica, Sconfinata. Ora che nuove opportunità si delineano all’orizzonte, siamo interessati a lavorarci per garantire il miglior risultato ai saronnesi di oggi e di domani”.
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Commenti
Ormai il sindaco è accerchiato, da una parte i cittadini che non hanno più intenzione di perdonare urla a una amministrazione fatiscente e dall’altro una maggioranza che sta perdendo pezzi.
Vedremo quanto durerà questo teatrino
Dichiarazione preparatoria e accomodante del sindaco in vista del consiglio farsa di giovedì prossimo
Appunto visto che parla di beni comuni e non di certo di società private che poco hanno a che fare con i beni comuni e che di certo non regalano nulla alla città se non solo il rientro dei capitali investiti e lasciano tutti i problemi derivanti dagli interventi urbanistici alla città che già è messa male su molti aspetti, dove è l’interesse pubblico ? dove è la pianificazione territoriale?cosa sta facendo per raggiungere gli obiettivi che tutti sperano senza gravare sui già evidenti problemi che questa città ha?
Forse l’anonimo dovrebbe andare ad informarsi un po’ meglio su chi ha autorizzato ,nella vecchia amministrazione, l’edificazione di ciò di cui lui parla
Biffi e Gianetti hanno lasciato l’eredità al comune che ha sempre permesso ai cittadini di goderne.
Non vedo perché il parco dell’isotta non debba diventare comunale.
Non capisco questo comunicato, è un primo passo di avvicinamento? Ma poi di chi? Solo del sindaco?
Perdoni signor sindaco, ma sino ad ora per ogni vecchio bagolare salvato avete concesso un’area da edificare e piani più piani da sviluppare in altezza. Non mi sembra uno scambio equo a livello ambientale. Se andate avanti così, dovrete ripiantumare la foresta amazzonica per compensare
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Siamo a posto con quelli piantati dalla precedente amministrazione