Gilli replica alla Lega: “Le polemiche non devono oscurare la Giornata del Ricordo”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota del presidente del consiglio comunale Pierluigi Gilli in risposta alla nota della Lega in merito alla cerimonia della giornata del Ricordo.
Duole che per tentare di attutire le irriguardose illazioni del proprio capogruppo, riconosciute totalmente infondate, la Lega saronnese formuli al mio indirizzo interrogativi basati su un’inesistente ipotesi di violazione di doveri regolamentari da parte mia. Mi spiace perdere e far perdere agli eventuali lettori altro tempo, ma mi corre obbligo di dare risposta e, quindi, di precisare:
1) non compete al presidente del consiglio comunale invitare i consiglieri comunali ad eventi organizzati dall’Amministrazione Comunale: si tratta, com’è ovvio, di un còmpito della segreteria e del cerimoniale, che dal presidente non dipendono; gli uffici fissano il calendario compatibilmente con l’agenda dell’Amministrazione, non del presidente del consiglio comunale, e danno le istruzioni organizzative e pratiche; ricevo anch’io gli inviti e, per quanto ne sappia, gli avvisi sono sempre stati inviati anche ai consiglieri
comunali, non ho raccolto lamentele finora;
2) solo in un caso una cerimonia è stata organizzata direttamente dalla presidenza del consiglio: quella relativa alla concessione della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, lo scorso 21 dicembre con corteo al monumento ai Caduti; in quell’occasione, chiunque, a partire dai consiglieri comunali, era stato ampiamente avvisato; cerimonia di un qualche successo, se il capogruppo Raffaele Fagioli il 22 dicembre, con un garbato messaggio, gentilmente mi scriveva per complimentarsi per l’organizzazione della cerimonia
solenne e per il mio discorso al consiglio comunale;
3) il regolamento del consiglio comunale non prevede quanto il comunicato citato sostiene; infatti, dispone che il Presidente “può formare una delegazione di Consiglieri incaricati di rappresentare il Consiglio Comunale nelle manifestazioni alle quali il Presidente stesso è invitato” (art. 17., co. 2): si tratta di una facoltà (“può”), non di un obbligo (“deve”); il Regolamento neppure prevede l’obbligo di delegare il Vice Presidente a rappresentare il Presidente a manifestazioni esterne, ma norma soltanto il subentro automatico
del Vice Presidente nelle funzioni interne di direzione del Consiglio in caso di “vacanza, assenza o impedimento del Presidente” (art. 19, co. 2);
4) per quanto mi concerne, almeno fino a quando non cesserà lo stato di emergenza e in considerazione delle restrizioni che sono state in vigore per lungo tempo, mi sento doverosamente impegnato a svolgere personalmente tutte le funzioni dell’incarico ricevuto e non considero opportuno chiedere ad altri di sostituirmi in funzioni di rappresentanza esterna in caso di mia temporanea e circoscritta assenza (il che è accaduto a mia memoria solo un paio di volte); piuttosto preferisco di gran lunga che i Signori Consiglieri Comunali,
partecipando personalmente alle cerimonie e manifestazioni promosse dall’Amministrazione, svolgano la loro funzione per convinzione, testimonianza e spirito istituzionale proprio, quali Rappresentanti della città, non perché richiestine dal Presidente;
5) le mie pubblicazioni sui social non hanno, né possono naturalmente avere alcun effetto sostitutivo di comunicazioni ufficiali; sono solo una manifestazione del mio pensiero, con una modalità che uso spesso, in particolare in concomitanza con eventi o anniversari rilevanti (come ho fatto anche ieri, 11 febbraio, per ricordare il 93° anniversario della Conciliazione e dei Patti Lateranensi del 1929); ovviamente sono rivolti a chi ne possa provare interesse; la loro lettura non è né obbligatoria, né consigliata.
Mi auguro che questa vicenda si concluda qui: purtroppo, lo stridore delle polemiche ha fatto passare in secondo piano il profondo significato della giornata del Ricordo e l’ondata di dolore, di sopraffazione, di paura, di angoscia, di odio, di pericolo di vita, di morte, di discriminazione provata dalle migliaia di Italiani della Venezia Giulia, dell’Istria, della Dalmazia, del Quarnaro vittime nelle orribile foibe o strappati dalla terra natale e costrette ad un esodo drammatico, all’esilio perenne. Meglio dedicare a loro una pausa di riflessione sulla nostra storia, non offuscarne ancora il ricordo.
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Commenti
Polemiche attizzate dal presidente Gilli, a dirla tutta.
Presidente Gilli, si chiama “Giorno” del ricordo; “Giornata” è quella della memoria, dedicata alla Shoah
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Sono sinonimi
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Che occasione x sfoggio di saccenza da 2 cent
Arrampicata libera sugli specchi, applausi a scena aperta ?
Si spera che la lectio magistralis esternata a beneficio gratuito di chi vuole approfondire le proprie conoscenze venga anche appresa da chiunque manifesti un ruolo da censore impeccabile.
Professor Gilli non sprechi tempo, cultura politica a dar retta a chi fino a poco tempo fa il tricolore lo beffeggiava (per non dire di peggio).
Quella politica vive di selfie e cavalcare ogni cosa!