Silvia Scurati (Lega): “Grazie alla Lega riprendono in Lombardia le immissioni di coregone, lavarello e trota”

MILANO – In Lombardia riprendono le immissioni di Coregone lavarello, Trota iridea, Trota fario atlantica, Trota fario mediterranea, Temolo e Salmerino alpino.In merito alla notizia di oggi è intervenuto il Consigliere regionale della Lega Silvia Scurati: “apprendo con soddisfazione la reintroduzione di queste specie ittiche in Lombardia grazie all’ottimo lavoro congiunto svolto dall’assessore all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi, Fabio Rolfi e dal senatore Simone Bossi ai quali va il mio ringraziamento”.
“Con questa vittoria della Lega si è data una risposta rapida e concreta alle esigenze dei pescatori e di tutte le associazioni di categoria e di pesca sportiva dei nostri laghi – sottolinea Scurati. Questo settore rappresenta in Lombardia un indotto economico di diversi milioni di euro e riguarda pesca, ristorazione, commercio e turismo. Ambiti che avrebbero risentito pesantemente di un ulteriore blocco delle immissioni”.
“In attesa di una decisione definitiva da parte del Ministero, Regione Lombardia e la Lega al Governo rispondono in modo adeguato alle richieste, giunte da più parti, per salvaguardare e stabilire in modo chiaro la definitiva possibilità di immettere queste specie – presenti da secoli – e che rappresentano una tradizione del territorio lombardo” conclude Scurati.
12022022
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Commenti
Per me l’iridea é tutt’altro che un pesce invasivo. Peccato che ci siano pochi maschi fertili,ma fortunatamente qualcuno riesce a fecondare. Altro vantaggio dell’iridea é che non si ibrida con la trota marmorata che é la trota dei nostri fiumi da sempre. Affermare che é peggio dei cormorani significa non sapere come è la nostra situazione di fiumi e torrenti. Farne inoltre una campagna politica poi non é corretto: se ci sono state delle deroghe non é di certo merito di un partito politico,ma di tutte le associazioni di pesca, da Ats provincie lombarde,unione pesca Sondrio e fipsas e tante altre.
Teniamo fuori la politica da queste cose,a noi pescatori non interessa proprio.
Ora però non bisogna dormire ma organizzare gli incubatoi per convertire da fario atlantica a fario mediterranea e potenziare quelli per la trota marmorata,altrimenti tra 2 anni siamo al punto di partenza.
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Le associazione di pesca se chiedono le iridee sbagliano e sbagliano alla grande!
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Non è questione di politica, è stato ampiamente dichiarato e studiato che le iridee in qualità di specie autoctone non vanno immesse nelle acque nazionali. Si tratta di una specie piuttosto lesiva di tutta la fauna acquatica, dagli anfibi, agli insetti e ad altre specie di pesci, quindi sì a conti fatti è più lesivo dei cormorani. Oggi abbiamo gli strumenti per studiare impatti ed effetti delle diverse specie, e l’iridea non rappresenta un plus per le nostre acque ma solo un impoverimento e un pericolo per la fauna autoctona, in quanto tale è impensabile che qualcuno chieda e ottenga deroghe in tal senso, perché la conservazione dell’ambiente e la sua tutela deve venire sempre prima dell’attività sportiva, che ne è una diretta conseguenza (se hai un ambiente sano puoi avere attività compatibili). Il discorso diventa politico se la politica si vanta addirittura di aver ottenute deroghe in tale senso. In Piemonte in questi giorni stanno seminando marmorate nel Toce, giusto per dare un’idea. Arrivare a riempire nuovamente i fiumi di iridee perché si deve supportare la pesca sportiva è un concetto errato e lesivo, su cui non devono esserci deroghe e su cui un amministratore dovrebbe essere il primo a optare per la soluzione autoctona.
La trota iridea vive anche in acqua non proprio pulite( come quelle dei nostri laghi e fiumi) mentre la fario molte sono destinate a morire o a rimontare su torrenti di montagna.
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Il problema non si pone perché la trota iridea non è una specie autoctona delle nostre acque, è una specie allevata che veniva assurdamente immessa prima dell’apertura alla trota solo per il divertimento. Oggi si è appurato quanti danni faccia negli ambienti in cui viene immessa dove preda di tutto, dalle piccole trote autoctone, ad altri pesci, larve, uova, ecc. per questo è stata giustamente vietata la sua immissione. Si devono liberare solo specie autoctone dov’è ci sono le condizioni, quindi solo la fario nostrana e la marmorata, specie in forte declino è preziosa. Un ente chiamato a gestire una risorsa preziosa come l’ambiente non può liberare una specie alloctona deliberatamente e in maniera così palese, addirittura vantandosene! Ritengo sia vergognoso. Poi ci si lamenta dei danni del cormorano, ma si libera una specie divoratrice e aggressiva nelle acque lombarde! Complimenti.
Come grazie? E ne fate anche un vanto? La trota iridea è specie alloctona, nota divoratrice di tutto quello che trova, e poi vi lamentate dei cormorani? I ripopolamenti si devono fare solo con specie autoctone, come la fario e basta! Immettere nel 2022 le iridee solo per favorire la pesca sportiva è semplicemente controproducente. Complimenti! Tra caccia e pesca in Lombardia l’ambiente e la sua tutela viene sempre dopo?
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ma cosa si può pretendere da questi sprovveduti