Saronno point, la denuncia di Busnelli: “Non solo covid, c’è chi ha il cancro e deve essere ancora operato”

SARONNO – “Non c’è solo il covid, non dimentichiamo di chi ha il cancro”: un invito alla riflessione viene dal vicepresidente della onlus Saronno point che si occupa di raccogliere fondi per l’ospedale cittadino e del trasporto dei pazienti.
Dice Mario Busnelli…
Il covid ha fatto dimenticare tutte quelle persone che dovevano essere operate da un cancro. Tanti in silenzio se ne sono andati, tanti stanno lottando con tutte le loro forze rimaste, sicuramente una scelta peggiore dello stesso covid.
Ogni giorno da oltre due anni, convivo con persone malate di cancro, vivo tutte le loro disperazioni e speranze. Chi mai ha pensato loro veramente? Nessuno! Oggi medici e infermieri ogni giorno con grande fatica lavorano negli ospedali con personale ridotto, con un aumento di pazienti pazzesco, ma ancora oggi anche a loro chi ci sta pensando? Nessuno! Parole tante, concretezza quasi assente. Questo non è un mio sfogo politico, questa è solo una mia personale relazione dei fatti. Cosa deve succedere per dare voce ai pazienti ed a tutto il corpo sanitario ? Facebook non è un mezzo importante per un problema simile, vorrei solo, chi leggesse questa mia disamina, capisse questo incredibile problema che riduce un malato alla disperazione ed all’abbandono gettando la spugna… accettando passivamente la fine della sua vita! Sapete quanti malati oncologici abbiamo in Italia? Vi spaventereste, altro che covid , sapete quante ne muoiono ogni giorno ? Vi spaventereste, altro che covid.
(foto: Mario Busnelli di Saronno point)
16022022
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Commenti
Busnelli meriti con tutti i tuoi soci un grande grazie. Un ringraziamento alla Signora Marilena filo conduttore da tanti anni . Aiutate sempre .
Questo dovrebbe dare un’idea del delirio sociale diffuso degli ultimi due anni, già osservato in tempi non sospetti e, per questo, guardato con diffidenza e indignazione. Ma, avanti così…
Mario Busnelli, io sono una di quelle persone che cita nell’articolo. Pure io, come lei, rivolgo frequentemente il pensiero a chi vive nella disperazione e speranza. E negli anni ne ho incontrate tante.
Se sto scrivendo questo commento lo devo al personale del nostro Ospedale di Saronno che con tanta professionalità e sentito dovere hanno saputo togliermi dai guai.
Tre interventi all’intestino, uno al fegato, in cura per il tumore alla prostata, un’infinità di chemio che fanno rabbrividire al solo leggerne l’elenco, arresti cardiaci e qualche altra cosina… Una dopo l’altra risolte senza perdere un istante.
Rabbrividisco al solo pensiero quando, in questo periodo, quando mi “spediscono” in un altro ospedale per visite e qualcosaltro. Sento di perdere la connessione con chi ha saputo leggere per tempo i miei gravi problemi, risolvendoli.
Io da ”bauscione” dico che ho superato tutto quanto perchè sono forte, i dottori dicono che loro sono stati bravi a capire il mio stato, infermieri e infermiere ribattono che senza di loro mi sarebbe mancato qualcosa, mia moglie dice che sono un miracolato. Di certo è che se fossi stato sbattuto da un ospedale all’altro, credo proprio che sarebbe finita diversamente.
Qui c’è stata e ho ricevuto un’assistenza lineare e continuativa.
In questi ultimi tempi, c’è qualcosa che non va tanto bene.
Fra due giorni, venerdì 18, torno nel reparto oncologico del nostro ospedale di Saronno. Ci torno in tutta serenità. Li ci sono gli angeli custodi che tanto amorevolmente sanno donare a chi ha bisogno.
Forse questo scritto non è tanto in linea con l’articolo postato. Istintivamente mi sono sentito di scrivere.
Grazie.